Sky Beneath è un platform davvero unico nel suo genere: dimentica la definizione 2D o 3D, perché qui ogni dimensione è a tua disposizione! Nei panni di Cassie, una cacciatrice di tesori, e con l’aiuto di Annie, la sua amica scienziata, la demo ci catapulta in un mondo che non è il nostro.
A botte di cambiamenti di gravità nauseanti ho provato un po’ questo titolo e devo dire che, motion sickness a parte, è stata davvero una bella esperienza!
La trama
Ovviamente è difficile capire di cosa tratta la storia di Sky Beneath, siamo su Kythalon, un pianeta dove gli umani hanno provato a collaborare con degli alieni, gli Azureans, chiaramente senza successo. Cassie e Annie raggiungono una struttura che, fino ad oggi, nessuno ha mai esplorato, ma ora dalla nostra abbiamo il gravity core, che ci permette di invertire la gravita e quindi raggiungere luoghi fino a prima inaccessibili.
Ovviamente le informazioni a nostra disposizione sono pochissime, eccezion fatta per i brevi dialoghi tra le due amiche e qualche pannello sui muri, che tra il serio ed il comico ci danno indicazioni su direzioni da prendere o consigli sulla sicurezza. La tecnologia aliena è sicuramente più avanzata della nostra, con barriere eteree che bloccano l’inversione della gravità e, tra ritrovamenti misteriosi e stanze accessibili solo camminando sul soffitto, le curiosità non mancano.
Il gameplay
La prima parte del gioco è un tutorial ben fatto, è possibile giocare con controller e tastiera+mouse. Io ho utilizzato la seconda combinazione e devo dire che mi sono trovata benissimo, i comandi di Sky Beneath sono quelli tipici e sono reattivi al punto giusto.
Sfruttando la rotellina del mouse è possibile, una volta sbloccata la funzione, attivare il cambio di gravità e, sempre muovendo il mouse nelle 4 direzioni, è possibile invertire la gravità in maniera istantanea. Questo ci permette, come accennato, di accedere a piani rialzati altrimenti fuori portata di salto, ma anche stanze che hanno l’accesso da un angolo della parete a cui non potremmo mai arrivare senza questo trucchetto.
Subito dopo aver ottenuto il nuovo potere, Annie lancia una sfida e in due minuti dobbiamo correre per la sala e raggiungere il maggior numero possibile di ologrammi, per farci prendere confidenza con questi salti gravitazionali. Il lato positivo? Schiantarsi da un lato all’altro della stanza è possibile e per niente dannoso!
I puzzle della demo di Sky Beneath non sono così complicati, a dirla tutta basta prenderci un po’ la mano e cercare dei passaggi che, con qualche click del mouse, possono essere raggiunti in barba alle leggi della fisica. A vedere dal trailer, però, le difficoltà sembrano essere in agguato:
La realizzazione tecnica
Per essere un gioco indie di una casa sconosciuta, devo dire che il gioco mi è piaciuto molto: bella la grafica, bella la musica, comandi responsivi e meccaniche di gioco davvero innovative. Gli ambienti sono ben fatti e pieni di dettagli, sia nel breve spazio all’aperto che soprattutto nelle varie sale interne.
Le animazioni di Cassie sono ben fatte, anche se il salto è un po’ legnoso, ma è carino vederla girare di continuo da una parte all’altra della stanza e atterrare sempre in piedi! Nella demo non ci sono punti in cui si possono godere di particolari effetti grafici, ma a vedere dal trailer sembra che ci si possa aspettare un livello qualitativo abbastanza alto.
Anche a livello di interazione con gli oggetti la demo di Sky Beneath non offre molto, perché oltre a spostare casse, abbassare piattaforme e premere bottoni non c’è altro da fare, staremo a vedere se lo sviluppatore ha in mente altre funzionalità relative a questo aspetto.
Apro una parentesi per chi come soffre di motion sickness: attenzione!! Diminuire la sensibilità del mouse e disattivare il motion blur mi hanno salvato, ma le prime due run mi hanno vista cedere alla nausea e ho dovuto interrompere la partita, perché il momento in cui cambia la gravità ti fa davvero girare la testa.
Conclusioni
Sky Beneath ha una buona base e sembra comunque che lo sviluppatore abbia pensato anche ad una trama interessante: pianeti alieni, flora e fauna da scoprire e segreti da svelare, una ricetta che funziona sempre. Anche le ambientazioni sembrano promettere bene, dato che si accenna a “laboratori di ricerca high-tech, opulente città galleggianti e cittadelle aliene“.
Personalmente attendo paziente che esca la versione definitiva del gioco, anche se dovessi armarmi di gomme da masticare per ridurre al massimo disagio! Se sei un fan dei platform, nell’attesa ti rimando a qualche articolo dedicato proprio alla platform mania, per non soffrire troppo l’attesa.