Sviluppato da Question Games e pubblicato da THQ Nordic, South Park: Snow Day! è il nuovo videogioco ufficiale dedicato alla serie animata South Park. Si tratta di un action adventure con elementi da roguelike e da gioco di ruolo principalmente votato alla cooperazione. Noi abbiamo vissuto la bufera di neve su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto ad accompagnare Cartman e amici?
South Park: Snow Day! e i videogiochi: ci risiamo
Prima di affrontare la narrativa di South Park: Snow Day! è bene fare un breve viaggio sul legame tra la serie animata ideata da Trey Parker e Matt Stone e i videogames. Il rapporto risale al 1999 con il primo videogioco denominato South Park. Saremo onesti: la serie non ha mai brillato nel mondo dei videogames.
Bisogna, infatti, attendere il 2014 per ottenere un gioco degno di nota e sì, stiamo parlando di South Park: Il bastone della verità targato Ubisoft. Si tratta di un gioco che abbandona il 3D a favore di un pregevole 2D, sposandosi con meccaniche da gioco di ruolo e offrendo una narrazione lunga, originale, coraggiosa e che va persino incontro a più di una censura pur di restare fedelmente ancorato all’opera originale.
Discorso analogo per il sequel diretto, sempre firmato Ubisoft e che porta il titolo di South Park: Scontri Di-retti. Qui il titolo muta leggermente la formula ludica passando praticamente a quella di uno strategico a turni ma gli sviluppatori ci scommettono ancora di più al punto tale che subentrano persino i doppiatori italiani del cartoon per supportare l’opera. Questo dettaglio non dimenticarlo.
Arriviamo ora nel 2024 con il nuovo South Park: Snow Day! che porta la firma di THQ Nordic. Il titolo presenta come principale punto di forza all’interno degli store la sua natura 3D. La stessa natura che ha da sempre flagellato le prime opere videoludiche della serie. Ormai è palese, e questo titolo ne è la conferma, che South Park non è idoneo al 3D. Ironicamente, i personaggi ne perdono di spessore così come le location che diventano terribilmente anonime e vuote.
D’altronde, parliamo di una serie animata che ha da sempre e dichiaratamente abusato della sua natura 2D e che quindi fatichiamo a trovare un motivo logico per promuovere così apertamente un 3D che, come in passato, non fa altro che snaturare l’opera originale e creare non pochi problemi (che affronteremo nel dettaglio). Ma bando alle ciance e scopriamo insieme la narrazione di questo nuovo titolo!
Nevica… hanno chiuso la scuola? L’hanno chiusa?!
L’introduzione di South Park: Snow Day! riuscirà inevitabilmente a strapparti un sorriso. Non solo perché è in 2D e sembra essere strappata dal cartone animato, ma anche perché ha come protagonista il buon Cartman che si ripresenta sui nostri schermi in tutta la sua perversa e sboccata coerenza. Insomma, le penne degli autori originali sono qui e lo si nota subito.
Il titolo esordisce con una forte, furiosa, devastante tormenta di neve che va praticamente a sommergere l’intera città. Dinanzi a una devastazione simile con un blocco totale di qualsiasi attività, il buon Cartman è impegnato a tormentare la madre per sapere se, dinanzi a tale disastro atmosferico, la scuola sarà chiusa. Purtroppo per lui, il TG non ha ancora dato la notizia e lui inizierà ad andare in ansia, confidando nelle divinità affinché la scuola venga finalmente chiusa.
E il suo desiderio viene presto esaudito: la scuola, ovviamente, chiude. La città è in preda al delirio, sembra ci sia l’apocalisse, qualcuno la inneggia anche, e la neve non accenna a smettere. Eppure Cartman è gioioso. La scuola è chiusa e c’è la neve, cosa desiderare di più? Ma ovvio: una bella guerra fantasy! Eccolo quindi indossare gli ormai famosi, anche videoludicamente parlando, panni dello stregone per venire poi a reclutare e richiamare il “new kid”. Noi.
Hai letto bene, torna il “new kid” dei primi due titoli Ubisoft e sì, ancora una volta, avremo a disposizione un risicato editor per personalizzare il nuovo ragazzino che, con poca sorpresa, ci ritroveremo sotto gli ordini del potente e perennemente codardo stregone Cartman.
Se te lo stai chiedendo, il titolo si colloca nella stessa linea temporale (se così vogliamo chiamarla) dei precedenti titoli Ubisoft. Titoli che lo stesso Cartman cita praticamente direttamente, contestandoli anche in chiave ironica (ne contesta proprio le regole). E una conferma ulteriore è il fatto che ogni personaggio principale recupera il proprio ruolo fantasy: da Kyle re druido degli elfi a Kenny, splendida principessa (altro che Peach di Super Mario).
Ma quello che inizia come un semplice gioco di ruolo dal vivo dove i ragazzini imperversano per le strade per darsele di santa ragione a suon di lame improvvisate, frecce, magie, immancabili scorregge, vomito e tanto altro, si tramuta presto in qualcosa di più grande e misterioso con tanto di vaghi colpi di scena. D’altronde c’è una domanda che presto arriverà ad assillarci: Chi ha causato una tormenta di neve così forte?
South Park: Snow Day! si suddivide in cinque capitoli lineari e che scivolano via in poche ore. Contenutisticamente siamo quindi molto al di sotto delle aspettative tanto da sembrare (o forse lo è?) uno spin-off low budget e con poca ispirazione. Lo stesso spirito dissacrante e di denuncia sociale che da sempre caratterizza South Park, qui è abbastanza mitigato, piegato a un gameplay che dovrebbe essere l’anima pulsante del titolo.
Sì, South Park: Snow Day! rimane un titolo sboccato con tanto di Mr. Hankey, un pezzo di cacca parlante ed ex spirito natalizio (con tanto di cappellino e vocina allegra) ma procede col freno a mano tirato. Se i titoli di Ubisoft sfidarono la censura in alcune scene, qui non troverai niente del genere. Anzi, tutto ciò che potrebbe essere un po’ più spinto (come le riviste porno) vengono giusto citate, evitando qualsivoglia tipo di rappresentazione a schermo.
Parliamo di PEGI 16 ed è palese che l’obiettivo è guardare a un pubblico leggermente più vasto, sacrificando gli eccessi a favore di un titolo narrativamente e visivamente più soft e contenuto. E sì, i fan della serie animata potrebbero restarne amareggiati. In compenso, l’umorismo dei personaggi è rimasto grossomodo intatto. Sono pur sempre loro e Cartman, ad esempio, non si farà scrupoli nel contenere il proprio linguaggio.
C’è anche spazio per qualche lieve critica alla società con tanto di citazione a Taylor Swift e agli NFT, giusto per citare un paio, ma rimangono fugaci balzi nel quotidiano. Un peccato considerando che le occasioni per affondare brutalmente nella società odierna non mancano. D’altronde parliamo di una città bloccata nella neve con tanto di adulti che si ammassano davanti ai negozi per cercare disperatamente di ottenere della carta igienica. Ti ricorda qualcosa?
Novellino preparati, abbiamo una missione da compiere!
South Park: Snow Day! è un action adventure in 3D votato fortemente alla cooperazione e con elementi da roguelike e da gioco di ruolo. Si tratta di un titolo che prova a inserirsi in un catalogo già decisamente corposo di titoli e che cerca disperatamente di ritagliarsi un suo spazio personalizzando ogni aspetto ludico in chiave South Parkiana.
Prima di entrare nel dettaglio chiariamo due cose: il titolo non è esclusivamente online e l’intera avventura può essere giocata offline e da solo. In questo caso, al posto di tre personaggi “umani” avrai tre discutibili “bot” che agiranno di testa loro e che rischiano potenzialmente di essere tanto inutili quanto fortemente anonimi. Il titolo, d’altronde, è studiato per essere goduto insieme ad altri tre giocatori… ma esclusivamente online.
Esatto, niente co-op locale e questo, a nostro parere, è un punto debole decisamente scottante, considerando che il titolo si sposa benissimo al gioco in locale offline. In ogni caso, da titolo fortemente online, non mancano opzioni per curare l’estetica del proprio “new kid” da abbigliamento, a cappelli a tratti del viso. Niente di eclatante ma che potrai comunque ulteriormente ampliare spendendo i punti PP (ottenibili soddisfacendo determinate sfide opzionali) nell’apposito negozio.
Il negozio d’abbigliamento è un ottimo aggancio per parlare dell’hub, un anonimo spaccato della città di South Park totalmente invaso dalla neve. Qui è dove puoi incontrare i vari personaggi principali e preparati in vista del prossimo capitolo accedendo al tavolo della guerra di Cartman. Ma prima ancora, puoi procedere col personalizzare il tuo arsenale.
Il nostro avatar, infatti, è dotato di due armi: una ravvicinata e una a distanza entrambe personalizzabili liberamente seppur temporaneamente molto limitate. Come ravvicinate, ad esempio, abbiamo le due lame ma presto potrai sbloccare spada e scudo e un’altra di cui non ti anticipiamo nulla. Quelle a distanza, invece, spaziano dall’arco ad armi “magiche” tra cui uno stravagante lanciafiamme.
Ma non finisce qui, oltre alle armi puoi equipaggiarti con due “carte bonus” attivabili coi dorsali non appena si caricano automaticamente. Come le armi, anche queste sono personalizzabili e le altre le sbloccherai nel corso dell’avventura. Inizialmente ne avrai due: un furioso balzo in aria eseguito grazie a una potentissima scorreggia (che causa anche “disgusto” ai nemici) e un totem ad area per curare se stessi e i propri alleati.
Le due armi e le due carte bonus sono il nostro equipaggiamento ma non sono l’unica cosa da tenere d’occhio prima di scendere in battaglia. Mr. Hankey, infatti, dall’alto del suo trono (un gabinetto pubblico) ci offrirà il potere della “materia oscura” (non fare domande). Tale materiale magico è in grado di sbloccare dei nodi nel nostro cervello potenziandoci ulteriormente e in modo permanente e passivo.
In parole povere: si tratta dell’albero delle abilità e tra queste troviamo bonus all’energia vitale, alla stamina, al potere fisico e quant’altro. Per poter sbloccare però i nodi, dovrai raccogliere la “materia oscura”, unico elemento permanente delle nostre run di gioco. E a tal proposito, sei pronto a scendere nel campo di battaglia?
Credo nel cuore delle carte
L’elemento più stravagante e identitario di South Park: Snow Day!, a sorpresa, sono le carte da gioco. Queste carte, la cui grafica disegnata a mano è tanto accattivante quanto coerente e logico dato che sono disegnate da dei bambini intenti in un gioco di ruolo da loro stessi ideato, sono in grado di rivoluzionare ogni singola partita.
A inizio di ogni partita, infatti, assisterai a una breve cut-scene dove i leader delle due corporazioni si uniscono a un tavolo (alla presenza del neutrale Butters che funge da giudice degli scontri) per mostrare le carte che li potenzieranno per tutta la sfida. Dovremo infatti fare una serie di scelte, tutto rigorosamente casuali. Le prima riguarda un potenziamento permanente che andrà a coinvolgerci personalmente.
Si spazia dal potenziamento delle combo, all’aumento dell’area di cura del totem, a un mutamento dell’arma a distanza (che da lanciafiamme può diventare un lancia fulmine a concatenazione) e così via. La varietà è notevole ma è legata al nostro cambiare equipaggiamento.
A queste segue poi la scelta della carta “bullshit”. Tale carta è un potere extra che può essere utilizzato in modo limitato in quanto può offrire vantaggi notevoli. In questo caso si va dall’evocare dei minion extra allo sparare potentissimi raggi laser dagli occhi in stile Superman. Insomma, un potere da non sottovalutare.
Ecco, ma tali poteri riguardano anche i nemici che, a differenza nostra, sceglieranno quasi sempre più carte di noi, giustificandosi con scuse di vario genere. Questo significa che i poteri “bullshit” sono anche in mano al nemico e, come le nostre scelte, varieranno a ogni singola partita e noi potremo vederne la descrizione nel momento in cui saranno mostrate sul tavolo di guerra prima dell’inizio della partita.
Quando un nemico decide di utilizzare il potere delle proprie carte, il gioco si fermerà per pochi secondi e all’urlo di “BULLSHIT” ci verrà mostrata la carta usata e l’effetto che sta per piombarci addosso. Ammettiamo che il sistema delle carte di South Park: Snow Day! è molto piacevole e perfettamente coerente con il folle e sconclusionato gioco ideato da Cartman e amici. Un gioco dove, inutile negarlo, regna il caos.
Ma è un caos non solo di regole ma anche di azione su schermo, purtroppo. Ma prima di entrare nel dettaglio, torniamo ancora sulle carte. Queste potrai recuperarle nel corso del capitolo (suddiviso in mini capitoli ognuno caratterizzato da un’area chiusa) all’interno di tesori o reclamandole da Jimmy il bardo (in realtà potresti incontrare anche la Gothic girl ma questa ci fornirà tutt’altro tipologia di carte inerenti la materia oscura).
Il buon e balbuziente bardo ci darà l’occasione di scegliere una tra tre carte casuali anche se, investendo della carta igienica (valuta di gioco che si cancella a ogni run e spendibile unicamente durante la missione), potrai ripescare tre carte. In realtà, investendo ulteriore carta igienica potrai potenziare le carte di Jimmy che salgono di livello da comune a raro e così via. Inutile dire che più una carta è potente, più i suoi effetti sono positivi.
Le carte potenziamento si sommano tra loro, non si sostituiscono e potrai liberamente consultarle dal menù che altro non è che la riproduzione videoludica di un raccoglitore di carte collezionabili. Meraviglioso richiamo nostalgico molto funzionale e intuitivo.
Orde di nemici da massacrare
Se il sistema di carte di South Park: Snow Day! funziona, intriga ed è anche gradevole da scoprire e sperimentare, l’aspetto più strettamente ludico, ossia menar le mani, stanca praticamente subito. Il sistema di hitbox è molto caotico e le orde di nemici, nonostante piccole variazioni, diventano presto monotone. Nota a parte le boss fight, ben fatte, dal livello di sfida notevole e abbastanza varie anche se tendenti al caos estremo.
In effetti, ogni capitolo è un susseguirsi di mini sfide intervallate dal classico “elimina tutti i nemici”. E di nemici da massacrare ne troverai tantissimi. Saranno sempre in numero maggiore e i loro attacchi saranno grossomodo sempre gli stessi: da quelli che si scagliano addosso con fendenti a quelli che agiscono sulla distanza fino ai colossi che ci placcano richiedendoci di premere ripetutamente un tasto per liberarci.
A variare un pochino la situazione ci sono gli status southparkiani come il vomito causato dal riempimento del cerchio di “disgusto”. Questi si riempie se rimani su una pozza vomitevole e il vomito del nostro personaggio ci porta a fermare qualsivoglia azione per qualche secondo (perché dobbiamo vomitare, appunto). South Park: Snow Day! ha sparpagliato nelle proprie meccaniche tanti elementi simili che richiamano al prodotto originale ma che, ludicamente, non si distanziano mai da quanto già visto altrove. Qualche piccola idea ludica extra c’è, tipo sfruttare cumuli di neve come copertura stando però attenti a non rimanere congelati ma è davvero poca roba.
Questa innegabile ripetitività dell’azione smorzata unicamente da alcune sfide differenti come “trova un oggetto e portalo nel punto X” oppure scappa da un pericolo, mina pericolosamente l’esperienza che di suo è già abbastanza breve e poco memorabile. Inutile dire che, da soli, il peso della monotonia si triplica anche perché i bot non aiutano moltissimo e a tal proposito, se perdi, dovrai ricominciare tutto (ma conserverai la materia oscura conquistata).
Da segnalare che nell’hub c’è già la Gothic Girl che è adibita all’accesso ai DLC del titolo. Questo implica, ovviamente, che il gioco targato THQ Nordic prevede di essere supportato a lungo termine con l’aggiunta scontata di elementi estetici, armi e carte. Noi confidiamo anche nell’aggiunta di nuovi capitoli o aree di gioco, con trame e sottotrame inedita. South Park è letteralmente pieno zeppo di personaggi che qui non appaiono neanche o si limitano a smorzati e timidi camei. La sopravvivenza nel tempo di South Park: Snow Day! è tutta legata al suo supporto nel tempo anche perché, come inizio, non c’è moltissimo.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, South Park: Snow Day! presenta un 3D abbastanza gradevole ma terribilmente monotono. Cambiano i capitoli ma gli scenari innevati sono prevalentemente simili. Bianco e neve ovunque. Ogni tanto sbuca un edificio diverso e queste sono le sezioni più gradevoli e che ci ricordano che siamo in un titolo ambientato a South Park (come l’incursione all’interno di un teatro con tanto di trailer in loop).
Purtroppo, la grafica 3D sui personaggi e sugli ambienti, soprattutto dopo i titoli targati Ubisoft, non ci ha convinto. Anzi, reputiamo che depotenzi molto il potere e le possibilità dell’opera originale. Inoltre, sono presenti rallentamenti, alcuni caricamenti, pop-up e dettagli che riemergono in ritardo. L’impressione è di un titolo che ha bisogno di alcune rifiniture tecniche anche se, anche allo stato attuale, è perfettamente giocabile.
Il sonoro non è male soprattutto grazie al doppiaggio in inglese anche se abbiamo notato alcuni errori di sincrono con l’audio che si agganciava con lieve ritardo. Qualche dubbio anche sul volume, in alcuni casi inspiegabilmente basso. Ma sono piccolezze. Quello che invece non digeriamo affatto è l’assenza totale della lingua italiana, soprattutto dopo il buon lavoro di Scontro di-retti.
L’assenza dell’italiano, oltre a essere inspiegabile dato il successo della serie animata anche in Italia, rischia di complicare un po’ le cose per chi non è pratico in inglese. I motivi sono duplici: la comprensione di alcune battute e slang e la velocità con cui vengono dette e quindi trascritte. Infine, il titolo si difende discretamente bene in entrambe le versioni dell’ibrida Nintendo senza spiccare in nessuna delle due.