Cosa succede se combini due giochi particolarmente differenti tra di loro ovvero gli scacchi e il sokoban (ovvero quei giochi dove devi spingere degli oggetti in caselle predefinite)? Ti esce SokoChess ovvero il titolo di cui ti parlerò oggi. Un titolo sicuramente non per tutti dove le parole d’ordine saranno calma e concentrazione, quindi se il tuo genere preferito è lo sparatutto non fa per te.
Ma riuscirà l’unione di due generi così diversi, creata dalla software house indie Daisy Games, ad intrattenere il giocatore? Prosegui nella lettura e lo scoprirai.
I bianchi muovono per primi
Faccio senza dirti che un titolo simile non ha nessun tipo di trama, visto che questa sarebbe stata assolutamente superflua. Si avvia SokoChess, si guardano, giustamente, le varie opzioni proposte e si inizia con un breve tutorial che ci spiegherà le basi del titolo. Lo scopo del gioco sarà quello di spostare le pedine degli scacchi e con questi spostare i pezzi neri nelle caselle indicate.
Per spostarti sarai obbligato a seguire le regole del gioco degli scacchi, quindi: se muoverai una torre potrai spostarti solo in verticale e orizzontale, con l’alfiere in diagonale, con i pedoni solo in avanti per poi mangiare (che poi non si mangia, ma si sposta l’avversario) in diagonale di una casella e via discorrendo.
Ti posso assicurare che è nettamente più difficile da spiegare a parole che non una volta avuto in mano SokoChess, infatti una volta capita la meccanica, l’unica cosa da imparare sarà la strategia adeguata per passare i 70 stage che il titolo offre.
Il sistema di controllo è quanto di più semplice si possa pensare, infatti l’unica cosa di cui avrai bisogno sarà il mouse per selezionare i pezzi e il tasto sinistro per spostarti nella casella desiderata, niente di più e niente di meno.
Sokochess facile iniziare difficile continuare
Il gioco ha una curva di apprendimento molto dolce e se i primi livelli serviranno per capire come funziona il tutto, sarà nelle fasi più avanzate che dovrai davvero spremerti le meningi per raccapezzarsi sul come spostare i pezzi avversari nelle caselle corrispondenti.
Le difficoltà di SokoChess saranno principalmente due ovvero: il bloccarti e il non farti mangiare dall’avversario.
Nel primo caso il tutto si spiega da solo, visto che non avremo una scacchiera completa, ma un tavolo irregolare, nel secondo caso invece, se ti avvicinerai troppo ad una pedina avversaria questa ti mangerà facendoti perdere il tuo pezzo. Perdili tutti e sarà game over.
Visto che in Sokochess, come potrai aver capito, ci sarà un ampio uso del trial & error, alla base avremo due tasti. Uno che ti riporterà indietro di una mossa e un altro che farà ripartire la partita daccapo.
SokoChess è il classico titolo non fatto per divertire, ma per rilassare il giocatore facendogli spremere le meningi e in questo compito riesce pienamente, tuttavia, nei livelli più avanzati, dovrai fare un ampio utilizzo della tua materia grigia, visto che ogni rompicapo diventerà sempre più difficile e, a meno che tu non sia il classico giocatore cocciuto, potrebbe far uscire un po’ di frustrazione, ma ci sta, fa parte del pacchetto.
Graficamente essenziale
Graficamente non aspettarti super visuali da far cadere a terra la mascella. SokoChess è quanto di più essenziale si possa pensare. Le tue pedine sono bianche e stilizzate, quelle avversarie sono nere e si respira un mood quasi da Settimana Enigmistica.
Ma da un titolo creato proprio con questo obiettivo non mi aspettavo altro. Anche le musiche sono particolarmente rilassanti e in assoluta linea con il titolo, visto che il tutto sarà fatto con tonalità prese da un pianoforte.