Che Naughty Dog, attraverso The Last of Us Part II, volesse continuare a insistere su un tipo di contenuto decisamente maturo, era apparso piuttosto evidente fin dai primi trailer rilasciati per il titolo. Dopotutto, già con il primo capitolo uscito ben sette anni fa, la software house madre di Nathan Drake e del marsupiale più famoso dei videogiochi si era saputa distinguere proprio grazie a una narrativa diretta e cruda, capace di coinvolgere la stragrande maggioranza di noi giocatori.
A quanto pare però, come emerge anche da una recente notizia comparsa sulle pagine di DualShockers, gli sviluppatori potrebbero non essersi accontentati semplicemente di ripercorrere i propri passi. A suggerire una probabile intenzione di andare a scavare ancora più a fondo in quelle che possono essere le sfumature dell’essere umano, ovviamente distorte e/o amplificate dalla cupa realtà che caratterizza il franchise, sono state un paio di differenze emerse tra la classificazione di contenuti del primo The Last of Us e quella dell’attesissimo sequel.
Nonostante entrambi i titoli siano stati catalogati dall’ESRB (Entertainment Software Rating Board) come consigliabili solamente a un pubblico maturo, tra i contenuti di The Last of Us Part II compaiono anche il sesso e la nudità, entrambe voci che nel suo predecessore mancavano invece all’appello. Questo dettaglio, apparentemente di poco conto, conferma ancora una volta quanto l’atteso ritorno di Ellie e Joel su PlayStation 4, possa permettere al videogioco inteso come medium di raggiungere nuove vette di verosimiglianza. E questo, gusti a parte, è qualcosa da non sottovalutare mai.
Prima di salutarci, ti ricordo che l’uscita di The Last of Us Part II è prevista per il 29 maggio di quest’anno e ti invito, nel caso ti stessi chiedendo quale potrebbe essere un buon titolo a cui dedicarsi in attesa di quel giorno, a dare un’occhiata a quest’altro articolo di approfondimento sulle prossime uscite previste per i primi mesi del 2020.