L’ex dirigente di PlayStation U.S., Jack Tretton, ha rilasciato una dichiarazione dove ammette che avrebbe voluto più supporto per la defunta PlayStation Vita. La dichiarazione è stata rilasciata al portale Axios e l’ex dirigente ammette che fu uno dei prodotti Sony più innovativi e con il maggior potenziale inespresso. Questa è la prima volta che Jack Tretton parla della console portatile a distanza di anni e fa eco a ciò che è stato detto da legioni di gamer da parecchio tempo.
PlayStation Vita non ha avuto il supporto che meritava
Nell’intervista rilasciata da Jack Tretton a Stephen Totilo di Axios, viene specificato che “C’erano alcune tecnologie che secondo me erano ottime, ma che non hanno avuto il supporto che necessitavano”. La grafica in 3D, lo schermo di altissima qualità e il PS VR.
“Quando lavori in un grande compagnia, devi amare tutto quello che si fa, anche se non ti piace”, Tretton ci tiene a specificare che non sta rimproverando nessuno dei suoi ex dipendenti, ma si riferisce a chi non ha mai supportato il progetto nonostante PlayStation sia, senza ombra di dubbio, la divisione più prolifica e di successo di tutta l’azienda.
“Arrivi con una nuova tecnologia da introdurre all’industria e ai consumatori, ma hai davvero il budget necessario per il marketing? Hai il denaro necessario per supportare gli sviluppatori e incentivarli a concorrere in questa iniziativa? Alle volte fai nascere una nuova tecnologia e speri che vada bene.”
Sicuramente Tretton ha colto nel segno, infatti i gamer che hanno amato (e continuano ad amare) l’ultima console portatile di Sony da sempre si sono lamentati del fatto che PlayStation Vita non sia stata supportata a sufficienza. Nonostante questo la piccola console è stata in grado di darci tantissime perle nascoste, ma anche tantissimi titoli da evitare come la peste.
Nella stessa intervista, oltre che parlare di PlayStation Vita, Tretton ammette che il momento più bello per Sony fu quando ci fu il fiasco clamoroso nella presentazione di Xbox One, mentre il peggiore fu il blackout di 23 giorni del PlayStation Network.