Sviluppato da AFIL Games e pubblicato in sinergia con Eastasiasoft, Sissa’s Path è un puzzle game decisamente classico. Per essere precisi, si tratta di un sokoban in pieno stile, molto tradizionale ma con protagonista un gatto quadrato. Noi abbiamo aiutato il buffo felino a far ordine fra i suoi gomitoli di lana su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione.
Sissa’s Path – spingi il gomitolo e ripeti
Sissa’s Path non ha una trama, non la cerca, non ne ha bisogno ma sarebbe stato utile quanto meno per renderlo più differente dal gran numero di sokoban già esistenti. Inserire un gatto, per quanto buffo, infatti, non è abbastanza. Ebbene sì, in Sissa’s Path siamo un gatto. Uno stravagante gatto quadrato che si muove lungo livelli composti da una serie di quadrati colorati. Lo scopo di questa avventura? Cercare di mettere in ordine tutti i gomitoli di lana posizionandoli nei punti luminosi.
Non esiste alcun canovaccio narrativo se non l’intento di offrire oltre quaranta puzzle dalla difficoltà crescente. Questo lo posiziona in linea con altri titoli simili come Slap the Rocks (qui la nostra recensione per Xbox One) sviluppato sempre da AFIL Games seppur con una grafica in pixel. Ma bando alle ciancie, andiamo a scoprire com’è il gameplay di Sissa’s Path e se riuscirà a distinguersi dai suoi competitor più diretti!
Di gomitoli in gomitolo
Sissa’s Path è un sokoban decisamente classico dove, come accennato, lo scopo è di spingere una serie di gomitoli in determinate zone luminose. Non importa quale gomitolo, ciò che importa è di posizionare ogni gomitolo su un punto luminoso senza restare bloccati. Tutto qui. I controlli sono semplicissimi, basterà infatti muovere il gatto contro uno dei gomitoli per spingerlo nella direzione desiderata. Inoltre, ogni livello è diviso in una serie di quadrati e ogni quadrato è un movimento. Non ci sono limiti di movimenti né nemici o trappole. Siamo noi (ossia, il gatto quadrato), i gomitoli da spostare e le zone luminose da occupare.
Il gioco offre anche una pratica funzione per tornare indietro di un’azione. Per farlo basterà premere il comando a schermo. In caso di blocco, se non dovesse bastare una singola azione, possiamo sempre decidere di ripetere il livello dal principio. Sissa’s Path è molto accessibile e la prima ventina di livelli non mostra una grande difficoltà ma ben presto la situazione si complica. La difficoltà è dettata sia dalla composizione dei livelli sia dal numero crescente di gomitoli da posizionare.
Per chi ama i puzzle game e in particolare i sokoban, qui non troverà innovazione ma un buon livello di sfida nel suo essere comunque un titolo rilassante. è innegabile però la monotonia che invade il titolo dopo già pochi livelli. Sissa’s Path infatti, offre tutta la sua essenza immediatamente, abbandonandosi in una ripetitività innegabile e che potrebbe stancare velocemente chi è meno avvezzo al genere.
Parliamo di un titolo però adatto a partite mordi e fuggi, garantendo circa 48 livelli (liberamente selezionabili, una volta sbloccati, dal menu principale) che, su console PlayStation, garantiscono anche un platino come premio finale per aver completato tutte le sfide. E no, non ci sono gallery o extra di alcun genere.
Grafica e sonoro
Graficamente Sissa’s Path è molto minimalista e se il primo impatto è nella media, grazie a un’estetica 3D che rimanda quasi al pongo, presto la ripetitività dei livelli (che mutano quasi esclusivamente per il colore del pavimento, destinato a ripetersi anche questo) mostra una povertà quantitativa notevole.
Anche il sonoro soffre dello stesso limite quantitativo, offre poche tracce che, seppur rilassanti, non rimangono nella mente e non spiccano mai realmente. Infine, Sissa’s Path è disponibile esclusivamente in lingua inglese (assenti i sottotitoli in italiano) ma la mole di testo è ridotta all’osso.