Serious Sam: Siberian Mayhem è un’espansione standalone dell’ultimo capitolo della saga di Sam Stone disponibile dal 25 gennaio su Steam. Due anni dopo l’uscita di Serious Sam 4, il nostro amato Sam torna, armato fino ai denti, per fronteggiare ancora una volta l’esercito di Mental. Questa volta a firmare questa nuova avventura non c’è solo il consolidato team di Croteam, ma lo sviluppo è stato portato avanti in parallelo grazie alla collaborazione con Timelock Studio. Questo nuovo team è formato da modder e fan di lunga data di Serious Sam che unendosi hanno affiancato il team di sviluppo principale.
Serious Sam: Siberian Mayhem, direzione Tunguska
Gli eventi di Serious Sam: Siberian Mayhem si svolgono a cavallo tra il penultimo e l’ultimo livello della campagna di Serious Sam 4. Ci troviamo in Siberia e stiamo viaggiando verso Tunguska per bloccare il generale Brand, che dopo aver tradito la razza umana, sta cercando di congiungersi all’esercito di Mental.
One Sam army
Serious Sam: Siberian Mayhem è uno sparatutto vecchia scuola in cui, nei panni di Sam Stone, dovremo affrontare orde di nemici. Come negli ultimi capitoli della serie sarà possibile giocare in prima o in terza persona. Proseguendo sulla scia delle novità introdotte in Serious Sam 4, in questo nuovo capitolo avremo più libertà di muoverci ed esplorare grazie alla presenza di mappe più ampie disseminate di segreti e easter egg tutti da scoprire.
Con il nuovo level design, durante le nostre scorribande, oltre a occuparci dell’obiettivo principale, potremo anche svolgere delle missioni secondarie che ci ricompenseranno con potenziamenti e una buona dose di violenza da dispensare agli sprovveduti invasori. Perché chiunque ami Sam sa che la vera ricompensa non è la ricompensa, ma sono altri nemici da fare a brandelli.
Come da tradizione per tutti i titoli del franchise, il nostro Sam porterà devastazione tra le fila dell’esercito di Mental freddando i nemici a suon di piombo e di quell’ironia un po’ cafona che lo caratterizza.
Più grandi sono, più casino fanno quando cadono
Quelli che per noi sono nemici di vecchia data, come gli Gnaar che in Serious Sam: Siberian Mayhem sono ancora più numerosi del solito, o i Kamikaze con la loro personalità esplosiva, sono in realtà minacce che il nostro Sam ha appena iniziato a fronteggiare. Ricordiamoci, infatti, che questo capitolo, così come Serious Sam 4, è un prequel degli avvenimenti che abbiamo vissuto con Serious Sam 3: Before First Encounter.
In Serious Sam: Siberian Mayhem, però, non ci troveremo a dover spazzare via solo vecchi nemici. Ci saranno, infatti, anche nuove minacce da affrontare, come i Bruciatori Draconiani con la loro tendenza a dare in escandescenze molto facilmente, o le pericolose torrette che dovremo abbattere mentre cerchiamo di sfuggire alle grinfie di un’orda infinita.
Un parere puramente personale: i nuovi nemici convincono e danno anche abbastanza filo da torcere, ma nella mia opinione i più ostici restano anche in Serious Sam: Siberian Mayhem i Kleer.
Tornando ai nuovi membri che vanno a rimpolpare le fila dell’esercito di Mental essi sono una piacevole novità e come sempre hanno i loro specifici punti deboli che ci portano a dover studiare nuove strategie per abbatterli. Se, infatti, nella maggior parte del tempo la frenesia dell’azione non lascia molto tempo al ragionamento e, soprattutto nelle orde, ci ritroviamo praticamente a sparare a tutto ciò che si muove, in alcuni momenti quando la situazione è un po’ più tranquilla possiamo anche sfruttare a nostro vantaggio il nostro arsenale e sfoderare così l’arma giusta al momento giusto.
Nell’ottica di “prima spara e poi chiedi chi è” che ben si s’addice al franchise, non avremo molto tempo per studiare i nostri nemici sul campo di battaglia. Per ovviare a questo problema ci verrà, quindi, in aiuto il database di ANECA che si aggiornerà ogni volta che incontreremo nuovi nemici. Nel database troveremo anche informazioni utili riguardo al nostro arsenale che, in questa nuova espansione, si arricchisce di tre nuove armi.
Queste aggiunte portano interessanti novità al gameplay con la letale balestra Perun dotata di un mirino che la rende un valido sostituto di un fucile di precisione, un tradizionale AK e il Raygun che ci permette di cuocere a puntino gli invasori.
Sulla scia di Serious Sam 4, anche in questa espansione standalone vengono mantenuti i potenziamenti delle armi. Come per i punti abilità, troveremo i potenziamenti all’interno di valigette sparse per la mappa. Grazie a questi miglioramenti potremo rendere il nostro arsenale ancora più devastante, per esempio aumentando il numero di razzi che è possibile lanciare contemporaneamente.
Non solo nuove armi, ma anche nuovi veicoli che ci permetteranno di avanzare più rapidamente nella sconfinata e Siberia e approcciarci a un nuovo stile di combattimento per far piovere pillole di distruzione su chiunque ci capiti a tiro anche su due e quattro ruote, gambe meccaniche o cingoli.
Un mech con una motosega. Amo la Russia. (Sam “Serious” Stone)
Per facilitare lo sfoltimento delle fila di Mental, in Serious Sam: Siberian Mayhem possiamo utilizzare anche dei particolari gadget che troveremo lungo il nostro cammino e che ci permetteranno di ripristinare la nostra salute anche in assenza di medikit, di attrarre i nostri sfortunati avversar in un famelico buco nero, seminare morte dall’alto con un bombardamento o per i più pigri utilizzare un hoverboard accessoriato con due adorabili minigun.
È sempre il buon vecchio Sam
Abbiamo passato 7 ore di intensa carneficina e devastazione, accompagnati dal caro vecchio Sam che tecnicamente è più giovane rispetto alle altre occasioni in cui abbiamo avuto il piacere della sua delicatissima compagnia. Sebbene siamo rimasti soddisfatti dalla realizzazione della trama, dalle novità introdotte e dal gameplay tradizionale ma che non stanca mai, ci sono anche dei problemi congeniti che condivide anche con il capitolo da cui deriva.
In primo luogo l’ambientazione di Serious Sam: Siberian Mayhem è buona, ma nel suo complesso la grafica e le animazioni non sono al passo con gli standard attuali. Anche dal punto di vista dell’ottimizzazione ci sono delle pecche da sottolineare. Sebbene la nostra configurazione rientrava nei requisiti, abbiamo osservato un calo delle prestazioni a causa del collo di bottiglia della CPU.
Infatti, durante tutte le nostre sessioni l’utilizzo della CPU è rimasto fisso al 100%, mentre la GPU non superava mai il 50% di utilizzo. Questa problematica è condivisa anche da utenti con configurazioni superiori a quella usata da noi ed evidenzia un difetto nell’ottimizzazione, che confidiamo gli sviluppatori possano sistemare il prima possibile. Attendiamo, inoltre, con trepidazione, l’aggiunta della modalità Sopravvivenza in Serious Sam: Siberian Mayhem per poter scaricare altro piombo sugli imprudenti invasori.