Serum è un gioco di sopravvivenza disponibile in Early Access su Steam, la cui uscita non è ancora stabilita, ma che dovrebbe essere prevista per i primi mesi del 2024. Sia in modalità single-player che co-op, è frutto dello studio Game Island ed è distribuito da Toplitz Productions.
Ci troviamo in un mondo dalle sfumature post-apocalittiche, e l’unica nostra salvezza è un siero che ci dovremo iniettare per restare in vita; questo compito all’apparenza così semplice dev’essere svolto prima che il tempo segnato sul nostro braccio scada, altrimenti moriremo a causa dei gas presenti nell’aria.
L’inizio un po’ fiacco di Serum
Il nostro protagonista, che capiamo subito essere un padre di famiglia che cerca di tornare a casa, si risveglia in un posto che non riconosce (passiamo sopra alla trama un po’ troppo riciclata) e deve cercare di sopravvivere grazie al siero e alle armi che si costruirà per difendersi dagli esseri mutati che lo attaccheranno (zombie, animali, blatte ed altre cose strane).
L’idea del tempo sembra essere centrale nel gioco, ma in questa versione iniziale siamo limitati anche dal malfunzionamento di alcune opzioni: il controller che risponde solo quando lo decide lui, i caricamenti infiniti durante i quali non si capisce se sia il caso di spegnere e ricominciare, oppure cuocersi un piatto di spaghetti mentre si aspetta; alcuni salvataggi potrebbero addirittura avere dei bug e costringere il giocatore a iniziare una nuova partita.
Il problema delle quest irrisolvibili
Purtroppo, anche se dare istruzioni è semplice, c’è un altro “piccolo” problema di Serum che potrebbe sorgere mentre si sta cercando di svolgere una quest. Si raccoglie l’erbetta, proprio come c’è scritto in alto a destra, ma anche quando si è soddisfatta la richiesta, a volte il gioco non riconosce la quest come svolta e a quel punto ti intrappola in un loop temporale in cui sei costretto a cercare per sempre gli oggetti che già hai.
Almeno per ora, ci sono sicuramente parecchie cose da sistemare prima del rilascio. C’è addirittura il rischio di morire mentre si è nel menù, perché il tempo scorre anche quando mettiamo in pausa. Oltre al danno la burla, perché anche qui abbiamo davanti i minuti che scorrono e non possiamo neanche rilassarci un attimo in pace. Impossibile giocare a Serum se a un certo punto si deve andare al bagno!
(Dis)funzionamenti vari
Attraversando più biomi, troveremo file e note lasciate dai nostri compagni morti che ci indicheranno cosa fare e come costruire le armi, così da farci strada in questo mondo ostile riducendo le difficoltà. Saremo in grado di mettere insieme archi, lance e picconi, così da affrontare anche il più minaccioso dei nemici. Le varie armi si ottengono grazie ai blueprint che ci illustrano quali materiali servono, e una volta trovati tutti non ci resta che andare al crafting table. Il problema di quest’ultimo è che la sua interfaccia può risultare poco intuitiva e di conseguenza poco stimolante. Le erbette curative possono essere utilizzate soltanto dopo essere state piantate nella serra, o stazione idrofonica.
Il siero può avere diverse combinazioni (oltre una decina) che possono tornarci utili a seconda della situazione in cui ci troviamo. Mentre procediamo alla ricerca di materiali, potrebbe prendere il sopravvento la monotonia del dover girare per un po’ nello stesso luogo e dover prendere parte a scontri decisamente poco avvincenti con il bacarozzo di turno. I suoni generati con l’intelligenza artificiale fanno lo stesso effetto e rischiano di diventare noiosi.
La grafica di Serum, almeno, è abbastanza gradevole, ma né lo scomparto visivo né quello tecnico portano effettivamente qualcosa di nuovo. Forse è presto per parlare, ma la premessa non sembra niente di che. L’atmosfera inquietante e coinvolgente che pare voler portare, non viene percepita come dovrebbe, ma essendo nelle sue fasi di sviluppo, i cambiamenti che devono ancora essere apportati potrebbero sorprenderci. Speriamo che prima di tutto si possa risolvere il bug delle quest che non si portano a termine, perché sarebbe leggermente difficile procedere nel gioco.