Si chiama “dynamic music creation in gaming” e il brevetto è attualmente consultabile su Patentscope.
Nel corso degli anni Sony ha avuto sempre un occhio di riguardo nel percorrere soluzioni rischiose, ma fortemente futuristiche.
In passato si è speculato per molti mesi su Project Morpheus (oggi PSVR) e non molto tempo fa il mondo del gaming è rimasto inaspettatamente spiazzato dall’annuncio di un altro brevetto Sony su di un simpatico pet robotizzato da compagnia che reagisce in base all’andamento di gameplay del giocatore.
Insomma Sony non è sicuramente nuova nel depositare questo tipo di brevetti e sembra che nel prossimo futuro, l’attenzione della casa nipponica sarà fortemente rivolta verso l’ambito del sound design, con l’obbiettivo di fornire ai vari giocatori nel mondo un nuovo livello di coinvolgimento.
Del resto anche nell’ultima (e unica, per ora) conferenza Sony dedicata a PS5, Mark Cerny spese buona parte del tempo a disposizione per descrivere ai giornalisti ed agli appassionati in collegamento in maniera molto approfondita le funzionalità del Tempest Engine, nuovo motore audio installato sotto il cofano della ormai imminente nuova console di casa Sony.
Se il suddetto Tempest Engine, a detta di Sony, dovrebbe offrirci una migliore resa audio spaziale (senza essere possessori di qualsivoglia impianto stereo od home theater), il nuovo brevetto depositato invece ci suggerisce addirittura l’introduzione di un “direttore d’orchestra” che deciderà, in base al gameplay, come impostare la colonna sonora che accompagnerà le varie sessioni di gioco.
Il brevetto depositato da Sony
Infatti il DMCiG, stando al brevetto, è una complessa AI basata sul machine learning in grado di generare nuova musica basandosi su ambientazione, personaggi in scena, tipologia di scena e stato d’animo dei giocatori (presumibilmente con lo stesso meccanismo del pet da compagnia sopracitato).
Questo “dynamic music creation in gaming” sarà testato in futuro per migliorare l’efficacia ed il livello di coinvolgimento, prima di decidere sulla reale applicabilità.
Infatti, essendo per ora solo un brevetto, si tratta di un’idea futuribile e non ancora reale.
Osservando l’ambiziosità del progetto, non penso che avremo qualche nuovo riscontro prima di qualche anno, nell’attesa di capire se una colonna sonora “procedurale ed auto-prodotta” diverrà realtà o rimarrà soltanto una fantasia di Sony. Ai posteri l’ardua sentenza.