I più sfegatati di videogame survival saranno felici di sapere che Sheltered 2 uscirà il 20 settembre, e non solo: è un ottimo gioco, che costruisce sulle basi create dal predecessore e implementa nuove meccaniche per mantenere “fresca” la tensione del dover sopravvivere nell’ostile mondo che gli sviluppatori, Unicube, hanno costruito meglio che mai.
Abbiamo giocato con piacere questo titolo per voi, che può vantare ore e ore di divertimento soprattutto per chi è già un appassionato del genere – gli altri, invece, si troveranno ad affrontare brutali sfide in un gioco che non concede davvero nulla agli inesperti. Sheltered 2 sarà disponibile su Steam, ma attenzione perché per ora non è disponibile in italiano. Andiamo dunque a vedere i dettagli del gioco!
Sheltered 2: una desolante lotta per la sopravvivenza
Il titolo, per chi non lo sapesse, è ambientato 20 anni dopo una guerra nucleare che ha devastato il mondo. Nel primo titolo eravamo a capo di una famiglia che tenta di sopravvivere alla scarsità di cibo, desolazione e al dolore della perdita di tutto ciò che era loro caro. Sheltered 2 invece ci vedrà a capo di una fazione di sopravvissuti appena nata, in un mondo che cerca non solo di sopravvivere, ma anche di costruire qualcosa di nuovo dalle ceneri.
Non saremo però la sola fazione ad esplorare i contaminati territori circostanti; altre, con diversi leader ed ideologie, ci ostacoleranno o aiuteranno a seconda delle nostre azioni. Alcuni saranno ex-militari, armati fino ai denti e in cerca di ordine, mentre altri saranno bande di criminali alla ricerca di risorse altrui, interessati solo alla distruzione e supremazia. Sarai tu a decidere come approcciarti ad ognuno, e il destino della tua fazione dipenderà da te.
Prendi le redini del tuo destino e guida i tuoi sopravvissuti ad un futuro migliore
All’inizio di una nuova partita in Sheltered 2 ci verrà chiesto di creare un personaggio, il leader della tua fazione. Le opzioni di personalizzazione estetica sono molto poche, che è un vero peccato dato che renderà difficile affezionarsi ai personaggi che creeremo. In ogni caso, una volta scelti i vestiti, avremo modo di decidere le statistiche del personaggio. Avremo 5 statistiche principali, Forza, Intelligenza, Destrezza, Percezione e Carisma.
Forza influenzerà i nostri danni fisici, Destrezza il fuggire/schivare, Percezione il loot che troveremo, Carisma gli scambi e le relazioni con altre fazioni, mentre Intelligenza la velocità e qualità del crafting. Sono tutte molto importanti, e possono essere livellate durante la partita utilizzando libri e strumenti che trovi o puoi creare, quindi scegli quelli che ti sembrano più divertenti e crea il tipo di leader che vorresti essere.
Potremo scegliere anche difetti e bonus di questo, sempre tramite un sistema a punti; magari potrebbe essere esclusivamente vegetariano, o essere bravissimo a costruire cose. Sono altri dettagli per personalizzare ulteriormente la tua esperienza, e addizioni molto piacevoli al gioco. In ogni caso, partirai con altri due membri nel tuo team, che se vuoi potranno sopperire alle tue debolezze. Ricorda però che il leader è il tuo personaggio più importante, e che se muore è game-over.
Creata anche la bandiera della nostra fazione, avremo finalmente accesso al bunker: un luogo triste e scarno, almeno inizialmente, che fungerà da base per la nostra avventura. Avremo subito disponibili alcuni strumenti basilari, come il raccoglitore di pioggia, il depuratore di acqua sporca e il filtro per l’ossigeno, così come il generatore di elettricità. Il resto, come nuove stanze, tavoli, luci e soprattutto letti (creali appena possibile!) invece andranno costruiti da noi con le risorse necessarie.
Un aspetto molto importante di Sheltered 2 di cui voglio parlare subito è la deteriorazione. Quasi ogni oggetto nella tua base perde durabilità nel tempo (anche piuttosto in fretta!) specie agli inizi della tua avventura. Quando questo succede, comparirà un’icona sopra l’oggetto che sta per rompersi, e dovremo selezionare un sopravvissuto per ripararlo. Il processo non richiede molto tempo e nemmeno risorse, ma sarà necessario farlo MOLTO frequentemente.
Se per alcuni questo micromanagement può essere divertente, è per altri tedioso. Ci sono tantissime cose di cui preoccuparsi in Sheltered 2, di cui parleremo più nel dettaglio dopo, ma sarebbe molto comodo avere un sistema di automatizzazione che noi nelle nostre ore di gioco non abbiamo trovato. In ogni caso, ti consigliamo di avere sempre una persona pronta a riparare in caso di bisogno.
Ogni sopravvissuto ha bisogni, desideri e morale a cui fare attenzione, in maniera simile a The Sims. Si possono ammalare a causa del cibo, sviluppare infezioni, deprimersi, litigare con altri personaggi, e via dicendo. In questi casi, il gioco ti richiederà di pensare due mosse avanti ed essere pronto ad ogni evenienza, nonché di prestare una attenzione costante. Non c’è tempo di riposare sugli allori in questo gioco davvero brutale.
Ogni miglioramento alla tua base richiederà anche un numero non esiguo di risorse; legno, metallo, plastica, carburante, cibo e acqua. L’acqua verrà ottenuta quasi esclusivamente grazie alla pioggia, mentre il cibo può essere facilmente coltivato. Il resto però richiederà costanti spedizioni per la mappa di gioco – ed in effetti, abbiamo scoperto che il metodo più efficace per sopravvivere è avere un gruppo di persone che si occupino costantemente di esplorare il desolato mondo.
Nemmeno questo sarà facile ovviamente, perché nel corso delle nostre esplorazioni potremo incappare in gruppi di sopravvissuti di altre fazioni, a volte ostili e a volte no. Purtroppo, per ora, non abbiamo molte scelte diplomatiche nei loro confronti: se li incontreremo per strada potremo scegliere solo se fuggire o combattere. Nel primo caso, faremo un tiro di dado per determinare il successo della fuga, nel secondo avverrà un combattimento, che se anche dovessimo vincere ci farà subire una penalità alla relazione con quella fazione.
Sebbene l’aspetto delle fazioni in Sheltered 2 sia pieno di potenziale ed interessante, durante le nostre partite ci è sembrato che ci fossero pochi modi per migliorare i nostri rapporti con queste (ovvero completare missioni per loro, come regalargli (!) numerose risorse specifiche) e molti per deteriorarli. Allearsi con questi gruppi o distruggerli sono gli unici modi per vincere una campagna nel gioco, quindi è un aspetto importante da tenere in considerazione.
Nel gioco sono presenti anche veicoli, combattimenti a turni, basi aggiuntive e molto altro, un titolo dalle mille sfaccettature che ti garantirà ore e ore di divertimento e tensione se sarai capace di stare al suo passo – uno che ti richiede di essere sempre pronto e sull’attenti per ogni disastro dietro l’angolo.
Sonoro e grafica scarni come i nostri sopravvissuti
La parte più debole di Sheltered 2 è il comparto tecnico. Il design del sonoro è debole e appena funzionale. La musica è un elemento chiaramente secondario e in background nel titolo, oltre che essere malapena udibile. Un vero peccato, perché se anche non è necessaria per il gameplay, sarebbe stato piacevole avere qualche pezzo memorabile durante la nostra avventura.
Infine, graficamente il videogame è altrettanto debole. Sebbene dal primo gioco gli sviluppatori abbiano fatto passi da gigante in questo campo, le texture in particolar modo dei personaggi sono bruttine e spesso sfocate, e la base non ha i colori sgargianti del primo capitolo. Anche la gestione della telecamera e dei menù soffre della mancanza di alcune piccole migliorie che avrebbero reso il gioco più veloce e intuitivo se fossero state implementate.