Molto spesso gli eroi diventano leggende grazie al loro estremo sacrificio, pensiamo ad Achille che morì trafitto al tallone da una freccia oppure a Leonida che con i suoi 300 spartani fronteggiò l’esercito persiano di Serse alle Termopili con lo scopo di morire per unire la Grecia contro il nemico comune. La storia di Sir Daniel Fortesque, come quelle degli eroi precedentemente citati, diventa leggenda proprio grazie al suo sacrificio.
Sir Daniel partì alla carica contro l’esercito del terribile mago oscuro Zarok e nonostante egli fosse stato colpito in un occhio da una freccia continuò a combattere finché il malvagio nemico non fu sconfitto per poi morire a causa della ferita all’occhio devenendo il leggendario eroe di Gallowmere. Le gesta di questo nobile cavaliere vennero raccontate per cento anni ma quando il mago oscuro tornò, la verità su questa storia venne a galla.
Sir Daniel Fortesque: Resurrezione e Redenzione
Un secolo dopo l’impresa compiuta da Sir Daniel Fortesque, il temibile mago oscuro Zarok tornò a Gallowmere più potente che mai e, rubando le anime degli abitanti del regno, acquisì un potere tale da risvegliare un esercito di zombie dal cimitero del villaggio. Involontariamente, Zarok risvegliò anche Sir Daniel Fortesque che, con un aspetto scheletrico, resuscitò pronto per ripetere la sua impresa e sconfiggere una volta per tutte Zarok.
Tuttavia, la prima volta non è propriamente andata come i menestrelli raccontavano. Infatti, Sir Dan al momento di partire all’assalto di Zarok, non caricò guidando la testa dei suoi cavalieri ma finse di dover allacciare i suoi stivali mentre gli altri partirono all’assalto. Nel frattempo, una freccia vagante lo colpì in un occhio uccidendolo subito. I suoi cavalieri vinsero comunque la battaglia e lui passò alla storia come un grande condottiero quando in realtà non era altro che un impostore codardo.
Ma con il ritorno di Zarok e la sua resurrezione dal regno dei morti, Sir Dan aveva una possibilità di redenzione, essendo l’unico rimasto che potesse sconfiggere il mago oscuro, e restituire le anime agli abitanti di Gallowmere.
Un’icona PlayStation ispirata a Tim Burton
Tra le fonti d’ispirazione di Studio Cambridge per la realizzazione di MediEvil c’è sicuramente Nightmare Before Christmas di Tim Burton sia per la realizzazione degli scenari, Gallowmere ricorda molto nell’architettura il villaggio di Halloween, la colonna sonora è per stessa ammissione del team creativo di Studio Cambridge ispirata alle musiche di Danny Elfman ed è lampante la somiglianza nel character design tra Sir Daniel Fortesque e Jack Skeletron (Jack Skellington nella versione originale).
Il grande successo di critica e pubblico dell’originale MediEvil del 1998, fece entrare di diritto Sir Daniel nell’Olimpo dei grandi Eroi della prima PlayStation come Solid Snake, Crash Bandicoot o Spyro portando Sony a produrre un sequel, Medievil 2, uscito nel 2000 sempre su PlayStation. Inoltre un Remake per PlayStation Portable del primo capitolo uscì nel 2005 al lancio della console portatile mentre una versione rimasterizzata, sempre del primo capitolo, venne alla luce nel 2019 per PlayStation 4 con una veste grafica modernizzata.
L’amore dei videogiocatori per questo strampalato e ossuto pseudo-eroe sta proprio nella sua imperfezione. Sir Daniel Fortesque è arrogante, pauroso e goffo. Ha imbrogliato tutti ma quando viene richiamato per salvare Gallowmere affronta le forze del male e diventa l’eroe che gli abitanti del regno credevano fosse. Mostrando coraggio. Perché coraggioso non è chi non ha mai paura ma chi affronta le sue paure. Perché in fondo a nessuno piace un personaggio perfetto perché è piatto bidimensionale e l’errore più grande che si possa fare quando si crea un protagonista è crearlo senza difetti e questo lo diceva il maestro Akira Toriyama.