Sviluppato da Panic Barn e pubblicato da No More Robots, Soccer Story è un folle gioco di ruolo dedicato al mondo del calcio, farcito di enigmi, dialoghi, missioni (principali e secondarie), una trama da seguire e, ovviamente, partite di calcio da vincere. Noi abbiamo salvato il calcio su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Soccer Story: Una palla per liberare tutti
Il calcio è stato bandito dal mondo, nessuno può giocare a calcio se non nelle partite ufficiali autorizzate e controllate dalla Soccer Inc. Da quando è avvenuta la “Calamità”, lo sport è cambiato. Alcune parole sono diventate proibite (guai a dire “calcio”), alcune attività sono perfino vietate: le porte da calcio devono arrugginirsi, guai a tirarci dentro qualcosa… specialmente se una palla!
In questo scenario surreale prende vita la nostra avventura in Soccer Story. E inizia con una scelta, ossia il sesso del protagonista. Una volta scelto se uomo o donna, la personalizzazione del gioco termina lì. Niente capelli o colori della pelle da modificare, si scende subito in campo… ooops, volevo dire: si entra in casa!
Come ogni Pokémon che si rispetti… ah no, questo non è Pokémon… eppure ci troviamo nella nostra stanza, soli con nostra madre (il papà è misteriosamente scomparso). Inoltre, l’impostazione della telecamera (fissa con veduta dall’alto) e la grafica che mescola furbamente 2D e 3D non fanno altro che ricordarci le atmosfere dei vecchi Pokémon.
Ma torniamo alla storia, dicevamo che questa ha inizio nella nostra camera dove, ben presto, verremo raggiunti da una strana palla da calcio che sfonderà, letteralmente, la nostra finestra. Questa palla è decisamente strana, anzi, oserei dire che è magica. Le prime fasi di gioco ci porteranno a inseguire l’oggetto magico, facendo la conoscenza della città in cui vive il nostro protagonista e del ferreo controllo che la Soccer Inc. ha imposto praticamente ovunque, piazzando cartelli con divieti (tutti legati al calcio) e una serie di arbitri (rigorosamente numerati) tanto malvagi quanto idioti.
Nel cercare la palla, scopriremo anche che l’avatar scartato a inizio gioco è diventato il nostro gemello/a e che presto entrerà a far parte della nostra squadra di calcio… ah no, di “goal”. Squadra di goal. “Goal” si può dire, arbitro, ho controllato! In ogni caso, la palla da goal ci ha cercato per un motivo: salvare lo sport del calcio. Siamo quindi l’eletto a cui viene addossato il gravoso ed esilarante, nonché spiazzante, compito di riportare il calcio al suo antico splendore e per farlo toccherà creare un team, guadagnare fama e attenzione (vincendo i diversi tornei delle zone per arrivare alla Apple Cup) e rovesciare il dominio della Soccer Inc.!
Se non fosse abbastanza chiaro, la narrativa di Soccer Story funziona nella sua follia, nel suo surrealismo e nel suo modo di divertire e divertirsi. C’è molta autoironia, come il presidente Bob che utilizza il “teletrasporto” per spostarsi velocemente da una zona all’altra. E vogliamo parlare dei “capitani” che altro non sono che animali antropomorfi coi loro vizi degni di stelle dello sport? Insomma, Soccer Story è un prodotto curato e che fa dell’ironia uno dei suoi cavalli di battaglia riuscendo a fornire al titolo un’identità di tutto rispetto che riesce a divertire da inizio alla fine.
Soccer Story: come tirare un calcio a un pallone?
Soccer Story sorprende per la tipologia di gameplay che propone, suddiviso fondamentalmente in più punti. Il primo è quello simil-Pokémon che ci vede impegnati in una macro mappa da esplorare quasi liberamente con zone interne ed esterne decisamente varie e ben curate.
Non tutto sarà subito accessibile ed ecco che, per esempio, per procedere sul terreno sabbioso avremo bisogno di particolari scarponcini che si sbloccheranno procedendo lungo il percorso più lineare della storia. Gli scarponcini, a conti fatti, fungono da MN di Pokémon e offrono, oltre alla possibilità di sbloccare determinati nuovi percorsi, anche una serie di abilità di vario genere che vanno a rendere Soccer Story sorprendentemente profondo e vario.
Ti basti pensare che potrai evocare, letteralmente, la palla di calcio quando preferisci: con la sola pressione del tasto “X” infatti la palla apparirà ai tuoi piedi. Potrai evocarla all’infinito e riuscire a padroneggiarla è essenziale per procedere all’interno dell’avventura.
Tirare un calcio alla palla, in Soccer Story, serve soprattutto a risolvere una serie di enigmi ambientali di vario genere: dal colpire obiettivi aerei all’urtare elementi a distanza elevata. Per non parlare della “scivolata” del nostro eroe; grazie alla quale potrai falciare ciuffi d’erba alla ricerca di monete d’oro utili per convertirla in potenziamenti per il proprio eroe o il resto del team. Sempre tramite la scivolata potrai interagire con determinati oggetti o personaggi.
Questa varietà nle gameplay è positiva e potenzia un sistema di missioni principali e secondarie che, seppur non brillino per pathos e serietà, riescono a regalare ore di divertimento. Il mondo di Soccer Story è pieno zeppo di segreti e zone da esplorare, incluse alcune nascoste e “visibili” solamente tramite segnali sul suolo. Queste zone sono anche quelle dove la telecamera zoppica un po’ di più, non riuscendo sempre a seguire l’eroe che va, inevitabilmente, a celarsi dietro agli elementi a schermo.
Non solo di calcio vive un pallone
La varietà di Soccer Story fa capolino anche quado vengono offerte al giocatore attività che non riguardano solo il calcio: ecco quindi che potrai trovarti su un campo da golf, e non solo! C’è molto da vivere ludicamente parlando ma, ecco, prima o poi arriva il momento di scendere in campo e qui il gioco cambia. Non stiamo parlando di FIFA, né tantomeno Inazuma Eleven: Soccer Story non offre precisione e anche la strategia presta il fianco a un sistema che inizialmente è estremamente caotico da gestire, Soccer Story, infatti, non è molto immediato, complice anche un tutorial incostante e poco esaustivo.
Non sottovalutare gli avversari, anche la squadra di “lattanti locali” può travolgerti con la sua furia. Ecco quindi che fare goal si rivela non proprio uno scherzo: manovra il caos, impara a gestire la palla, a passare al momento opportuno e tira! I comandi su campo sono speculari a quelli dell’esplorazione, ma includono il fatto di poter contare sul proprio team (potrai cambiare giocatore). E qui entra in gioco l’aspetto da gioco di ruolo che, seppur semplice, non va sottovalutato.
Ogni personaggio ha una serie di statistiche: velocità, tiro, energia e forza. Questi valori oltre a influenzare le prestazioni sul campo, influenzano anche le attività fuori campo. La velocità, ad esempio, garantisce uno sprint maggiore tanto in partita tanto quando ci ritroviamo a girare nel mini open world.
Tornando ai comandi sul campo, controllerai direttamente il personaggio della tua squadra che entra in contatto con la palla. Gli altri saranno gestiti dall’IA (che non brilla tantissimo). Quando sei in possesso del pallone potrai tirare, passare la palla o correre con lo sprint (che ha un’apposita barra di energia a schermo). Senza la palla, potrai effettuare scivolate, cambiare giocatore premendo “B” (stesso tasto utilizzato per il passaggio) e correre con lo sprint. Segnare non è facilissimo e spesso ti ritroverai a tirare a più non posso pur di fiaccare le difese del portiere.
Ultimo passaggio sulle attività ludiche: Soccer Story, oltre alle partite, offre gare di corsa/dribbling, tiri di precisione, sfide inedite, scontri 1vs1, una serie di attività da portare a termine in multigiocatore e molte missioni secondarie (alcune delle quali ci richiederanno di cercare dei collezionabili da ghiande da far cadere dagli alberi a droni da abbattere a suon di pallonate a tanto altro).
Il lato oscuro del pallone
Soccer Story, purtroppo, non è esente da difetti. Il caricamento iniziale alcune volte è risultato fin troppo lungo anche se, in compenso, il gioco non presenta altre fasi di caricamento (il che è un bene). Da segnalare diversi episodi di crash (capitati parlando con dei personaggi o uscendo da zone chiuse) e diversi bug tra cui la fastidiosa segnalazione di missioni completate che venivano però costantemente segnate come “ancora in corso”.
Anche i sottotitoli presentano qualche problema, con alcune frasi che finiscono fuori dallo schermo risultando illeggibili. Altre volte, il nome di chi parla non combacia con il parlato creando non poca confusione nel capire chi sta dicendo cosa. A tal proposito, da segnalare che il titolo è interamente sottotitolato in italiano (assente il doppiaggio) seppur con qualche errore.
Graficamente Soccer Story mixa 2D e 3D in modo furbo ma funzionale. Un po’ Pokémon, un po’ Minecraft, il titolo riesce a costruire una propria identità evitando di risultare un clone di titoli simili come Inazuma Eleven. Gli artwork statici funzionano bene e la palette di colori accesa e vivace regala armonia al gioco con un sistema di luci ombre carino ed efficace, buone anche le animazioni. Il sonoro si difende bene, offrendo effetti gradevoli e alcune tracce allegre e spensierate, in perfetta armonia con lo spirito del titolo.