Nel mondo videoludico esistono sviluppatori che spaziano tra un genere e l’altro, con la volontà di mettere in pratica le loro fantasie a disposizione dei videogiocatori. Tra questi c’è senza dubbio Ed Annunziata, che ha dato i natali a Ecco The Dolphin, iconico titolo a scorrimento con protagonista il simpatico delfino e che per anni ha imperversato sulle console Sega.
In collaborazione con Playchemy il talentuoso sviluppatore ritorna in auge con questo Space War Arena, progetto indie in esclusiva per Switch e dalle meccaniche piuttosto interessanti e peculiari.
Strategia nello spazio
Space War Arena si pone come un particolare ibrido tra shooter ed elementi strategici, in un connubio che si è dimostrato, Switch alla mano, piuttosto efficace. Saremo chiamati a controllare e difendere la nostra astronave dagli attacchi nemici che cercheranno di abbatterci. Ogni battaglia avviene in una sorta di “arena” circoscritta dove si scontreranno le due fazioni. Dopo un ottimo tutorial, che nel caso di Space War Arena si dimostra essenziale al fine di assimilare le varie meccaniche di gioco, verremo catapultati nella modalità storia, che a dir la verità pare un mero pretesto per affrontare le varie missioni, visto che l’impianto narrativo è risibile e raccontato con qualche riga di testo. In un titolo come questo bisogna dire che la trama conta relativamente.
Il gameplay alla base del titolo Playchemy inizialmente si presenta poco accessibile, ma è sufficiente qualche missione del tutorial per assimilare le meccaniche di base. L’obiettivo del giocatore è abbattere, nella maggior parte dei casi, l’astronave nemica e difendere la propria schierando fino a 30 tipologie di unità sia di attacco che di difesa (alcune di queste sbloccabili solo progredendo nella campagna), anche se sarà possibile schierarne solo quattro per battaglia e selezionabili a piacimento prima di cominciare la missione in questione. Di queste quattro armi se ne possono lanciare al massimo due contemporaneamente e prima di schierare le altre bisognerà attendere qualche secondo fino a che l’indicatore di ciascuna arma torni di nuovo disponibile.
Una volta selezionata l’arma o la flotta desiderata, non avremo il controllo diretto delle stesse ma agiranno in autonomia in base alle proprie caratteristiche. Il giocatore dunque avrà il compito di selezionare quale arma lanciare, pianificando al meglio la strategia da utilizzare in base al nemico, anche se a onor di cronaca spesso e volentieri è questione di pochi secondi, dato che di tempo per pensare ce n’è davvero poco.
Posta così mi rendo conto che sembra un sistema di gioco complesso, ma che in realtà è più facile a dirsi che a farsi. La difficoltà globale è settata verso l’alto e sarà sovente necessario ripetere alcune battaglie prima di avere la meglio. Per fortuna il gioco non è mai volutamente cattivo e dopo qualche accorgimento si riesce ad avere la meglio. Le armi a disposizione spaziano da caccia, mine che esplodono al contatto, corazzate, missili e flotte più o meno potenti. Sarà fondamentale scegliere il giusto mix di unità in base anche all’attegiamento della flotta nemica, dato che anch’essa basa il suo sistema di combattimento su questo schema. Il tutto funziona piuttosto bene, anche se la poca immediatezza può far storcere il naso ai puristi degli sparatutto. La creatura di Ed Annunziata infatti è molto più vicina a uno strategico, proprio per via del fatto che non è possibile intervenire direttamente quando le unità vengono lanciate contro la flotta nemica. I giocatori che però prediligono un gameplay più “ragionato” apprezzeranno maggiormente Space War Arena.
Non siamo soli nello Spazio
Oltre alla campagna, in Space War Arena sarà possibile cimentarsi nella modalità Evolve, dove saremo chiamati a superare delle sfide e missioni più impegnative ma che sbloccheranno più bonus. Inoltre, il titolo Playchemy è affrontabile in multiplayer, sia locale che online. Ovviamente nel primo caso si potrà sfidare un amico sia sul televisore che in modalità portatile utilizzando un joycon a testa. Bisogna ammettere che Space War Arena giocato con amico è molto divertente, proprio per via della sua impostazione piuttosto arcade, potendo affrontare battaglie spaziali all’ultimo colpo. Tra l’altro Space War Arena è godibile sia in modalità casalinga che in modalità portatile e anzi è uno dei pochi titoli per Switch che è giocabile interamente col touch, anche se non sempre questo sistema si dimostra molto preciso.
Da un punto di vista tecnico, Space War Arena si presenta piuttosto essenziale, dotato comunque di un’elegante grafica bidimensionale piuttosto curata e dettagliata, arricchita da alcuni effetti speciali che impreziosiscono il tutto, sia sullo schermo del televisore che in modalità portatile. Praticamente inesistente il sonoro invece, dato che non esistono musiche all’interno delle battaglie, se non in qualche menu. Può essere che questa scelta sia stata effettuata per coinvolgere maggiormente il giocatore nel mezzo della battaglia, dove ascolteremo solo esplosioni ed effetti sonori.
Space War Arena si è dimostrato un interessantissimo strategico con qualche elemento shooter, complessivamente divertente e con un buon numero di modalità e possibilità di gioco. Assolutamente consigliato a tutti gli appassionati del genere.