Se sei un appassionato dei generi di gioco strategici forse il nome Battleforge ti suonerà familiare, ma non così tanto Skylords Reborn. Il primo è stato un gioco di strategia in tempo reale (RTS) completamente online rilasciato nel 2009; era sviluppato da Phenomic, uno studio EA oramai defunto da tempo, ed era basato su un dinamico sistema di collezionamento di carte simile al molto più recente Clash Royale.
Oggi, a distanza di 8 anni dalla sua uscita dal mercato, il suo successore lavora strenuamente per superare i vecchi traguardi e acquisire nuova luce, come dimostra l’ultimo aggiornamento sullo stato del gioco rilasciato ieri.
Da Battleforge a Skylords Reborn
Un salto indietro di più di dieci anni ed eccoci all’uscita: disponibile per computer e all’inizio a pagamento, l’RTS Battleforge si presentava al pubblico con un’interfaccia semplice, una grafica 3D accattivante e un comparto artistico e sonoro molto soddisfacente e persino personalizzabile: le carte che si potevano collezionare si dividevano in quattro possibili elementi; in base all’elemento giocato in partita cambiavano, oltre all’esperienza di gioco, anche il comparto sonoro e visivo.
Nonostante questo, la ripetitività della narrazione e la scarsità degli aggiornamenti videro il gioco perdere rapidamente guadagni e infine diventare Free to Play, con la speranza di sopravvivere grazie alle microtransazioni. Questo gli valse l’acquisizione di una solida e dedicata community, ma alla fine, nel 2013, EA decise comunque che il gioco non valeva la candela (letteralmente) e chiuse sia i battenti di Battleforge che di Phenomic.
Questa decisione repentina non fu digerita bene dalla community, tanto che un piccolo gruppo di sviluppatori e appassionati del gioco non si arrese all’evidenza, recuperò il codice del gioco, lo mise su un server dedicato e due anni dopo la chiusura di Phenomic annunciarono di voler riportare Battleforge in vita lavorando al contempo a modifiche che ne risolvessero a difetti.
Per motivi di copyright convenuti con EA il progetto prese il nome di Skylords Reborn; il primo server andò live nel 2018 e la prima beta si vide all’inizio del 2020 con decine migliaia di giocatori e un centinaio di irriducibili disposti a testare costantemente gli aggiornamenti.
L’aggiornamento
Dunque, eccoci al presente, alle porte dell’ultimo aggiornamento mensile sullo stato del gioco. In esso, il Community Manager Myrmidon ci fa sapere che il team di Skylords Reborn sta progredendo nello sviluppo di:
- nuove modalità di gioco sia PvP che PvE, come BattleArena e nuovi tornei;
- l’uscita di nuove carte;
- un’estensiva opera di ribilanciamento delle carte esistenti;
- una riorganizzazione dell’interfaccia per la ricerca delle partite PvP;
- una riorganizzazione dell’interfaccia grafica delle mappe costruite dalla community.
Se ti stai chiedendo “In che senso costruite dalla community?”, è presto detto: su Battleforge gli utenti potevano contribuire alla creazione di mappe vere e proprie avendo a disposizione un editor che includeva tutti gli strumenti e gli script degli sviluppatori stessi. Skylords Reborn ha riportato questa meccanica in vita, e anzi, il team di sviluppo incoraggia i giocatori a contribuire alla creazione di nuove mappe e mettere in comunione idee per la miglioria di quelle esistenti.
Ottime notizie insomma, inquinate soltanto dal fatto che chi sta lavorando al progetto sia un po’oberato di lavoro e a corto di personale. Anche per questo l’aggiornamento si conclude con una richiesta di supporto tecnico agli interessati per le molte posizioni disponibili nella squadra.
Skylords Reborn è disponibile gratuitamente in lingua inglese, russa e tedesca per i giocatori di computer, e ha requisiti tecnici piuttosto mediocri per garantire un’alta accessibilità a tutti gli interessati.