Sviluppato e pubblicato da Three River Games, Shop Simulator: Supermarket è un simulatore e gestionale di supermarket in 3D con visuale in prima persona dove sarai chiamato a dar vita al market dei tuoi sogni pensando tanto alla struttura fisica del negozio e dei relativi scaffali quanto alla gestione dei ruoli e dello staff. Noi abbiamo dato vita al nostro negozio “super figo” su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Shop Simulator: Supermarket dal manager al cassiere
Shop Simulator: Supermarket è un simulatore (qui un nostro approfondimento sul genere) e in quanto tale, si focalizza più sulla serie di attività da simulare virtualmente che nel raccontare una storia. Non solo, in quest’opera in particolare, non avremo neanche molte possibilità di personalizzazione. Il nostro personaggio, ad esempio, bisogna selezionarlo ogni volta che riprendiamo la partita scegliendo tra una serie di individui esteticamente orrendi e altrettanto anonimi.
In realtà, la scelta del personaggio di cui vestire i panni è una scelta completamente inutile visto che non lo vedremo praticamente mai su schermo (il titolo è in prima persona) e non avremo neanche interazioni con altri individui, tant’è che non pronunceremo neanche una parola, nemmeno coi colleghi che andremo ad assumere man mano che progrediremo nella nostra carriera.
E parlando di carriera, lo scopo di Shop Simulator: Supermarket è semplicemente quello di soddisfare delle richieste (sempre visibili su schermo) legate a loro volta all’acquisizione di una determinata licenza o all’acquisto e posizionamento di determinati mobili o articoli da vendere. Tutte attività che vanno a infilarsi in un ciclo di lavoro scandito da giorni in game che diventeranno presto molto ripetitivi e prevedibili.
Per farla breve, la giornata di lavoro si apre non appena interagiamo col cartello posizionato all’esterno e, da quel momento, i clienti inizieranno a irrompere nel nostro locale, iniziando a riempire carrelli, svuotandoci gli scaffali e offrendoci le loro reazioni attraverso l’uso di emoticon da cellulare e creando file in cassa pronti a spendere soldi. In Shop Simulator: Supermarket, quindi, se l’incedere narrativo è assente, quello gestionale ed economico è abbastanza interessante portandoci ad ampliare i nostri spazi e introducendo sempre nuova merce.
Come gestire un supermarket
Shop Simulator: Supermarket è un simulatore in prima persona 3D che ci vede personalizzare un supermarket partendo dal nome. Questi non può essere creato da zero ma il gioco ci offre diverse opzioni, noi abbiamo scelto: “Negozio Super Figo”. Il passo successivo, è scegliere un logo (anche questi tra pochi modelli prestabiliti) e un colore. Fatto ciò, saremo pronti a iniziare.
Il nostro supermarket ha ben tre stanze principali più l’esterno. Quest’ultimo e la sala principale con cassa e scaffali, sono i luoghi destinati alla clientela e che potrai riempire di scaffali, decorazioni di vario genere, casse, tv e cartelloni pubblicitari e quant’altro. La stanza che funge da magazzino è dove riceverai i pacchi ordinati online e dove potrai gettare gli scatoloni vuoti, riciclandoli e guadagnando un piccolo compenso in denaro.
L’ultima stanza è il nostro ufficio, questo è il luogo dove devi rintanarti a fine turno e dove potrai far passare il tempo dando il via al giorno successivo. Sempre in ufficio, potrai interagire con un computer dove spendere i tuoi guadagni investendoli in nuovi oggetti, strutture, espansioni, license e quant’altro. Le licenze sono la base in Shop Simulator: Supermarket e servono a sbloccare l’accesso a nuovi strumenti, merce e quant’altro.
Per ottenere le licenze, non basta solo investire soldi ma devi prima raggiungere una serie di obiettivi secondari come vendere TOT merci specifiche o guadagnare TOT soldi usando la pubblicità. Quest’ultima, legata al posizionamento di schermi e cartelloni, ci permette infatti di ottenere soldi extra e automatici a seconda del loro posizionamento strategico all’interno del supermarket.
L’altro modo per guadagnare soldi, neanche a dirlo, è vendendo la merce. Questa ha un prezzo di partenza e va prima acquistata online. Una volta fatto ciò, devi recuperare la scatola, aprirla e posizionare manualmente la merce nei vari scaffali. Sta poi a te decidere quanti scompartimenti riempire e soprattutto che prezzo di vendita inserire. Prezzo che devi comunque tenere d’occhio a seconda dell’andamento del mercato e che può influenzare sia il tuo prezzo di vendita che quello d’acquisto di base.
Il tuo compito, inoltre, è quello di tener sempre d’occhio gli scaffali e di riempirli manualmente man mano che le persone acquistano, evitando così di incorrere nella loro rumorosa delusione. Per fortuna, nelle fasi più avanzate, potrai automatizzare il riempimento degli scaffali evitandoti quindi una serie di operazioni che diventano ripetitive molto velocemente. Inutile dire che tra gli elementi meglio simulati dal titolo c’è lo stress da gestione di un supermarket dove gestire numerosi clienti diventa sempre più un’impresa non da poco, e sicuramente non per tutti.
La dura vita del cassiere
Oltre a gestire i soldi del supermarket e il magazzino, almeno all’inizio dovrai occuparti anche della cassa. Quest’attività, come praticamente tutte le altre, è destinata a diventare ben presto monotona e ripetitiva ma con l’indecorosa aggiunta di essere anche imprecisa e scomoda. L’attività da cassiere in Shop Simulator: Supermarket consiste in diversi step. Il primo è recuperare gli oggetti che i clienti lanciano letteralmente ovunque.
Per recuperare ogni singolo oggetto, devi posizionare bene il puntatore su di esso e, pad alla mano, non è facilissimo. Successivamente, è il momento di ricevere i soldi e qui comprendi quanto il pagamento in contanti sia una condanna… visto che dovrai occuparti, obbligatoriamente, di restituire il resto giusto, fino all’ultimo centesimo. La cassa, per fortuna, ha fondi infiniti ma il problema del cursore persiste.
Considera inoltre che più velocemente dai il resto giusto, più clienti potrai servire e più guadagni otterrai a fine giornata. Per nostra fortuna, potremo assumere ben presto un personaggio gestito dal computer che, seppur non velocissimo, ci libera da un peso non di poco conto. Infine, ma non per importanza, ci sono gli ordini online. Questi sono opzionali ma garantiscono extra monetari per il servizio.
Banalmente, leggi l’ordine online, recuperi una scatola e la riempi con gli oggetti richiesti per poi consegnarla al punto di spedizione. Se sbagli l’ordine, avrai delle penalità monetarie. Penalità che non sono unicamente legate agli ordini online. Il titolo, infatti, include anche un sistema di prestiti con relativi interessi e anche un’icona legata alle fatture da pagare (come l’affitto del negozio). Tutti elementi che dovrai soddisfare per evitare di andare in rosso.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Shop Simulator: Supermarket lascia molto a desiderare per quanto riguarda i personaggi su schermo. Questi sono oggettivamente brutti e dotati di animazioni legnose, poco credibili e anche discretamente buggate. Inoltre, sono tutti uguali… con alcuni dotati di espressioni quasi da horror, con occhi completamente neri ed espressioni statiche che lasciano il segno…
In compenso, il design degli oggetti da vendere è abbastanza credibile oltre che vario, così come si difende con sufficienza l’estetica del supermarket tutto da personalizzare (anche se le opzioni a nostra disposizione non sono poi così tante). Peccato però per i bug che spaziano dall’assurdo al perdonabile. Se infatti la compenetrazione di oggetti e personaggi si può vagamente perdonare, ci sono capitate diverse occasioni dove siamo stati costretti a riavviare il gioco.
La prima è dopo aver messo in pausa il gioco… visto che, tolto il menù, tutti i clienti si erano letteralmente paralizzati. Il secondo caso è legato alle casse da consegna. Se le lanci contro altri oggetti, queste possono incastrarsi e diventare inagibili, portandoti a perdere l’ordine o a bloccare proprio il gioco. Questi sono due episodi di cui però il titolo ha molteplici varianti, i clienti, infatti, possono paralizzarsi anche dentro le mura del tuo supermarket o svanire letteralmente nel nulla.
Per quanto riguarda il sonoro, questi è dimenticabile e anche poco vario, scandendo le giornate ludiche in modo continuo e ripetitivo. Da segnalare, infine, la sorprendente presenza della lingua italiana (solo sottotitoli) che aiuta non poco a vivere l’esperienza di gioco senza neanche troppi errori.