Sono ormai anni che la stessa, identica domanda ricompare sui forum dei fan di Sonic all’annuncio di un nuovo capitolo della serie: uscirà un buon videogioco questa volta?
Lancia una moneta, perché ogni nuovo titolo ha le stesse probabilità di essere un disastroso pasticcio incoerente di bug e livelli dal design orripilante quanto di essere una gemma che risolleverà le sorti del riccio più famoso del mondo.
Se pensi che io sia troppo aspro nella mia critica, se la tua mente si rifugia nei nostalgici ricordi di quando giocavi a Sonic Adventure, se stai urlando “No! No, tu menti! Amo Sonic, non puoi capire!” allora accompagnami mentre ripercorriamo insieme alcune delle produzioni più famose di Sonic Team.
Chi si ricorda del Megadrive, la console targata SEGA che poteva vantare di una capacità di calcolo superiore al Super NES di Nintendo? Probabilmente non molti di noi, ma proprio a causa di questa rivalità nacque Sonic, una mascotte prodotta p̶e̶r̶ ̶s̶o̶r̶p̶a̶s̶s̶a̶r̶e̶ ̶M̶e̶t̶a̶l̶ ̶G̶e̶a̶r̶ per competere con Mario, diventato popolarissimo in quegli anni. Se vuoi sapere un pochino di più sulla storia ed origini del personaggio, ti consiglio di leggere questo nostro approfondito articolo sull’universo multi-media di SEGA!
Dopo un breve cameo in un titolo ormai dimenticato, il velocissimo riccio divenne protagonista dell’omonimo videogioco Sonic The Hedgehog, un platformer 2D il cui punto di forza era proprio la velocità, a dimostrazione delle capacità tecnologiche della console stessa.
Questo è l’inizio del suo e nostro viaggio, ed il preludio di ciò che sarà; già al tempo si poteva intuire il problema fondamentale che sarà onnipresente in ogni singolo capitolo della serie, il sistematico difetto di fabbrica a cui ancora oggi non si trova soluzione.
Sonic… vuole correre troppo veloce.
Sonic The Hedgehog (1991)
(Uno dei punti più cruciali della serie è sempre stato l’accompagnamento musicale, motivo per cui da ora in poi metterò un link alla OST per ogni sezione. Mi piacerebbe che lo aprissi anche tu, cliccando sul sottotitolo del paragrafo, in modo tale da immergerci completamente nel mondo di gioco!)
Green Hill Zone
L’indimenticabile primo livello di gioco lussureggiante e verde, in cui potremo correre liberi nei panni del protagonista raccogliendo anelli, saltando trappole e sconfiggendo gli animali-robot di Eggman, il tutto accompagnati da una bellissima e nostalgica colonna sonora che riverbera negli anni.
Questo non era solo un gioiello di level design premiato dalla critica, era una vera e propria promessa di ciò che il gioco sarebbe dovuto essere, del singolo valore che avrebbe dovuto perseguire: andare veloce!
Diviso in 3 atti, è forse il momento più beneamato e ricordato di tutta la serie, quello che ha dato inizio a tutto per arrivare a dove siamo oggi. Ma non possiamo rimanere qui per sempre; una volta sconfitto Robotnik e attraversato l’enorme anello/checkpoint, passeremo al secondo stage, Marble Zone.
Marble Zone
Ouch. Questa è la sezione che ha fatto alzare un sopracciglio ai più. Il livello è sommerso in buona parte dalla lava che danneggerà Sonic se toccata, è pieno di piattaforme collegate a catenacci che si alzeranno ed abbasseranno per permetterci di passare e piattaforme su cui dovremo aspettare che ci portino dove dobbiamo andare.
Aspetteremo che la piattaforma si muova. Aspetteremo che il soffitto cada. Aspetteremo che Sonic spinga la scatola sul pulsante che aprirà la strada. Il problema diventa palese: abbiamo un giocatore che vuole correre e un design che non glielo permette. Marble Zone è considerato dai fan uno dei peggiori livelli della serie, e per buone ragioni.
La promessa di velocità è stata infranta, e tra le mani ci è rimasto solo un platformer generico, uno che non si differenzia molto da Super Mario se non nello stile. Il resto del gioco segue una traccia simile, al giocatore sarà imposta una certa marcia che sarà costretto a rispettare per avanzare, salvo una o due eccezioni.
Gotta Go Slower!
Sonic The Hedgehog 2 & 3 (1992/1994)
Probabilmente i due capitoli migliori della trilogia originaria, è stato un momento di lucidità, una presa di posizione su che direzione avrebbe preso la serie.
Chemical Plant Zone è un livello velocissimo, fin troppo breve, ambientato in una città industriale invasa da creature meccaniche e sostanza tossiche. È una sezione davvero difficile, che richiederà riflessi pronti e conoscenza approfondita delle meccaniche di gioco. Velocità e abilità, esattamente quello che i fan richiedono! Piccola curiosità: è possibile oltrepassare la “linea” di caricamento dello schermo andando abbastanza veloce!
Menzione speciale per Flying Battery Zone e Casino Night, due splendidi livelli a causa del loro movimento verticale e meccaniche che li rendono perfetti esempi di innovazione senza sacrificare il gameplay a cuore del gioco, che vedremo pian piano peggiorare con gli anni.
In questi capitoli della serie appariranno anche due personaggi che accompagneranno spesso Sonic nelle sue avventure: Tails, la volpe gialla a due code capace di volare e pilotare aerei, e Knuckles, l’echidna rossa dalla forza brutale capace di arrampicarsi. Questa è la trilogia più classica e amata, e ci vorranno 15 anni prima che il suo successo venga ripetuto.
(Da ora in poi salterò numerosi spin-offs e capitoli minori in favore dei capisaldi della serie.)
Sonic Adventure (1999)
Spiagge dorate, mare blu e un’orca assassina. Molti di noi ricorderanno la sequenza introduttiva del gioco, volta a mostrare le capacità del Dreamcast, l’allora nuova console targata SEGA. Sonic Adventure è stato il primo capitolo principale ad essere completamente 3D, e per questo motivo è di importanza fondamentale; rilasciato nel 1998, il videogioco ha introdotto moltissimi al mondo ora tridimensionale del riccio blu, assicurandosi una rinnovata fanbase con il suo cast particolarissimo.
Questo è il nodo cruciale per il videogame: ancora una volta, il successo della sua piattaforma è legato a quello del titolo, e il primo livello rappresenterà una promessa non mantenuta in quelli seguenti. Nonostante la critica fosse in estasi per la grafica, un perfetto showcase delle potenzialità del sistema, molti rimasero frustrati dalla telecamera difficile da controllare e dai glitch che accompagneranno la produzione negli anni a seguire.
In tutto e per tutto, questo videogame e il suo sequel soffrono degli stessi problemi: doppiaggio pessimo, camera work orrendo, Sonic è difficile da controllare e si incastra ovunque, e via dicendo. I problemi tecnici sono innumerevoli, e le parti migliori del gioco sono quelle dove il protagonista corre talmente veloce che non è richiesto alcun input dal giocatore, il gameplay cosiddetto “su binari“ che togliendosi le lenti della nostalgia non è molto divertente.
Sono tutti difetti che nemmeno le versioni rimasterizzate DX del 2003 e 2010 riusciranno a risolvere, né tantomeno i capitoli futuri. I minigiochi e le attività extra passano con incredibile facilità da “divertentissime” a “estremamente frustranti”; Big the Cat, l’enorme gatto antropomorfo dedito a pescare con l’amico Froggy viene alla mente, a rappresentare uno dei momenti più bassi del gioco.
Chao Garden
Una delle mie parti preferite invece, opinione condivisa da tantissimi fan, è il giardino dei Chao: per chi non lo sapesse, i Chao sono animaletti virtuali alla stregua di Tamagotchi, che potremo allevare e nutrire tramite oggetti collezionabili trovati nei livelli action del gioco. I Chao possono competere in varie gare a seconda delle loro abilità, e a partire da Sonic Adventure 2 cresceranno con una natura malvagia o buona, dicotomia rintracciabile nel gioco stesso.
Sonic Adventure 2 (2001)
Sonic Adventure 2 occupa un posto speciale nel mio cuore. A distanza di anni ho ancora la pelle d’oca quanto ascolto Escape from the City, la canzone pop-rock che ci accompagna nel primo livello Eroe mentre scapperemo dai militari intenti ad inseguirci.
Il titolo si divide in due campagne distinte, “Eroe” e “Oscura” (Dark). Nella prima controlleremo Sonic, Tails e Knuckles che combattono per salvare il mondo; nella seconda, Eggman e le new entries Shadow e Rouge, che fanno il loro debutto proprio adesso.
I personaggi sono simmetrici; tutti i livelli di Sonic e Shadow saranno basati sulla velocità, Tails ed Eggman controlleranno dei mecha con i quali faranno piazza pulita dei nemici, mentre Knuckles e Rouge dovranno volare e scalare per collezionare frammenti di smeraldo. Per quanto lo ami, la cosa che ricordo meglio del gioco è la frustrazione di non riuscire a controllare Sonic, la mancanza di polish, i glitch, la telecamera e… Ok, penso tu abbia afferrato il punto.
Non è un buon gioco. Non c’è cura o amore oltre al design, la trama è scadente e tutto l’affetto che possiamo provare verso i Chao non può competere con l’assoluta delusione di dover tornare a giocare i livelli action per nutrirli.
Sonic Heroes (2003)
Sonic Heroes è stato il primo capitolo multi-platform della serie, creato senza legami di trama per invitare nuovi giocatori a provare il titolo senza dover tornare indietro di generazioni per capirne il contesto. Fu un ritorno alla formula originale dei titoli 2D mantenendo però la grafica 3D, con un gameplay d’impatto e perlopiù su rotaie. Un platformer lineare e veloce, un gioco apparentemente infallibile… che fallì.
Gli sviluppatori a Sonic Team ebbero 20 mesi per produrlo, ricevendo numerose pressioni da SEGA perché rispettassero le scadenze date. Non abbastanza tempo per un titolo cominciato da zero, che nonostante il successo commerciale subì aspre critiche su tutti i fronti. Per cominciare, la versione PS2 era ottimizzata malissimo; difetti grafici, basso framerate e clipping erano all’ordine del giorno.
Oltretutto, ereditò gli stessi problemi dei titoli precedenti, tra cui pessimo doppiaggio, una terribile telecamera difficile da controllare e movimento dei personaggi inconsistente. Una nota positiva del gioco è che alcuni personaggi di sfondo, come Amy, Cream, Big e alcuni di Chaotix vennero messi in risalto per la gioia dei fan.
Sonic the Hedgehog (2006)
Le premesse per il fallimento del reboot di Sonic sono palesi al giorno d’oggi; gli sviluppatori notarono il successo dei film di supereroi, e cercarono di emularne il successo portando toni più realistici alla serie. Promisero nuovamente un ritorno di forma ai titoli originali, specie dopo il flop di Sonic Heroes e il capitolo PS2 Shadow The Hedgehog, che vedeva l’omonimo personaggio… sparare. Con una pistola.
Nel mezzo dello sviluppo per le console di settima generazione, però, il capo dello studio Yuji Naka firmò le sue dimissioni e fondò la propria casa videoludica Prope, stanco di lavorare sempre sullo stesso soggetto. Il resto del team venne diviso in due gruppi, uno che inizio a lavorare ad un nuovo titolo, Sonic and the Secret Rings per Wii (Spoiler: un altro fiasco) e l’altro lavorò per finire Sonic ’06 per Xbox 360.
Entrambi erano però di dimensioni troppo ridotte per fare un buon lavoro, e ricevettero nuovamente pressioni da SEGA per rilasciare il gioco in tempo per lo shopping natalizio del 2006, ignorando i numerosissimi bug segnalati dal team di testing. Come puoi immaginare, fu un fallimento completo. Il gioco ricevette infinite critiche per i caricamenti, la storia, il doppiaggio, la stabilità, i controlli e la telecamera.
Divenne l’emblema di tutto ciò che non va in Sonic, e soggetto tutt’oggi a scherni sui forum e nei Let’s Play degli youtuber.
Sonic Unleashed (2008)
Lo sviluppo cominciò nel 2006 dopo la nascita dell’Hedgehog Engine, il motore su cui si basa interamente il gioco. Dopo il declino graduale negli ultimi anni di Sonic, le speranze erano alte che questa fosse “la volta buona” per un successo mediatico, e sì, anche un ritorno alla formula della trilogia originale.
Sentiremo questa frase periodicamente per altri 13 anni, non preoccuparti.
Durante i livelli diurni 2D e 3D Sonic correrà rapidamente, in maniera simile agli ultimi giochi. Uniche aggiunte di nota sono il side-step, che ci permette di schivare a destra e sinistra rapidamente, e il drifting, per curvare senza perdere velocità. Meccanica davvero fondamentale è invece il Boost; alla pressione di un tasto, il giocatore può accelerare istantaneamente e distruggere vari elementi sullo schermo, una feature che definirà il resto della serie, al punto che nascerà il meme “boost-to-win”.
I livelli notturni del gioco sono quelli che invece hanno creato per molti un problema. La mascotte SEGA si trasformerà in un riccio mannaro (sì, davvero) e il gameplay rallenterà sensibilmente in favore di combattimenti e puzzle. I critici e i fan trovarono queste sezioni frustranti e noiose, con livelli dal design scarso e semplicemente troppo, troppo lento. Furono acclamati invece quelli diurni, che portarono un po’ di speranza per il futuro.
Ancora una volta, le enormi aspettative caddero di fronte alla realtà dei fatti: non esiste un “buon” Sonic 3D. Almeno fino al 2010.
Sonic Colors (2010)
Intorno a questi anni, SEGA decise di rimuovere tutti i giochi targati Sonic con uno score Metacritic troppo basso dal commercio, in un tentativo di aumentare il valore del brand. Inteso per un pubblico più giovane, Sonic Colors venne sviluppato per Wii e DS e le opinioni al riguardo sono solitamente favorevoli.
L’antica promessa di “tornare alle origini” della serie sono state forse per la prima volta rispettate, ma a scapito di alcune funzionalità che i fan di Adventure apprezzavano; i livelli di Colors sono per l’80% 2D, e solo alcune sezioni 3D. Ritornare alla formula originale significava certo tradire le aspettative di chi invece era cresciuto con i titoli più recenti.
Nonostante ciò, la cosa più importante è che questo nuovo capitolo non è rotto: nessuna meccanica oscura come il riccio mannaro, una trama leggera ma adatta, grafica impeccabile e pochi se non nessun bug. È un’esperienza forse limitata rispetto a quelle precedenti, in piccola scala, ma funziona: è il gioco che tutti aspettavano da anni.
Il vero difetto del videogioco è che, come i suoi predecessori partendo da Marble Zone, ha sezioni platform che rallentano il gameplay e ti costringono a fermarti ed aspettare. In ogni caso questo è uno dei Sonic preferiti di sempre, al punto che una versione rimasterizzata sarà disponibile il 7 settembre per PC, Switch, Xbox e Playstation.
Sonic Generations (2011) & Sonic Mania (2017)
Conosci la definizione di follia?
Sonic Generations e Sonic Mania sono entrambi titoli che hanno goduto di un ottimo successo, per lo stesso motivo: sono un ritorno alla formula della trilogia originale. Sembra quasi una barzelletta per quante volte l’ho ripetuto, ma è esattamente così; Generations, creato per il ventesimo anniversario della serie, ci vede proiettati a fianco dei nostri compagni in due versioni del riccio blu: Classica (2D) e Moderna (3D).
Mania, d’altro canto, è stato sviluppato da Christian Whitehead, un membro della community di Sonic contattato direttamente da Sega per produrre un gioco che sarebbe diventato un vero e proprio successore ai capitoli del 1991.
Il videogioco è particolarmente amato dai fan per le sezioni animate e per il chiaro impegno ed amore che trasmette. Definito come il migliore degli ultimi 15 anni, Mania ha ricevuto il plauso generale, arrivando a superare la serie originale per popolarità e voti.
Entrambi i giochi, ed in particolare il secondo, sono considerati l’inizio del risorgimento di Sonic, la fuga dal periodo buio che ci tormenta da anni con Sonic ’06, Sonic Heroes e il peggiore di tutti, Sonic Boom: Rise of Lyric.
Il futuro di Sonic
All’inizio dell’articolo ti avevo chiesto di tirare una moneta. Ho affermato che le possibilità di avere un buon gioco fossero del 50%, tante quante che uscisse testa o croce; ma non è così. Dopo aver ripercorso insieme la storia di una delle serie più amate, più odiate, più frustranti e più soggetto di discussione della storia dei videogiochi, una cosa è diventata apparente: Sonic vale tanto quanto la sua community.
Silver, apparso per la prima volta nel catastrofico Sonic ’06 è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan, che hanno trovato qualcosa di bello in un prodotto altrimenti disastroso e Adventure ha dato origine a Shadow, addirittura protagonista del suo spin-off.
Unleashed è ancora oggi soggetto di discussione per la sua meccanica di boost, e Marble Zone, per quanto lenta, è la sezione preferita di alcuni gamer. Innumerevoli fan art sono state create del riccio blu e della sua compagnia, recentemente anche un film con Jim Carrey, e si vocifera che presto verrà sviluppato un nuovo capitolo della serie, questa volta open world!
Non dimentichiamoci poi dei cartoni, del fumetto, delle canzoni, e tanto ancora. Non importa quanto aspra la critica, la verità è che senza l’amore della fanbase che ha continuato a supportare e comprare i titoli della mascotte, Sonic the Hedgehog non sarebbe mai arrivato a festeggiare 30 anni.
Non c’è bisogno di “tornare alle origini”, perché qualsiasi direzione prenda i fan lo seguiranno… di corsa!
Ci sono parecchie cose che non vanno assolutamente, prima di tutto questo discorso della fan base la si può dire in qualsiasi gioco, se un brand campa è principalmente grazie alle persone. Poi il primo Sonic è alla fine un platform molto simile a Mario? Solo perché in Marble Zone ci sono più ostacoli? Il resto non mi sembra che sia tutta questa lentezza, poi davvero? Ci vorranno 15 anni per un gioco successo? Ma le critiche le fate tanto perché dovete o cosa? Gia a saltare certi spin-off (che comunque fanno parte della timeline principale) è sbagliato, perché i Rush, gli Advance sono puro platform adrenalinico, ciò che Sonic è, il senso di levarli da mezzo non ha senso. Per gli Adventure concordo sul fatto che la telecamera è frustrante e che alcuni livelli siano frustranti, ma questo è dovuto anche al fatto che sono invecchiati, specie il primo, ma questo discorso lo si può fare con qualsiasi gioco di quel epoca, ma tanto, mettiamo in mezzo Sonic perché tanto ormai a quanto vedo va di moda denigrarlo. Poi vabbè, dire che non c’è amore e cura oltre al desing fa capire come il titolo manco l’hai capito, trama scadente? Ma serio? Heroes difficile da controllare? Se te non riesci a gestire i personaggi ad alta velocità non penso che il problema sia il gioco, è come dire che Dark soul mi fa schifo perché è troppo difficile e quindi non riesco, se non riesco non vuol dire che il gioco abbia dei difetti. E tanto per dirlo, Heroes e Shadow non furono flop, hanno venduto parecchio. Per 06 in pratica hai scelto la strada basilare, fa cagare e via, per quanto sia ormai un gioco terribile su molti aspetti, avevo ottime premesse e sotto sotto a cose molto ma molto interessanti e ben strutturate. Ma non diciamolo ovvio. Unleashed poi mamma mia, per te è l’ennesimo flop? Ma quanto meno la verità su cosa pensa davvero la gente no? Perché Unleashed è un gran titolo, tralasciando il Werehog (il che ha comunque un ottimo gameplay e no, non è noioso e frustrante) il resto è perfetto, qui si che c’è velocità, trama, caratterizzazione e musiche, Unleashed è praticamente un titolo quasi perfetto, ma semplicemente perché è un Sonic tralasciamolo ovvio. Poi per il resto per Colors, Generations e Mania sono d’accordo. Articolo che butta sinceramente aria fritta inutile, questo odio con sta saga deve finire. Spero che questo articolo quantomeno è stato descritto in modo soggettivo.
Ehilà!
Grazie per il tuo commento, mi fa sempre piacere conoscere le opinioni dei fan della serie.
Premetto prima di tutto che sì, l’articolo è d’opinione, quindi qualsiasi commento espresso è personale e basato sulla mia esperienza, nonchè su quello che ho potuto estrarre da forum, recensioni e quant’altro.
Sulla lentezza apparente del primo titolo invece posso assicurarti che è un’opinione condivisa da molti giocatori, cercando “Marble Zone” su internet spesso viene considerato uno dei peggiori livelli della serie per i motivi sopra citati. In generale, è il motivo per cui i 2 capitoli successivi sono più apprezzati del primo, che viene invece reputato come il peggiore della trilogia.
Ho saltato gli spin-offs, Advance, Director’s cut e vari perchè non era il focus dell’articolo! Molti nuovi giocatori/fan della serie non conoscono così nel dettaglio le avventure di Sonic, specie quelle difficili da reperire su piattaforme fuori dal commercio, e l’idea non era fare una semplice critica dicendo “I capitoli X, Y e Z fanno schifo, questi sono belli”, basterebbe leggere una semplice recensione per quello, ma sottolineare i motivi per cui ancora oggi Sonic viene così tanto discusso e ogni annuncio fa sorgere preoccupazione in alcuni.
Con Unleashed ammetto di essere stato più critico che con altri titoli, ma famosamente è un titolo polarizzante. Tu dici di “tralasciare il werehog” ma non possiamo farlo se, appunto, stiamo costruendo una critica ragionata sul perchè alcuni titoli abbiano avuto successo e altri no. I titoli diurni, come ho scritto, sono molto divertenti e tantissimi fan e critici hanno addirittura espresso il desiderio che il gioco fosse composto solo da questi (!) a sottolineare quanto la meccanica del riccio mannaro non abbia fatto esattamente “centro”. Che poi sia piaciuta ad alcuni, e magari anche te, è indubbio, e anzi lo sviluppatore ha espresso la sua volontà di rilasciare un sequel di Unleashed se mai ce ne fosse la possibilità!
Hai scritto che “è un titolo quasi perfetto”, ma se ci basiamo esclusivamente sulle recensioni professionali e includendo anche quelle “nostalgiche” scopriamo che ha solo 60% su metacritic. Sì, questo voto può voler dire tutto e niente, ma è un buon indicatore per un’opinione quantomeno il più imparziale possibile.
Generalmente, quando scrivo “flop” nell’articolo intendo in termini di recensione/ricezione piuttosto che commercialmente, dato che la maggior parte dei titoli Sonic vende molto bene grazie, appunto, alla community.
In merito ad ’06 invece; Non era mia intenzione dire “fa cagare e via”, ho spiegato alcune delle ragioni del perchè sia uscito il titolo che è uscito, e del perchè della sua infamia.
Non ho una vendetta personale contro la serie, al contrario, fa parte della mia infanzia e la rispetto enormemente, motivo per cui periodicamente ritorno a giocare i titoli del passato con l’occhio critico di oggi.
Non c’è odio o malizia nelle mie parole, te lo posso promettere da fan a fan.
Ti ringrazio ancora per avere espresso la tua opinione, spero ci farai sapere con un altro commento cosa ne pensi del nuovo gioco quando uscirà!
Vorrei solo dire che la parte dove parlo di Unleashed non ho detto che bisogna evitare di parlare del Werehog, perché appunto è impossibile siccome metà del gioco si usa quello, però non è assolutamente così tragico, anzi, certo è lento perché ha un gameplay diverso, ma ho detto che bisogna pur vedere il lato giusto, ed è che il Werehog è ottimo,il suo lo riesce a fare