Sviluppato da Marvelous ed edito da XSEED Games, Silent Hope è un dungeon crawler di stampo action che ci metterà alla guida di sette eroi che dovranno affrontare l’abisso, un enorme e misterioso buco che li proietterà in tantissimi livelli da affrontare, alla ricerca di uno scomparso re.
Il titolo cerca anche di offrire una sezione gestionale della propria base, con gli stessi eroi che affronteranno diversi ruoli essenziali come il fabbro, il cuoco, l’artigiano e altri, in modo da lavorare le diverse risorse che troveranno nei dungeon e creare equipaggiamento più potente. Marvelous tenta quindi di mettere diversa carne al fuoco, vediamo com’è andata.
Silent Hope: la speranza silente di sette eroi
Il re è scomparso da tempo, e la principessa da quel momento ha profuso un pianto senza sosta. Dalle sue stesse lacrime si è formato un enorme cristallo che l’ha intrappolata in un sonno profondo, ma sette eroi hanno udito il suo richiamo e si sono presentati di fronte al cristallo.
La principessa riesce a comunicare solo con i sette eroi predestinati e li mette al corrente che, da qualche parte nell’abisso, sente ancora la presenza del re. L’abisso di Silent Hope è un fosso profondo e misterioso, popolato da diverse creature pericolose ed enormi boss, ma i nostri eroi decideranno di prestare il proprio aiuto alla principessa e di affrontare il pericolo.
Purtroppo un solo eroe per volta potrà godere della protezione della principessa in modo da scendere nell’abisso, e Silent Hope adotta questo escamotage per costringerci a scegliere l’eroe di turno per affrontare i livelli del dungeon. Fortunatamente questa scelta non sarà permanente e l’eroe potrà essere cambiato sia al campo base, sia nei diversi dungeon a patto di trovare il cristallo apposito.
L’unico problema è che gli aumenti di livello non saranno condivisi, quindi cambiare il protagonista attuale con uno di livello inferiore significa metterlo di fronte a nemici più potenti di lui, ma anche a ricompense di esperienza maggiori. Silent Hope però ci da anche la possibilità di affrontare i livelli completati precedentemente sia per tirare su materiali utili, sia per livellare più agevolmente.
Sette eroi per ventuno stili diversi
La scelta iniziale da fare, come abbiamo detto prima, sarà quella di scegliere il protagonista. Ognuno di essi avrà un proprio stile di combattimento e delle abilità uniche, e saranno il guerriero, l’incantatore, l’arciere, il viaggiatore, il fattore, il combattente e il rogue.
Questa selezione di classi, seppur già abbastanza ampia, non finisce qui. Ogni classe infatti potrà sbloccare altre due specializzazioni diverse, una aumentando di livello e l’altra scendendo in profondità nell’abisso, per un totale di 21 classi giocabili.
La vita nei dungeon di Silent Hope sarà un susseguirsi di livelli, generati proceduralmente e di dimensioni variabili ma mai troppo grandi, nei quali dovremo trovare l’accesso al piano successivo. Ovviamente a tentare di contrastare la nostra missione ci saranno orde di nemici, a dire la verità ben differenziati tra di loro e aggressivi, e gli immancabili boss di fine livello.
Nelle mappe potremo raccogliere ingredienti e materiali, sia sconfiggendo mostri che trovando risorse e aprendo forzieri, tutta roba che tornerà utile una volta tornati in base. Inoltre nei diversi livelli potrebbero essere presenti delle statue che ci chiederanno di compiere azioni specifiche in cambio di esperienza, e portali che conducono in mappe bonus davvero ostili ma che sapranno ricompensarci con oggetti ed equipaggiamenti rari. Purtroppo però le azioni secondarie saranno molto simili tra di loro, e si tratterà per lo più di uccidere tot nemici prima di finire il livello, non utilizzare pozioni etc.
Il combattimento diverte e, come detto prima, e ben differenziato tra le classi. Ogni personaggio avrà una combo di attacchi base e tre abilità attivabili, assieme a un tasto per la sempre utile schivata e un altro per la cura con le limitate pozioni. La parte dungeon crawler funziona bene e diverte, peccato solo che, a differenza del numero di classi disponibili, le abilità per ognuna siano limitate e non ci si possono costruire vere e proprie build intorno.
La parte gestionale di Silent Hope per quanto riguarda la base invece, diventa abbastanza monotona dopo poche ore. I sei eroi che non saranno impiegati nell’esplorazione manderanno avanti le diverse attività presenti. Dovremo impostare i materiali da raffinare presso l’alchimista o il carpentiere, forgiare e potenziare equipaggiamenti presso il fabbro, curare i campi per coltivare i nostri frutti della terra, curare gli animali e cucinare piatti da consumare per avere bonus durante l’esplorazione.
Il problema è che tutte queste attività mancano di profondità e diventano quasi subito solo una prassi da eseguire prima di andare in esplorazione, risultando a sé stanti e ridondanti. Tanto valeva far trovare già i prodotti raffinati per poterli impiegare direttamente nella creazione.
Silent Hope su Nintendo Switch non chiede miracoli per girare bene ed effettivamente lo fa, con una grafica colorata e ben definita, ottima varietà di nemici ma ridondanza dei livelli, poco curati e molto simili tra di loro. Il sonoro si sposa benissimo con il genere di gioco e i controlli sono immediati e precisi.