Square Enix ha subito una crisi negli ultimi anni a causa delle sue scelte sbagliate e dei suoi videogiochi mediocri o fallimentari, la situazione si è aggravata ulteriormente quando l’azienda giapponese ha venduto gran parte delle sue attività a Embracer Group, inoltre il tentativo di entrare nel settore degli NFT e dei giochi come servizio ha affossato definitivamente la reputazione della compagnia.
Square Enix: una crisi senza fine
Tutte queste pessime scelte hanno influito negativamente sulle finanze della compagnia giapponese, infatti il valore delle sue azioni è sceso al minimo storico chiudendo a meno di 5000 yen (33 dollari) alla Borsa giapponese. Square Enix ha avuto una tendenza negativa tutto l’anno nonostante il lancio di un tripla A come Final Fantasy XVI, inoltre alcuni accordi di esclusività con PlayStation per giochi importanti come Final Fantasy VII Remake, Final Fantasy VII Rebirth e Final Fantasy XVI, non hanno avuto performance buone facendo infuriare gli investitori.
L’azienda giapponese sembra inoltre priva di una visione chiara, poiché vuole abbandonare i videogiochi con temi tipicamente giapponesi per conquistare il mercato occidentale, ma questo cambio ha creato più perplessità che fiducia, inoltre anche la sua attenzione agli NFT e ai giochi come servizio ha danneggiato la sua immagine. Per risollevare la situazione Square Enix ha annunciato una collaborazione con Xbox, il che porterà inizialmente Final Fantasy XIV nell’ecosistema Microsoft, inoltre secondo alcune fonti affidabili la compagnia abbandonerà la sua politica di esclusività console e porterà i suoi giochi più importanti su Xbox.
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