Sifu è un titolo molto difficile, come puoi leggere dalla nostra recensione, e sicuramente non adatto a tutti i palati. Se però apprezzi l’idea di diventare progressivamente più bravo in un titolo, morte dopo morte (filosofia tipica dei roguelike, peraltro), allora amerai sicuramente questa piccola perla a tema arti marziali.
Dopo una breve guida per la sopravvivenza, eccoci quindi ad approfondire nuovamente Sifu, stavolta parlando di una meccanica più avanzata: risparmiare i boss. Nonostante questi siano causa di tanta sofferenza (nel gioco) e di diverse imprecazioni colorite (nella realtà) è infatti possibile risparmiarli, aprendosi così la strada per il finale alternativo della storia. Vediamo quindi come fare in questa breve guida.
I passaggi per risparmiare i boss di Sifu
Partiamo dalle basi. Ogni boss di Sifu ha due fasi ben distinte che si susseguono durante lo scontro. In entrambi i casi possiamo vincere il combattimento riducendo a zero la salute o la Struttura, per poi eseguire una spettacolare mossa finale. In condizioni normali, questa permette di uccidere il malcapitato di turno, dandoci immensa soddisfazione e concludendo il livello in corso.
Oltre a questa strada “tradizionale”, però, è possibile seguire una via più pacifica, dove i combattimenti contro i vari boss si concludono con la vita di quest’ultimo che viene risparmiata e con una scena leggermente diversa. Ogni vittoria pacifica, peraltro, va a creare un simbolo composto da vari segni, i quali vengono aggiunti ogni volta che uno dei boss viene risparmiato. Salvando anche l’ultimo, questo grafico viene completato definitivamente e si accede a una nuova area con un nuovo finale.
In pratica, risparmiare i boss rende Sifu una storia di crescita personale e di accettazione, piuttosto che di vendetta, rendendo il protagonista un artista marziale che migliora se stesso e non un guerriero assetato di sangue. Un piccolo cambio di prospettiva quindi, che dà alla vicenda un sapore diverso. Vediamo quindi come fare.
Il primo passo per risparmiare i boss è quello di sconfiggerli nella loro prima fase. In questo frangente non importa se vengono battuti azzerando la barra della vita o riempiendo quella della struttura. Dopo la sconfitta, apparirà il classico comando per eseguire la finisher e, come al solito, dopo averlo premuto si accede alla seconda fase dello scontro. Da qui inziano le differenze con la run normale.
Tanto per cominciare, nella seconda fase il boss di turno deve essere sconfitto riempiendo la barra della Struttura e non azzerandone i punti vitali. Tornano quindi utili le armi contundenti (come la mazza da baseball al posto del coltello nel Museo, ad esempio), le parate e le schivate. Allo stesso modo, i classici pugni restano utilissimi, visto che comunque contribuiscono a riempire la Struttura del boss.
Una volta che questa raggiunge il culmine, si romperà, facendo apparire ancora una volta il comando della finisher. Questa volta, però, non va premuto e, al contrario, dobbiamo dare al boss il tempo di riprendersi. Dopo la fine dello stun, la sua barra della struttura si svuoterà parzialmente e sarà nuovamente pronto a combattere.
A questo punto, bisogna continuare lo scontro, fino a riempire ancora una volta la barra della Struttura. Stavolta il compito sarà più semplice, visto che comunque non si svuoterà tutta. Alla nuova rottura della barra, appariranno due comandi: il tipico comando della finisher (da ignorare nuovamente) e un nuovo comando per risparmiare, premendo la freccia corrispondente sul d-pad. Questo nuovo prompt farà partire una nuova animazione, che si concluderà con il boss ancora in vita.
Il procedimento per risparmiare i boss di Sifu non è quindi troppo complesso, visto che la prima fase va affrontata normalmente e, nel caso della seconda fase, basta riempire due volte la barra della Struttura, con la seconda volta decisamente più corta della prima. Il procedimento è identico per tutti i boss e, chiaramente, è consigliabile impararne bene i pattern prima di cimentarsi nell’impresa.