Sviluppato e pubblicato da hinyari9, Snezhinka è un particolare sparatutto tower defense in 2.5D a scorrimento orizzontale con tanto di gestione economica che ci vedrà impegnati sia a pagare le tasse sia a modificare il nostro equipaggiamento, scontro dopo scontro. Il tutto con diversi finali a disposizione e ben due strade da percorrere con relative boss fights. Noi abbiamo vissuto le vicende di Snezhinka e delle sue comprimarie su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto ad affrontare una guerra subdola?
Snezhinka e l’amore di una sorella
Prima di affrontare la narrazione di Snezhinka è bene evidenziare che si tratta di un sequel diretto. Nel dettaglio, è il sequel di Marfusha (pubblicato nel 2021) ed entrambi i titoli sono parte della saga “Sentinel Girls”. Se te lo stai chiedendo, sì, le vicende del primo capitolo sono collegate direttamente con Snezhinka anche se la trama di quest’ultima è abbastanza godibile anche per chi è nuovo a questa saga.
L’incipit di Snezhinka si apre con la protagonista del primo capitolo, Marfusha, che è palesemente K.O. al punto tale che fatica a muoversi. Eppure, nonostante ciò, è chiamata nuovamente a scendere sul campo in quanto eroina della patria (ruolo conquistato nel titolo precedente). Ben presto però, si perdono le sue tracce e tocca alla sorellina (Snezhinka… sì, i giochi hanno il nome della protagonista di turno) agire.
Snezhinka decide di arruolarsi in una milizia privata, tale Blue Peacock Co. e inizia a farsi strada sul campo affrontando sfide dal pericolo crescente e facendo conoscenza sia del capitano che di tutte le altre comprimarie e membri di un team non proprio perfetto. Scopriremo, infatti, che il team è composto da un manipolo di “mercenari”, tutte rigorosamente donne e tutte decisamente carine ma anche abbastanza problematiche.
![Snezhinka, recensione (playstation5) Snezhinka, recensione (playstation5)](https://www.icrewplay.com/wp-content/uploads/2025/02/Snezhinka-recensione-75687-1024x576.jpg)
C’è una ragazza che odia tutti, un’ex insegnante che ha fatto letteralmente esplodere una scuola, un’altra che non sa mai dire “no” e così via. Ogni ragazza è dotata di un background di tutto rispetto e che si sviluppa nei momenti di “tranquillità” che intervallano una campagna dalla durata bassa ma coerente con la tipologia di gioco. Il tutto intrecciandosi con la narrazione principale che vede Snezhinka alla disperata ricerca della sorellona ma anche immischiata sempre più pericolosamente in una guerra piena di subdoli segreti.
La storia di Snezhinka nasconde piacevoli sorprese e, nella sua semplicità, svela colpi di scena crudeli e storie molto interessanti da svelare e che ti spingeranno a giocare e rigiocare il titolo più volte. Questo perché è previsto un finale per ognuna delle co-protagoniste più uno in “solitaria” oltre al finale “vero” e quello “bonus”. Questi ultimi due sono legati a un’altra ramificazione ludica (con aree e boss diversi) e il loro ottenimento è legato al nostro grado di efficacia sul campo (eventuali K.O. e/o danni ottenuti all’obiettivo da difendere). Nel complesso, la trama fantascientifica distopica di Snezhinka ci ha piacevolmente sorpreso nella sua immediatezza e sfaccettature.
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Un tower defense che non stanca
Snezhinka è uno sparatutto in 2.5D a scorrimento orizzontale con obiettivi da tower defense e un sistema di power up legati alla gestione del denaro. Nel dettaglio, saremo chiamati a scendere in campo per 100 volte (quindi cento turni che nel titolo equivalgono a 100 giorni di guerra) in un serie di arene che cambieranno man mano che progrediremo nell’avventura. Noi avremo il controllo di Snezhinka e potremo muoverla lungo un percorso lineare estremamente breve.
La brevità dello spazio di manovra e la praticamente assenza di qualsivoglia tipologia di esplorazione è coerente con la tipologia di gioco. Noi dobbiamo difendere un obiettivo (che può essere statico ma anche mobile) e per farlo dovremo gestire al meglio il nostro equipaggiamento. Dopo ogni scontro, infatti, riceveremo un compenso. Tale compenso sarà però abbattuto da un sistema di tasse variabile che andrà a complicarci l’esistenza.
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Il compenso detassato è quindi una serie di calcoli, semplici, ottenuti dalle nostre azioni sul campo sia positive che negative. Banalmente, se l’obiettivo da difendere riceve molti danni, oltre alle tasse dovremo anche contribuire alle riparazioni e quindi non otterremo nulla, viceversa… uno scontro perfetto ci garantirà di incassare qualche moneta. Tali monete possono essere subito spese per acquistare una carta di quelle disponibili randomicamente.
Le carte che potremo ottenere sono di vario tipo e spaziano dalle armi (molto diverse e divertenti da padroneggiare ma che durano solo per determinati turni) ad oggetti di supporto. Questi sono di due tipi, quelli a ricarica automatica e quelli a utilizzo singolo (e quindi consumabili). Oltre a queste, esistono anche carte specifiche legate ad eventuali missioni, come il potenziamento dell’obiettivo da difendere o di alcune barricate e così via.
Esistono poi le carte potenziamento che vanno a migliorare permanentemente le statistiche di Snezhinka dalla potenza d’attacco, al range, alla velocità di ricarica dell’arma di supporto fino all’energia dell’obiettivo. Ogni statistica ha il level cap fisso a 15 oltre il quale non si otterrà alcun riscontro concreto. Ma le sorprese delle carte non finiscono certo qui, manca ancora il pezzo forte!
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Alleata, scelgo te!
Ultima tipologia di carte è quella delle “alleate” (ne sono sette in totale). Nel corso dell’avventura, infatti, potremo acquistare un’alleata che resterà al nostro fianco, proteggendo il nostro stesso obiettivo. Ogni alleata ha delle proprie caratteristiche e un’arma specifica e, per potenziarle, dovremo ricomprare la stessa carta alleata. Non solo, nel corso di una run, potremo anche acquistare alleate diverse che andranno però a sostituirsi a quella precedente.
Con un’alleata attiva, i momenti di tranquillità tra un set di missione e un’altro, ci vedranno in mini siparietti all’interno del nostro hub. Un luogo in cui muoversi liberamente e dove poter spendere un turno in una delle varie opzioni disponibili. Tra queste, c’è “mangiare” che può aumentare una o più statistiche della protagonista, fare dei lavoretti per guadagnari soldi extra e così via.
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Per trionfare in Snezhinka è necessario saper gestire bene le risorse tenendo a mente che il governo può tassarci ancora di più aggravando le nostre finanze. Quindi sì, in alcuni casi è bene non spendere soldi mentre in altri puoi investirli per scartare le carte e pescarne altre in modo da avere più scelta. Da segnalare anche alcuni momenti di sfida dove possono accadere eventi particolari (positivi o negativi a seconda del caso).
Esistono anche le carte “occasioni” che sono particolari sfide o “azioni immediate” che vanno a coinvolgere le nostre armi, finanze o statistiche. Banalmente, una sfida può essere: se non subisci danni per tutta la sfida, alla fine otterrai il doppio dei crediti guadagnati. Personalmente, le meccaniche ludiche di Snezhinka, seppur molto semplici e ripetitive, funzionano benissimo. Se il meccanismo ti cattura, si ha l’effetto “un’altra sfida e poi smetto” ed eccoti a mirare uno dei tanti finali.
Modalità challenge
La Challenge Mode è una modalità extra ed è quella più competitiva, con tanto di punteggio finale che viene memorizzato. In pratica è lo stesso meccanismo dello Story Mode, con tanto di momenti “tranquilli”. Si tratta però di un vero e proprio survival mode con difficoltà crescente e che mette a dura prova le tue strategia. Una vera e propria sfida che però soffre anch’essa dell’inevitabile ripetitività del gioco. Nel titolo è presente anche una gallery con armi, alleate, finali e tutto quanto sbloccato nelle varie run.
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Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Snezhinka è semplice ma funziona. I personaggi sono l’elemento che spicca di più mentre le location risultano abbastanza anonime. Anche i nemici, prevalentemente macchine, sono abbastanza semplici afflitti tra l’altro da animazioni basilari e fin troppo minimaliste. Ma sono elementi che vengono presto ignorati dinanzi a un gameplay perfettamente fluido e immediato in quasi tutte le sue meccaniche.
Quindi sì, graficamente è grezzo e lo si nota soprattutto negli scenari 2.5D e nella ripetitività dei nemici eppure non ci si fa più caso. Il sonoro, quando c’è, funziona, coinvolge e si mostra coerente con quanto mostrato a schermo. Personalmente, non abbiamo apprezzato le fasi di silenzio assoluto, legate prevalentemente in momenti da “visual novel” dove, invece, la musica sarebbe servita eccome. Da segnalare infine la totale assenza della lingua italiana, un peccato considerando che la storia è molto interessante da seguire (l’inglese utilizzato non è comunque complesso).