Previsto originariamente per il mese di maggio, Souldiers ha subito un leggero rinvio che lo ha visto posticipare il suo arrivo su tutte le console e su PC al prossimo 2 giugno. Il titolo sviluppato da Retro Forge è un nuovo esponente del genere metroidvania, giochi che mescolano le meccaniche presenti nei due maggiori esponenti del genere e che contribuiscono a formare il nome di questo genere, ovvero Castlevania e Metrodid. Caratterizzati da un gameplay con elementi platform e tanta azione in due dimensioni, questo genere negli ultimi tempi sta vivendo un vero e proprio ritorno di fiamma, caratterizzato da numerosi arrivi di suoi esponenti sul mercato, Riuscirà Souldiers a farsi notare?
Con un incipit leggero ma che tirate le dovute somme riesce a mantenere alta la curiosità del giocatore, Souldiers narra la storia di alcuni soldati che, mentre erano impegnati in battaglia durante un conflitto per il dominio sul continente, per qualche strana ragione tutta da scoprire si ritrovano nelle misteriose lande di Terragaya, una luogo ai confini dell’oltretomba ma con la particolarità di non essere ancora morti, o meglio non esserlo del tutto. Qui si metteranno sulle tracce dei Guardiani per capirne di più sui loro poteri, e cercare un modo per tornare a casa.
Souldiers usa questo espediente per farci scegliere uno dei tre personaggi giocabili, i quali non saranno dei veri e propri “eroi” con caratterizzazione unica, bensì dei normalissimi soldati, con l’unica ma totale differenza della loro classe di appartenenza.
Souldiers: scout, archer o caster?
- Scout: un combattente corpo a corpo, armato di spada e scudo, che predilige l’assalto frontale, e in grado di sostenere diversi danni. I suoi attacchi con la spada sono veloci e riesce a concatenare diversi colpi in un breve lasso di tempo sui nemici. Inoltre progredendo nel suo ramo di abilità, potrà contare su diverse abilità attive come il parry, il quale se eseguito col giusto tempismo, ci permetterà di contrattaccare il nostro avversario infliggendo danni critici;
- Archer: un abile guerriero armato di arco e frecce che può colpire in tutte le direzioni. Il numero di frecce a sua disposizione sarà limitato e dovremo aspettare un breve periodo per averle nuovamente disponibili. Nel frattempo però potremo utilizzare il nostro arco come un boomerang e ogni colpo messo a segno andrà a diminuire il tempo di attesa per ricaricare le frecce. Il suo ramo delle abilità contiene oltre un gran numero di abilità passive, anche l’interessantissima schivata che, se eseguita col giusto tempismo, scaglierà in automatico una selva di frecce sul nostro avversario.
- Caster: come il nome lascia intuire, questo personaggio è la quota dedicata alla magia in Souldiers. A differenza del solito stereotipo di mago, il Caster potrà usare i suoi incantesimi non solo per danneggiare i nemici, ma anche per manovre evasive, come rallentare i proiettili, passare attraverso di essi, e colpi nemici che seguono direttamente i nemici, il che lo rende un personaggio mobile quanto l’Archer. Il suo ramo delle abilità comprende abilità attive e passive che lo rendono il “glass cannon” del gioco, ovvero fragile ma potentissimo.
I personaggi avranno in comune alcune abilità, come l’uso degli oggetti curativi e offensivi, la schivata base, la quale presenterà un tempo (breve) di ricarica, ma ognuno di essi, una volta salito di livello, avrà accesso a una buona selezione di abilità uniche attive e passive fra le quali potremo scegliere, andando così a improntare il nostro approccio al combattimento allo stile che più ci aggrada.
Souldiers presenta inoltre un buon livello di sfida; al contrario di molti titoli di questo genere, non basterà andare contro i nemici menando fendenti o spammando attacchi a destra e manca, ma bisognerà fare un ottimo utilizzo della parata, della schivata e anche imparare i pattern nemici. Tutto questo diventa molto più necessario nelle ben realizzate boss fight.
Tecnicamente
I livelli sono ben realizzati e la loro conformazione davvero molto varia, fattore che va ad aggiungere un notevole fattore esplorativo durante la nostra partita, anche perché in Souldiers ci saranno veramente tanti segreti e oggetti utili da scoprire; ad aiutarci in questo ci penserà un’utile mappa la quale però non sarà disponibile sin da subito, ma andrà cercata nei diversi livelli.
La storia vede inoltra la presenza di personaggi secondari che serviranno alla narrazione del titolo, oltre che essere ben caratterizzati (alcuni dei quali anche meglio dei nostri personaggi principali che dopotutto sono degli anonimi soldati).
Esteticamente Souldiers è favoloso! Una straordinaria pixel art in stile 16 bit, accompagnata da ambientazioni molto varie, un design dei livelli ben strutturato e quasi mai ripetitivo, e ultimo ma non per niente meno importante, delle animazioni dei protagonisti e nemici davvero curate. Sarà un piacere non solo a livello di gameplay, ma anche una gioia per gli occhi. A questo si aggiunge anche un’ottima colonna sonora, con motivetti che ispirano un po’ di nostalgia dei giochi del passato.
Altra nota molto positiva è la reattività dei comandi, davvero tempestiva e soprattutto necessaria in questa tipologia di giochi.
Abbiamo provato Souldiers sia in modalità dock che portatile sulla console ibrida Nintendo Switch, con ottimi risultati se non per qualche sporadico e lieve calo di frame rate in modalità portatile.