Il primo novembre dello scorso anno arrivava sulle nostre Playstation 4 Spirit of the North; il titolo ci intrigò parecchio e la nostra recensione evidenzia quanto sia riuscito a far breccia nei nostri cuori. Poco più di un anno dopo i ragazzi di Infuse Studio sono tornati con una versione dedicata a PlayStation 5 con Spirit of the North Enhanced Edition.
Eccoci qui quindi con la recensione di questa nuova edizione, scopriamo assieme come questo titolo si comporta sulla nuovissima ammiraglia di casa Sony.
Spirit of the North Enhanced Edition riesce a emozionarci per la seconda volta
I walking simulator, solitamente, sono esperienze che si fanno una sola volta; non essendo il gameplay il fulcro dell’esperienza bensì la narrazione supportata da ambientazione e colonna sonora, difficilmente si tornerà a rigiocarli dopo averli ultimati, eccezion fatta per chi desidera conquistare tutti i trofei e ottenere il tanto agognato trofeo di platino.
Spirit of the North, pur rientrando appieno nella categoria precedentemente menzionata, è riuscito a regalarmi dei momenti emozionanti nonostante avessi già vissuto questa esperienza.
Può sembrare poco ma è senza dubbio un importante segno di potenza narrativa del titolo che, complice anche una durata esigua del titolo che difficilmente supera le circa 5 ore di gioco, riesce a concentrare un’esperienza immersiva e potente in grado di emozionare il videogiocatore.
In Spirit of the North Enhanced Edition vestirai i panni di una volpe solitaria che durante il suo cammino nelle innevate lande del nord si imbatte nello spirito di un suo predecessore, una volpe evanescente e misteriosa che ti guiderà attraverso i resti di una civiltà ormai perduta.
Addentrarsi nel racconto di una trama così concentrata ed emozionante sarebbe un delitto, sappi comunque che i ragazzi di Infuse Studio hanno saputo fondere sapientemente gli elementi caratteristici di un videogioco, dalla colonna sonora, che è davvero meravigliosa, all’ambientazione, per raccontare una storia senza far alcun uso di testo e dialoghi.
Tutto è lasciato ai paesaggi che incontreremo, alle azioni del giocatore e a delle meravigliose pitture presenti sulle rocce e sulle pareti delle grotte, regalandoci così un’esperienza suggestiva che non ha bisogno di parole per essere raccontata.
Spirit of the North – cosa c’è di Enhanced in questa edizione?
Come intuito ed esplicitato nella prima parte di questa recensione, Spirit of the North ci era piaciuto parecchio, al netto tuttavia di qualche sbavatura a livello di gameplay che, pur non rovinando l’esperienza, si sentivano.
Questa Enhanced Edition poteva essere l’occasione perfetta per limare tutte quelle sbavature che affliggevano la versione PlayStation 4 di questo titolo ma, come avrai intuito dal mio utilizzare il verbo “potere” e non “essere”, tutte le carenze sono state mantenute intatte anche in questa edizione dedicata a PlayStation 5.
Il gameplay e la gestione della telecamera restano invariate e la nostra bellissima volpe ne subisce il colpo: le fasi platform sulle rocce continuano a funzionare poco e la fisica della neve sotto i nostri piedi non convince; ovviamente non si tratta di nulla che prevarichi il pieno godimento dell’esperienza ma si poteva senza dubbio fare uno sforzo in più.
Assolutamente nulla da dire dal lato puramente tecnico, questa edizione dedicata a PlayStation 5 garantisce una risoluzione nativa in 4K e framerate granitico a 60 fps, un netto miglioramento persino rispetto alla già ottima versione dedicata alla ex console più potente di casa Sony: PlayStation 4 Pro.
La grafica invece non sembra essere migliorata particolarmente, l’illuminazione rifinita e il rinnovamento delle texture dichiarati dagli sviluppatori potevano senza dubbio essere fatti con più cura, seppur il titolo resta in grado di regalare degli scorci a dir poco emozionanti.
Una delle feature più interessanti di PlayStation 5, e senza dubbio più declamate in fase di real, è la velocità dell’SSD di PlayStation 5, funzionalità che, tuttavia, poteva senza dubbio essere sfruttata meglio in questa nuova edizione di Spirit of the North. I caricamenti che inframezzano le cutscene e il gioco e quelli tra i vari capitoli, seppur brevi, sono ancora la dove erano su PlayStation 4, con tanto di schermata a sfondo nero e simbolo del gioco al centro.
Ripeto che questi caricamenti sono irrisori in termini di attesa ma è evidente che, date le potenzialità della nuova ammiraglia Sony, potevano essere rimossi del tutto.
Feedback Aptico e grilletti adattivi, questi sconosciuti
L’innovazione apportata dal nuovissimo Dualsense mi ha stupito non poco, le sensazioni che è in grado di restituire sono qualcosa di eccezionale e vederle implementate in titoli cross gen quali e nei vari free to play disponibili per PlayStation 5 mi ha davvero colpito.
Proprio per questo trovo inaccettabile il fatto che i questa edizione dedicata in maniera specifica a PlayStation 5 si sia deciso di non implementare nessuna funzione legata al Dualsense.
Questa decisione è inspiegabile e, per quanto possa ancora essere implementata con una futura patch post release, lascia un po’ di amaro in bocca perché sono certo che il feedback aptico avrebbe potuto regalare qualcosa in più a un’esperienza immersiva e toccante come quella di Spirit of the North.
Ultima feature presente in PlayStation 5 e non sfruttata in questo titolo è la possibilità da parte degli sviluppatori di inserire dei mini video di aiuto richiamabili dal tasto PS utili ad aiutare il giocatore nella ricerca di ciò che manca a guadagnare un trofeo, funzione ricordo essere dedicata agli abbonati al servizio PlayStation Plus.
In questo specifico caso sarebbe stato interessante avere dei mini video per ogni capitoli che ti aiutano a trovare tutti i bastoni magici e riportarli ai loro proprietari; resta il fatto che questa funzione è assolutamente dispensabile e ci si può sorvolare sopra senza troppi problemi.
Tirando le somma, se la tua domanda è: lo ricompro per PlayStation 5? La risposta è certamente no. Qualora invece tu non abbia mai giocato questo titolo e sia in possesso della nuova console Sony ti consiglio di provare questa esperienza meravigliosa che, nonostante le mancanze reiterate e le nuove feature non sfruttate, risulta ancora emozionante e meritevole di essere giocata.