Il debutto di Sonic Frontiers non è certo stato dei migliori, per usare un eufemismo: il 1° capitolo open-world della saga dedicata al porcospino blu è stato lanciato sul mercato tra l’apprezzamento per il corraggio e le critiche alla realizzazione. Certo, questo non gli ha impedito di essere il titolo più venduto di sempre dell’intera saga, ma a volte i numeri non raccontano tutta la verità. Oggi, tuttavia, non parleremo di quello che il gioco è, ma di quello che sarebbe potuto essere…
Spulciando nei file di gioco di Sonic Frontiers nella sua versione Nintendo Switch, un fan ha scoperto l’esistenza di alcune “isole beta”, non utilizzabili nel gioco vero e proprio. Ebbene, sembra che tali ambientazioni siano risultate molto più estese delle attuali isole presenti nel gioco, il che lascia presupporre un open-world originariamente molto più esteso di quanto visto nel nostro giocato.
Stando al video che mostreremo a breve, la più grande di queste isole mai rilasciate, risulterebbe estesa quanto le isole Kronos, Rhea e Ouranos messe insieme, dando credito a quelle teorie cge volevano il gioco più basato sull’esplorazione verae propria che non ai balzi tra le isole circostanti:
Sonic Frontiers castrato da Nintendo Switch? Anche no!
Per quanto il video mostrato sopra gira su specifiche/periferiche PC, i file sono stati rinvenuti nella cartuccia per la console ibrida Nintendo, a dimostrare che, in principio, anche quest’ultimo dovesse supportare tali aree. Che quest’ultime siano in realtà previste come DLC futuro? Magari anche gratuito? Non sarebbe la prima volta che un file di gioco viene semplicemente sbloccato a seguito di un aggiornamento.
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