Il processo di revisione dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft sta vivendo momenti decisivi e Xbox ormai è sempre più vicina a realizzare il sogno di molti giocatori. Sony ormai ha perso la quasi totalità dei suoi alleati e le sue assurde richieste sono state negate dalla FTC, la quale ha per giunta ha richiesto dei documenti fondamentali che la compagnia ha maliziosamente negato di mostrare in precedenti occasioni.
Sony: la pacchia è finita
Recentemente la FTC ha pubblicato un documento in cui D. Michael Chappell, Chief Administrative Law Judge, ha obbligato Sony ha rivelare degli importantissimi documenti legati alla politica che la compagnia attua per le esclusive. Questo ordine da parte della FTC è il frutto del lavoro dei legali di Microsoft, i quali hanno precedentemente avvisato alle autorità che Sony stava volutamente ommettendo dei documenti fondamentali per il caso.
Ti ricordiamo che all’inizio del 2023 Microsoft ha formalmente citato Sony davanti alla FTC chiedendo alla società giapponese di presentare informazioni sui suoi accordi esclusivi con terze parti, nonché dettagli sui suoi piani e attività inerenti ai videogiochi esclusivi, cosa che è stata respinta da Sony con la scusa che era denigrante. Ovviamente il giudice Chappell della FTC ha respinto questa banale e stupida scusa obbligando la società a presentare alle autorità le informazioni sulle sue esclusive, sia proprie che con terze parti e le e-mail interne di Jim Ryan relative alle informazioni finanziarie a partire dal 1° gennaio 2019 ad oggi.
Microsoft è sempre più vicina alla sua meta e con i suoi nuovi alleati (tra cui spiccano Nintendo ed Nvidia) ha completamente ribaltato la situazione dato che precedentemente la FTC era notoriamente contraria all’acquisizione di Activision Blizzard, tuttavia le richieste dei sindacati ed il fatto che la FTC abbia riconosciuto il suo errore di valutazione hanno cambiato il corso del caso più importante della storia videoludica.
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