SNK ci ha dato modo di parlarne giusto ieri, dopo la (bizzarra) notizia dell’acquisizione da parte del principe dell’Arabia Saudita. La fondazione no-profit Mohammad bin Salman Charity Foundation ha investito circa 813 milioni di riyal sauditi (l’equivalente di 223 milioni di dollari) nel team di sviluppo e publisher, ottenendo così il 33,3%. Ora, la fondazione ha confermato ufficialmente tutti i dettagli di cui abbiamo disquisito ieri, aggiungendo però che l’accordo con Electronic Gaming Development Company (sussidiaria di Mohammad bin Salmad Charity Foundation) prevede un futuro acquisto del 17,7% delle quote del colosso nipponico.
Abbiamo altri due desideri?
Come suggerisce il nome dell’ente benefico, a fondarlo è stato il principe dell’Arabia Saudita Mohammad bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, ora più che mai vicino a controllare irreversibilmente SNK. Le due parti coinvolte hanno già collaborato per lo sviluppo di giochi, con programmi di apprendistato comprensivi di trasferte nipponiche per gli stagisti sauditi. Lo scopo della Mohammed bin Salman Charity Foundation è quello di “coltivare ed incoraggiare l’apprendimento e la leadership per un miglior futuro per i giovani arabi”. Al momento della stesura dell’articolo, il prezzo delle azioni su KOSDAQ è salito del 30%, raggiungendo i 16.500 won coreani (14,93 dollari).
La discussa situazione di SNK
Come abbiamo ricordato ieri, l’acquisizione di SNK da parte del principe dell’Arabia Saudita è stata accolta da non poche controversie, visti i precedenti. La nazione ha ancora della strada da fare per quanto concerne i diritti umani, e percorrerla al momento non rientra tra le priorità di Mohammad bin Salman. A inizio anno, il gruppo eSports Riot Games ha stipulato un accordo di partnership per il progetto urbano arabo, Neom. In seguito, Riot si è tirata fuori dalle trattative definendole “frettolose”.