Sviluppato da Mimimi Productions e pubblicato da Daedalic Entertainment, Shadow Tactics: Aiko’s Choice è un gioco di strategia stealth in 3D con visuale isometrica nonché espansione standalone dell’omonimo Shadow Tactics. Noi abbiamo vissuto questa nuova avventura su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a tornare in Giappone?
Shadow Tactics: Aiko’s Choice e una nuova storia da svelare
Prima di affrontare nel dettaglio la narrazione di Shadow Tactics: Aiko’s Choice è bene comprendere di cosa si tratta e dove va a collocarsi cronologicamente all’interno delle vicende di Shadow Tactics. Prima di tutto, si tratta di un’espansione standalone e non di un sequel o prequel. Anzi, per essere precisi, le vicende di Aiko’s Choice si collocano poco prima della conclusione del capitolo principale.
Per chi non lo sapesse, Shadow Tactics: Aiko’s Choice è l’espansione di Shadow Tactics: Blades of the Shogun del 2016 di cui riprende luoghi, rame e soprattutto personaggi principali. Il team di cinque eroi, infatti, è sempre lo stesso così come le loro rispettiva abilità. In termini di narrazione, il titolo suona quasi come un filler, aggiungendo sì alcuni elementi alla lore generale ma nulla che vada realmente a stravolgere o sorprendere.
Inoltre, Shadow Tactics: Aiko’s Choice è sì giocabile senza dover installare il capitolo originale e può anche essere vissuto senza aver mai giocato Blades of the Shogun ma è un qualcosa che sconsigliamo per diversi motivi. Il primo è proprio per motivi narrativi, se è vero che Aiko’s Choice fornisce una sorta di riepilogo delle vicende principali, queste non sono esaustive e tagliano gran parte della crescita emotiva dei personaggi principali.
Il secondo motivo è invece prettamente ludico. Aiko’s Choice non ha tutorial se non sporadici “consigli”. L’idea di base è quella che viene dato per scontato che chi affronta questa espansione abbia già vissuto le vicende di Blades of Shogun, avendo quindi già padroneggiato le abilità dei vari protagonisti e conoscendo la struttura ludica alla base del titolo stesso.
Per quanto riguarda le vicende di Shadow Tactics: Aiko’s Choice, qui avremo a che fare con il passato di Aiko che ottiene quindi maggiore attenzione rispetto agli altri comprimari oltre a una nemesi personale discretamente carismatica: la sua ex sensei oltre che spia, Lady Chiyo. Chiyo si rivela da subito una nemica, apertamente schierata con la grande nemesi del titolo principale e quindi intenzionata a ostacolare il gruppo di protagonisti con ogni mezzo necessario.
Come l’originale
Shadow Tactics: Aiko’s Choice è uno strategico in tempo reale votato ad azioni stealth che decide di non cambiare assolutamente nulla, riprendendo fedelmente tutto quanto già proposto in Blades of Shogun e riproponendolo in una serie di missioni che di nuovo hanno le ambientazioni, i nemici e le trappole ambientali (alcune di queste davvero sceniche e interessanti da poter sfruttare).
Ancora una volta, quindi, ci ritroveremo a dover guidare autonomamente ben cinque eroi, ognuno caratterizzato da abilità ben specifiche con bonus e malus di vario genere. Lo scopo principale, per una buona riuscita e soprattutto sopravvivenza, è quella di intuire quando e chi utilizzare, concatenando le azioni dei singoli protagonisti e sfruttando al meglio le loro potenzialità esclusive.
Aiko, ad esempio, può camuffarsi e sfruttare l’oscurità per infiltrarsi fra le fila nemiche mentre Hayato, il più “trasversale” dei cinque, è un abile e veloce, nonché furtivo combattente in grado di destreggiarsi in conflitti ravvicinati e a distanza. Takuma, il più anziano dei cinque, è invece specializzato nei colpi a distanza potendo poi contare anche sul suo animale Kuma. Mugen, il più colossale del gruppo, è quello più idoneo agli scontri ravvicinati ma anche il meno agile mentre Yuki, la più giovane, si destreggia tra trappole e inganni di vario genere.
Come avrai potuto intuire, i cinque personaggi si equilibrano alla perfezione peccato solo che, rispetto a Blades of Shogun, non ci sia alcun tipo di innovazione o cambiamento, limitandosi a un semplice “more of the same” che farà la gioia di molti ma non di chi cercava qualcosa di nuovo. Ciò non toglie, che abbiamo tra le mani tre nuove e corpose missioni principali più tre secondarie, ricche di trovate stealth (letali e non) con cui rimettere in gioco le nostre abilità strategiche e il tutto col medesimo tocco di classe che ha reso un successo il capitolo principale.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, non c’è stato alcun tipo di intervento e questo permette a Shadow Tactics: Aiko’s Choice di proteggere la bontà del lavoro originario ma allo stesso tempo dimostrandosi fin troppo timido e conservatore. Nonostante ciò, le nuove aree di gioco sono discretamente ispirate e gradevoli da studiare e sfruttare per i nostri piani, segno che gli sviluppatori non hanno affatto perso lo smalto.
Il sonoro si difende ancora una volta bene, risultando un buon accompagnamento per quanto avviene su schermo e senza mai risultare invadente. Buono anche il doppiaggio mentre assolutamente gradita è la presenza dei sottotitoli in lingua italiana. Da segnalare anche una pulizia generale che ha permesso un’esperienza fluida, gradevole e priva di bug invalidanti.