Sviluppato da Dreamworlds e pubblicato da 1999UEM, Splatter Zombiecalypse Now è un top-down shooter con una campagna single player in stile noir fusa alla tipica apocalisse zombie. Il titolo “Splatter” non è solo un vezzo ma le strade dei livelli che percorreremo saranno realmente colorate di rosso, fra frattaglie e cadaveri di morti viventi e creature bizzarre. Noi abbiamo fatto una strage con la nostra Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Splatter Zombiecalypse Now: come un film di serie B
La trama di Splatter Zombiecalypse Now ha dei macroscopici buchi di cui il gioco non sembra neanche preoccuparsene. Il protagonista, tale Max, è il primo che non se ne frega minimamente dell’invasione di zombie in cui si trova, suo malgrado, immischiato. Tutto inizia col nostro eroe che viene svegliato da un soldato e aiutato ad evacuare dalla sua casa. Lungo il breve percorso di fuga, riceverà una pistola e da allora si darà inizio al massacro.
La particolarità di Max è che è completamente apatico. Sì, avrà modo d’interagire con altri personaggi ma non è mosso da un sincero interesse nel risolvere la situazione o scoprire che diavolo è successo. Il gioco stesso non vuole dirtelo. L’unica cosa che devi fare, è tenere Max vivo e ascoltare i suoi pensieri che provano ad essere profondi ma che risultano scontati quasi fuori contesto. Ma parliamo comunque di un titolo dalla trama che strizza l’occhio al noir, con artwork in bianco e nero e con il protagonista che, appunto, s’ispira a quel mondo lì.
Saremo quindi onesti, Splatter Zombiecalypse Now non va giocato per la trama, nonostante le linee di dialogo e diverse presentazioni (mostrate in stile quasi fumettistico). Tra l’altro, il gioco presenta sottotitoli in italiano ma questi hanno un bizzarro problema: non includono le parole accentate. Ti troverai quindi a leggere parole amputate e ciò potrebbe infastidire e rallentare non poco la lettura. Ma comunque il concetto base, di suo non molto profondo, è facilmente comprensibile.
Gameplay
Prima di affrontare il gameplay è bene ricordare che Splatter Zombiecalypse Now è un gioco del 2014, uscito originariamente su PC (tramite Steam). Questa è quindi una riedizione per Nintendo Switch priva di particolari miglioramenti se non visivi (e che approfondiremo nel rispettivo paragrafo). In termini ludici, Splatter Zombiecalypse Now non innova la propria formula, non introduce niente di nuovo e anzi, si presenta come se fosse ancora il 2014 con una forma da top-down shooter priva di guizzi ingegnosi.
In compenso il gioco è intuitivo, immediato e comodo (sia in docked che in portatile). Con gli analogici muoveremo Max e orienteremo la sua mira. Quest’ultima agevolata dal raggio di luce della torcia che combacia con la direzione delle nostre bocche da fuoco. Inizialmente avremo solo una pistola (unica arma coi proiettili infiniti) ma presto scopriremo nuovi modi per massacrare i nemici. Anche se, onestamente, consigliamo di non sottovalutare la pistola che, proprio grazie al vantaggio delle munizioni eterne, può garantire tante soddisfazioni (soprattutto se degnamente potenziata).
Ebbene sì, in Splatter Zombiecalypse Now puoi potenziare le armi utilizzando le monete che potrai trovare in giro per i livelli. Livelli composti da una buona varietà visiva e da una longevità moderatamente bassa (chi ha esperienza col genere, può completare il gioco in meno di quattro ore) ma giusta per il tipo di contenuti. Sempre parlando dei luoghi in cui affronteremo le orde di zombie, c’è da dire che potremo devastare gran parte dei mobili presenti, oltre a far esplodere auto, barili e quant’altro (e far saltare intere orde di zombie è sempre esaltante).
Ma veniamo agli zombie. Questi sono tanti, tantissimi. Si muovono ora lentamente, ora velocemente, distinti tra loro per il colore. Sono piccoli (considerando che la visuale dal gioco è dall’alto) ma letali, feroci e pronti a morire. Devastare zombie può dare assuefazione ed è esteticamente appagante vederli “esplodere” sul pavimento. Pavimento che man mano che avanzeremo, si riempirà di budella, cadaveri e soprattutto sangue. Una lunga scia che ci porterà da un capo all’altro, di livello in livello con un grado di sfida crescente ma mai proibitivo.
Oltre alla trama principale, Splatter Zombiecalypse Now include una modalità sopravvivenza ad orde dove, appunto, affronteremo ondate continue di nemici e qui sì che la sfida diventa velocemente ostica e impegnativa. Presenti anche diverse modalità multiplayer tra cui la stessa sopravvivenza o deathmatch.
Splatter Zombiecalypse Now diverte nel suo piccolo. Lo fa senza innovare niente, senza osare mai. Lo fa provando ad alternare ogni tanto gli eventi mettendoci alla guida di mezzi occasionali (con un sistema di guida che convince poco) o facendoci affrontare nuove e stravaganti creature come “uomini rana”. Lo fa con un protagonista che può risultare involontariamente comico nella sua tombale serietà. Stranamente tutto ciò funziona a suo modo, senza grandi pregi e senza restare memorabile. Regala qualche ora di divertimento e in fondo va bene così.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Splatter Zombiecalypse Now non è affatto male. Complice la visuale dall’alto e la potenza della Switch, è lodevole il livello di dettaglio di alcuni elementi e la palette di colori utilizzata è efficace per il tipo di gioco e avventura che vuole raccontare. La scia di sangue nata dai cadaveri è efficace e conferma lo “splatter” del titolo senza sforare nel disgustoso. Ma il tutto è comunque fortificato da un sistema di luci e ombre davvero ben riuscito.
Ed è proprio l’oscurità che potenzia l’effetto “horror” (comunque a livelli decisamente bassi), nascondendo determinati nemici e spingendoci a procedere con una certa cautela per evitare di essere sopraffatti. Dove la grafica funziona meno, è proprio sui nemici che risultano, inevitabilmente, tutti uguali e in parte poco dettagliati. Meglio gli artwork in bianco e nero, che si uniscono alla volontà di narrare una storia noir e che in un certo senso (con le dovute differenze) prova a rievocare Sin City.
Il sonoro presenta qualche problema con gli effetti. Il doppiaggio di Max è serio, profondo e alcune tracce audio non sono male. Buoni anche i versi degli zombie. Ma il tutto viene un po’ ovattato dall’effetto dominante della pioggia che in alcuni livelli copra praticamente tutto.