Nelle ultime ore circola in rete un contratto tra Sony e Capcom anti Game Pass. Si tratta di un documento che potrebbe essere a tutti gli effetti un fake, ciò nonostante merita qualche parola ed una precisa analisi di mercato. Negli ultimi mesi, il colosso giapponese sembra essere al lavoro su di un progetto, simile a quello visto nascere qualche anno fa lato Microsoft.
Sono state spese diverse parole, soprattutto negli ultimi tempi, riguardo all’ottima offerta e le direttive intraprese dal colosso di Redmond per il futuro. Una strada del tutto diversa guida le idee di Sony, con un focus su esclusive system seller, che nella scorsa generazione hanno fatto la gioia di molti.
Sony: come agirà nel futuro per combattere l’Xbox Game Pass?
Se si dovesse prendere come reale il contratto, Sony oltre che continuare ad investire su grandi esclusive, cercare di lanciare un servizio o accrescere quello attuale, sulla falsa riga del servizio in abbonamento di Microsoft, starebbe optando per dei contratti con terze parti, contenenti clausole anti Game Pass e altri servizi in abbonamento.
All’interno della prova circolata in rete, il Publisher è tenuto a non rilasciare il progetto su abbonamenti concorrenti, se non prima di un periodo più o meno lungo, concordato tra le due parti. Davvero quindi, servizi come Xbox Game Pass, Google Stadia Pro, Xbox live Gold e Project Xcloud saranno limitati?
Domanda da cento milioni di dollari, che in questo preciso momento non trova risposte. Nelle prossime ore infatti, potrebbero arrivare conferme o smentite.