I giochi di ruolo strategici hanno da sempre al loro seguito una schiera di appassionati non da poco conto. Probabilmente conscio di questo fattore, lo sviluppatore Mosaic Mask Studio ci propone il suo nuovo titolo, Shields of Loyalty, un GDR strategico che non fa mistero del volersi ispirare palesemente alle vecchie glorie passate di questo genere. Siamo riusciti a mettere mani sulla versione accesso anticipato del gioco, il quale mostra del potenziale, alcune incognite ma soprattutto il fattore ciliegia (una tira l’altra).
Shields of Loyalty, tradotto letteralmente in Scudi di Fedeltà, narra le vicende di un antico regno il quale, dopo aver sconfitto un’oscura minaccia, bandì dai suoi territori gli eroi che avevano portato al raggiungimento di questa vittoria, considerati troppo potenti per gli equilibri del regno stesso. Gli eroi obbedirono, e partirono in esilio per gli angoli più remoti del regno.
Il periodo di pace portato dalla vittoria di quel conflitto stava però per giungere al termine, e al presentarsi di questa nuova minaccia, formata da un esercito di non morti, demoni, necromanti e altre creature malvage, il regnante mandò a chiamare nuovamente gli eroi, i quali senza battere ciglio si incamminarono verso le porte del regno, pronti a una nuova battaglia. Se non sono Scudi di Fedeltà questi…
Shields of Loyalty: caselle esagonali, eroi e nemici
Il titolo di Mosai Mask Studio mostra sin dal suo impatto iniziale, tutti i richiami ai titoli del passato: la mappa sarà piatta, vista dall’alto e composta da tantissime caselle esagonali. Avremo un punto di inizio nel quale dovremo piazzare tutte le nostre truppe, e un obiettivo finale che dovremo portare a termine per superare il livello; questi obiettivi saranno molteplici, come conquistare determinate strutture presenti sulla mappa, uccidere un determinato nemico, annientare interamente l’esercito avversario, raggiungere un determinato luogo e altri.
In Shields of Loyalty, una volta iniziata la missione, piazzeremo le nostre unità sulla mappa. Inizialmente tutta la mappa sarà oscurata, fatta eccezione per alcuni punti particolari, e man mano che le nostre unità avanzeranno andremo a “scoprire” le caselle della stessa. Ovviamente qui sale in cattedra il primo fattore strategico di Shields of Loyalty, ovvero l’esplorazione. Converrai anche tu che sarà meglio avere sul fronte dei ricognitori, magari a cavallo, piuttosto che truppe di arcieri, i quali sarebbero preda facile di imboscate nemiche.
Ci saranno diversi tipi di unità nella versione finale di Shields of Loyalty, ma sono presenti in buon numero anche nell’accesso anticipato. Ognuna ovviamente avrà le proprie caratteristiche peculiari, così come punti forti e debolezze, e dovremo imparare a conoscerle al meglio per far volgere le battaglie a nostro favore. Le truppe del nostro esercito saranno guidate da un avatar che sceglieremo a inizio gioco (la versione accesso anticipato però ne offre solo uno al momento), che rappresenterà il nostro eroe, uno di quelli prima banditi e poi richiamati alle armi.
Inutile dire che questa unità sarà la nostra arma migliore nella maggior parte delle situazioni in Shields of Loyalty, ma visto che una delle condizioni di fallimento della missione più frequenti sarà quella della sua sconfitta, mandarlo in avanscoperta senza cognizione di causa o una buona protezione potrebbe risultare fatale alla missione.
A parte le proprie statistiche, alcune unità attiveranno delle meccaniche di supporto a seconda del loro piazzamento sulla mappa; gli arcieri posizionati di fianco a un’altra unità, con le caselle a contatto, potranno far fuoco offensivo sul nemico se questa sta attaccando, o far fuoco difensivo se viene attaccata, così come con lo stesso meccanismo, le unità corazzate potranno subire parte del danno di alleati adiacenti. Questa particolare meccanica di Shields of Loyalty farà in modo che il giocatore muova le proprie unita con cognizione di causa e soprattutto con un occhio ai turni futuri.
Ci saranno poi tutta una serie di abilità attive e passive specifiche per le categorie di unità, come un attacco offensivo che ignorerà la difesa avversaria, una che invece aumenterà del 50% le nostre difese e diverse altre, ognuna delle quali avrà un tempo di cooldown prima di poter essere riutilizzata.
Addestramento, equipaggiamento e varie
Inizialmente le truppe disponibili non saranno molte, ma una volta superata la prima missione tutorial avremo accesso alla nostra base, nella quale potremo investire del denaro per ricercare nuove e più potenti unità, in cambio di una somma di denaro. Il denaro viene ottenuto nelle mappe, occupando le caselle dei villaggi e insediamenti, e portando a termine le missioni, ma occhio a sperperarlo: sarà difatti consigliato tenerne sempre una buona riserva disponibile in quanto, se durante la battaglia dovessimo perdere delle unità, potremo assumerne di nuove a patto di avere la richiesta quantità d’oro. Sarà anche possibile equipaggiare le unità con determinati cimeli che troveremo durante le missioni, i quali andranno a migliorarne le statistiche.
Fra i pro di questa versione in accesso anticipato di Shields of Loyalty troviamo anche una buona localizzazione in italiano, sebbene non priva delle ormai purtroppo classiche sbavature di traduzione, un gameplay che invoglia il giocatore a proseguire mappa dopo mappa e una buona varietà di truppe e nemici.
Come contro invece inserisco a malincuore il non essere riuscito a “padroneggiare” del tutto il sistema di combattimento: spesso mi è capitato di aver avuto risultati totalmente diversi fra due unità che si sono scontrate, anche se le condizioni iniziali erano le stesse. È giusto menzionare questa cosa, ma non è detto che sia un difetto, magari serve solo molta più pratica per essere padroneggiato.
Sicuramente un titolo che comunque da appassionato del genere ha suscitato il mio interesse; attenderò gli ulteriori aggiornamenti da parte dello sviluppatore.