Cosa succede se proviamo a mischiare la grafica e le sezioni platform di Castlevania, con le meccaniche punitive di un qualsiasi Dark Souls? A dare una risposta a questa domanda ci pensa lo sviluppatore 70’ Strike insieme al publisher Valkyrie Initiative con il titolo Skelethrone: The Chronicles of Ericona. Un gioco impegnativo, ma non impossibile, che metterà a dura prova i tuoi nervi, ma senza farti mai lanciare la tua Nintendo Switch fuori dalla finestra. Un gioco adatto a tutti? Assolutamente no, ma almeno da provare.
Chi è Derek Ericona
In Skelethrone: The Chronicles of Ericona prenderai i panni di Derek Ericona, il quale ha assunto la forma di uno scheletro inquietante. Derek è in questa condizione poiché è stato punito per un tradimento in una vita precedente e si è quindi reincarnato come una figura scheletrica per fare ammenda dei suoi peccati.
Inizia così un viaggio per vendicarsi della potente Regina Aurora, la quale ha massacrato la maggior parte degli esseri nel mondo di K’ar Kaaros, sostituendoli con i Mourners, ovvero un’orda di creature non morte e pericolose. La trama viene raccontata principalmente nelle prime schermate di gioco e in alcune cutscene che, nonostante siano in 2D, riescono a trasmettere molto bene il senso di angoscia.
Skelethrone un po’ Castlevania e un po’ (tanto) Dark Souls
Skelethrone: The Chronicles of Ericona è un titolo che combina elementi da metroidvania, ma su una base da souls-like. Questo offre un mix di divertimento e frustrazione in egual misura.
Il gioco parte spiegandoti le basi dei movimenti, ovvero con lo stick analogico ti muovi, con il tasto + entri all’interno del menù, ti vengono spiegati anche i tasti base e quindi come poter fare un attacco, come parare, schivare oppure bere la fiaschetta per ripristinare la tua energia. I comandi sono molto semplici e tutto riporta ad un’esperienza alla Dark Souls, sia per quando riguarda i controlli, ma anche per gli HUD a schermo. Infatti la cosa che ti balzerà all’occhio sarà che avrai una selezione degli oggetti, una barra della stamina e della vita uguale il tutto per tutto ad un qualsiasi gioco del franchise creato da From Software.
Come in ogni action RPG o metroidvania che si rispetti, anche in Skelethrone avrai la possibilità di potenziare il tuo personaggio in diverse categorie come ad esempio la salute, stamina, magia e destrezza, il che ti permetterà di utilizzare armi più elaborate e distruttive. Il sistema di progressione è molto semplice da seguire ed è accessibile anche se non sei propriamente appassionato di questo tipo di giochi. Ogni volta che sconfiggerai i tuoi nemici, riceverai la valuta gioco chiamata Essence (praticamente le anime dei vari Dark Souls) e questa potrà essere utilizzata per migliorare le abilità del tuo personaggio.
Ovviamente, quando muori, l’Essence che hai accumulato, verrà lasciata sul punto della tua sconfitta. Se morirai nuovamente, prima di arrivare a raccoglierla, questa sarà persa per sempre. Se hai giocato almeno una volta nella vita ad un qualsiasi souls-like, questa meccanica, probabilmente, ti sarà parecchio familiare. I checkpoint (rappresentati da dei fuochi) e i mini checkpoint (rappresentati da delle lanterne) sono distribuiti in modo equilibrato, garantendo una sfida impegnativa, ma tutto sommato gestibile.
Le battaglie contro i boss sono, come sicuramente ti aspetti, decisamente impegnative. Questa difficoltà è sacrosanta in un titolo del genere, ma se consideriamo che molti dei nemici comuni hanno un’intelligenza artificiale così semplice che risultano facili da evitare, avere una sfida un po’ più tosta durante i boss è sicuramente cosa gradita. Avere degli avversari semplici da sconfiggere, può essere un pro, ma anche un contro. Questo perché chi si approccia ad un titolo del genere, sicuramente si aspetta un certo grado di sfida, tuttavia tarare verso il basso, può abbracciare più pubblico, magari meno avvezzo al “prova, muori, prova ancora”.
Si poteva e si doveva fare di più
Per quanto riguarda la parte grafica di Skelethrone: The Chronicles of Ericona c’è un po’ di bianco e un po’ di nero. Infatti se da una parte, la grafica è molto curata e il design dei livelli è molto interessante grazie alle ambientazioni lugubri, dall’altro, però, sembra che non sia stato dedicato molto impegno alle animazioni. Infatti queste appaiono abbastanza legnose e sembra, a tratti, di guardare un cartone animato fatto in stop motion. Non capisco se questo sia una scelta degli sviluppatori o semplicemente una scarsa ottimizzazione.
Da un punto di vista sonoro Skelethrone non eccelle, sarà molto difficile che tu ti ritrovi a fischiettare il motivetto che ti accompagnerà durante la tua avventura. Non va meglio con gli effetti sonori, visto che un bel colpo di spada, non da quel soddisfacente rumore metallico e anzi, a tratti, ho notato che i rumori ambientali sparivano inspiegabilmente.