Seven Pirates H è ciò che si può definire come “waifu material”; sono presenti riferimenti ecchi, con un sistema fatto su misura per questo, e tenere giovincelle arruolate in una sgangherata ciurma di pirati. Tutte donne, ovviamente, tranne quella foca rosa che noti qua e là sulle varie copertine del gioco. Si chiama Otton ed è proprio lui il personaggio più pervertito di tutto il titolo, tra l’altro apertamente dichiarato. Lui non è un vizioso qualsiasi, perché lui è “IL PERVERTERTITO”.
Dalla mente di Compile Heart e Felistella, pubblicato da Idea Factory e Eastasiasoft Limited, Seven Pirates H uscirà ufficialmente il 12 maggio su Nintendo Switch. Non solo con un’edizione digitale, ma anche fisica solo ed esclusivamente su Playasia al costo di €39,99. Un RPG single player totalmente in inglese, con dialoghi in giapponese, che mischia elementi d’avventura ed esplorazione con un po’ di sano erotismo.
Il gioco si apre con un bellissimo trailer musicale di presentazione, dove ci vengono mostrati tutti i personaggi all’interno di Seven Pirates H; sei pronto a salpare?
Seven Pirates H ti mostra come potenziare la tua forza interiore
Seven Pirates H è un titolo che presente elementi ecchi, perciò non scandalizzarti se troverai termini come seno o situazioni abbastanza fuori dai giochi ordinari. Tutto ciò fa parte di un pacchetto e ti consiglio di provarlo personalmente, così da vivere le avventure di Parute e della sua ciurma. Non sai chi è Parute, vero? Nessun problema, perché anche io inizialmente non la conoscevo. Parliamo della prima ragazza, umana, che appare in Seven Pirates H. La storia inizia con Parute che si proclama la Prescelta dei Mari, tanto che ogni cosa all’interno dell’oceano è di sua responsabilità (o proprietà).
Parlando dell’ultima scoperta fatta, la Bussola Lucente in grado di scovare tutti i tesori del mondo, si ritrova scaraventata in mare da una foca rosa caduta dal cielo. Il suo nome è Otton e con lei si ritrova in un’isola sperduta dove l’essere umano è la specie più rara. Il posto è abitato da soli mostri femminili, alcuni carini e altri di dubbio gusto. Il rapporto tra Otton e Parute, però, non inizia nel migliore dei modi; la foca, infatti, tenterà fin da subito di fare una piccola, grande, molestia sessuale nei confronti della ragazza che prontamente si difende minacciando di ucciderlo.
Lui, dal canto suo, prova a convincerla del contrario raccontandole del metodo segreto per far esplodere il vero potere interiore. Quello che rimane sopito nel tempo e che potrebbe farla arrivare molto lontano, trovando tesori in posti pericolosi e brulicanti di nemici. Lei lo ascolta, si convince, e scopre che massaggiandosi il seno in un determinato modo aumenta le proprie statistiche. Contenta di aver scoperto un metodo efficace per diventare più forte, e avere il seno più grande, parte all’avventura con Otton nella speranza di ritrovare la propria nave.
Il Power Hidden in Boobies sia con te e con tutta la ciurma!
Questo è il nome ufficiale della tecnica presentata da Otton, attuabile solo in determinate situazioni; bisognerà trovare l’oggetto giusto per effettuare l’allenamento richiesto, in modo da aumentare le varie statistiche e abbinarle al tuo metodo di gioco. Altrimenti, quella singola tecnica funge solo da diletto personale; questa, però, potrebbe essere un’ottima occasione per scoprire in quale modo toccare, dove e quali punti si riescono a far alzare. Non ho trovato chissà quali abbinamenti e, una volta imparato il metodo, esso vale per tutte le protagoniste.
Potevano variare un po’, questo è vero, ma Seven Pirates H è pieno di cose a cui pensare e sinceramente va bene così. Anche perché più avanzerai nell’avventura e più abilità riuscirai a sbloccare. Un esempio è proprio l’abilità finale di Otton che potresti usare anche in fase di combattimento, è vero, ma ho personalmente testato la vicenda e ogni volta non centrava mai il nemico, al contrario di quando viene usata come ultima abilità per sconfiggere chi si para fra noi e il continuo del gioco.
Una volta appresa tale abilità, all’interno dei vari combattimenti compare un minigioco da fare proprio con il seno delle giovane pulzelle; in base ai vortici creati sul touchscreen, o con le levette analogiche, si aumenterà la barra dell’eccitamento di Otton e, quindi, aumenterà anche il suo potere. Un fascio di luce colpirà il nemico ponendo fine al combattimento.
Combattimenti sempre più difficili
Andando avanti la difficoltà aumenta, ovviamente, e ti servirà tutto l’aiuto possibile dai personaggi che si uniranno a te durante il tuo percorso. Non ci vorrà molto per trovare la maggior parte del tuo equipaggio (non quello di Parute) composto da mostri femminili dall’aspetto umano. Nella prima oretta e mezzo avevo già completato tutti gli slot disponibili e le ragazze sparse per il mondo sono sette; il team è composto da ben cinque personaggi, ognuno di essi con del potenziale individuale. Potresti usare la strategia più adeguata ai vari scontri, ma io ho preferito andare un team composto da waifu.
Certo è che ho avuto una leggera difficoltà in più, ma le waifu sono le waifu e non me la sono sentita di fare diversamente. Ed è stato interessante scoprire l’autobattle che prolungava ancora di più i minuti di combattimento. Utile per sconfiggere i nemici nelle zone già visitate, ma per quelli nuovi lo sconsiglio puntando a una strategia personale. I combattimenti sono formati a turni, cosa che mi è piaciuta moltissimo, e aiuta molto la fantasia dell’utente che gioca a Seven Pirates H. Ti riporto solo alcune delle donzelle trovabili nel mondo di gioco, giocabili o meno, così da non spoilerare il resto:
- Parute: la piratessa umana;
- Waffle: la sottomessa lupacchiotta;
- Jewel: l’impersonificazione della gelatina;
- Claret: il dolcissimo kraken;
- Mimii: la solitaria mimic;
- Riviera: la forte leviatana;
- Neko: l’acuta gattina;
- Saqra: la maliziosa demone.
Un mondo di mostri dagli infiniti tesori
Per procedere nell’avventura ti basterà seguire le isole che spunteranno come funghi al raggiungimento di vari obiettivi; in queste troverai nemici da affrontare, nuovi incontri, eventi, e tantissimi tesori e forzieri da trovare. Attenzione, perché i termini sono separati apposta. I secondi sono proprio dei bauli che una volta aperti non potranno più generare item utili. I primi, invece, sono trovabili lungo il percorso e ti basterà notare un luccichio nel terreno per scovarli, prenderli e aspettare la loro rigenerazione. La bussola ti indicherà bene dove andare, anche se a volte non l’ho trovata così utile come immaginavo.
I nemici possono essere attaccati, anche di sorpresa, ma attenzione: anche loro possono venirci incontro, se ci notano, e colpire per primi. Bisogna fare molta attenzione, specialmente nelle fasi avanzate di Seven Pirates H. Certo, è possibile evitarli e andare avanti come un vero speedrunner, ma non ci sarebbe gusto e non avverrebbe il sano farming di cui Seven Pirates H ha bisogno. Altrimenti come arrivi alle abilità in grado di generare gli status alterati come la paralisi?
Qua entriamo in una parte dove ho storto il naso parecchie volte; gli status scompaiono non appena finisce un combattimento e, allo stesso modo, scompare anche la possibilità di utilizzare l’abilità ultrapotente non appena la barra degli MP si riempie, solo perché non riusciamo ad utilizzarla in quel momento. Punti sprecati e bisognerà riempirla nuovamente, attaccando o venendo colpiti. Inoltre, ho trovato molto difficoltoso l’equipaggiamento, sia da costruire che da trovare, e alla fine ho continuato la mia avventura con il vestiario iniziale.