Non si placa l’uragano che ha investito Electronics Arts dopo l’uscita del secondo capitolo di Star Wars: Battlefront.
Il titolo in borsa continua a perdere punti, i due Battlefront assomigliano sempre di più a server deserti e ogni settimana viene chiuso un progetto inerente a Star Wars ma… andiamo con ordine.
maggio 2013
Electronic Arts firma un accordo decennale con Disney per i diritti di Star Wars. L’idea era quella di rilanciare il brand videoludico di Guerre Stellari con l’uscita della nuova trilogia (episodio VII, VIII, IX) nelle sale.
17 novembre 2015
Esce il primo grande gioco di Star Wars targato EA e DICE (sono usciti anche alcuni giochi per mobile ma non voglio considerarli ora): Star Wars: Battelfront.
Il nome non può che evocare sogni, momenti stupendi e divertimento ricordando i buon vecchi Battlefront sviluppati da Pandemic Studios. Com’erano? Fantastici. Avevano tanti difetti, sopratutto tecnici ma erano gioco fuori dal comune, stupendi, pieni di ambientazioni, tantissimi veicoli e svariate modalità come due modalità storia, conquista galattica, caccia e azione immediata.
Il teaser trailer di DICE comparso durante la conferenza E3 è stato inaspettato e ha suscitato urla di gioia, pianti e scene al limite del ridicolo tra il pubblico e i fan della saga.
Io ero uno di questi.
Ho prenotato il gioco dopo due secondi dall’apertura dei pre order e…il resto è storia.
- no campagna
- 12 mappe divise in soli 4 pianeti
- solo era classica (no guerre dei cloni)
- no battaglie aeree
Alcuni fan sul noto forum Reddit hanno pubblicato un’immagine raffigurante un confronto tra Star: Battlefront di DICE e Star Wars Battlefront 2.
Bisogna ammettere che il gioco era uno splendore per gli occhi e dava un grande senso di immersione con effetti particellari all’avanguardia e un sistema d’illuminazione al top.
Finita la botta di ormoni e WoW per il nuovo Battlefront, il buio.
Dopo neanche 2 mesi il gioco era deserto, server sempre mezzi vuoti e nemmeno i dlc (a parte Scarif, erano parecchio bruttini) sono riusciti a risollevare il titolo.
2015-2017
Electronic Arts annuncia numerosi progetti legati al brand Star Wars come giochi mobile, companion app e progetti tripla A sviluppati da Respawn Entertainment, Visceral, DICE, EA Vancouver e tanti altri.
I titoli abbracciano molti generi come FPS per il progetto di DICE, il tps per quello di RESPAWN ENTERTAINMENT, action-adventure per quello di Visceral, ecc ecc..
novembre 2017
Star Wars: Battlefront 2 esce nei negozi ed è accompagnato da una sh*t-storm di proporzioni colossali a causa dell’inserimento delle microtransazioni e della natura pay-to-win del titolo, con un sistema di carte per potenziare il proprio personaggio (sistema identico a quello di Need For Speed Payback). Il titolo è molto buono, presenta una grafica pazzesca e una storia accattivante ma che perde mordente dopo circa 20 minuti di gioco. Quello che colpisce di più è l’atmosfera. Hoth, Kashyyyk e Starkiller base sono ricreate perfettamente e l’immersione è totale.
Peccato per la solita mancanza di contenuti e la bufera pre-lancio che ha condizionato il titolo e il supporto ad esso (l’ultimo dlc è uscito qualche giorno fa ma i server sono deserti…)
2017-2019
Possiamo chiamare questo periodo come il Biennio delle cancellazioni.
Tutti i progetti legati a Star Wars sono stati cancellati ad eccezione del progetto di Respwan Entertainment (Star Wars: Fallen Order).
Il progetto legato ad uno Star Wars action in stile Uncharted è stato cancellato per trasformarlo in un Open World ma, “stranamente” è stato nuovamente cancellato…
Il titolo aveva suscitato molto interesse, tanti utenti avevano già iniziato a fare speculazioni e collegamenti con altri titoli della saga (molti credevano che il protagonista fosse lo stesso di Star Wars 1313).
Ahimè, non sapremo mai la verità perchè mamma EA ha deciso di buttare nel dimenticatoio il progetto e di concentrarsi solo su Star Wars: Fallen Order e Star Wars: Battlefront 3.
Questi tagli non hanno deluso solo i fan della saga ma anche personaggi importanti come Gary Whitta, il regista di Rogue One.
Così si è espresso riguardo alla cancellazione del titolo Visceral-EA Vancouver:
“L’accordo del brand Star Wars è stato siglato nel 2013 e ha una durata di 10 anni. Siamo oltre la metà, quindi immaginate se io fossi Bob Iger (capo della Disney) e chiamassi i ragazzi di EA per fare il punto della situazione. Sono usciti due capitoli di Battlefront, entrambi mediocri, uno dei quali senza campagna e l’altro diventato una grandissima fonte di imbarazzo a causa delle microtransazioni. Imbarazzo non solo per EA, ma anche per Disney e il brand di Star Wars”.
“Avevano un gioco lineare in stile Uncharted [il progetto di Visceral] sviluppato da quella che è probabilmente la miglior narrative designer dell’intero settore [Amy Hennig]. Lo hanno cancellato. Hanno trasferito gli asset ad EA Vancouver per creare un nuovo, ancor più grande e ambizioso open-world… hanno cancellato anche questo. Ok, cos’altro… niente! Questo è quello che hanno fatto in cinque anni”
Parole durissime nei confronti della EA, colpevole di aver gestito i diritti di Star Wars in maniera errata.
Electronic Arts cancellerà altri progetti o, a seguito di queste polemiche e della sua continua discesa in borsa (in parte causata proprio dai due Star Wars: Battlefront) darà più libertà agli sviluppatori?
Ciliegina sulla torta?
Bioware ha più volte chiesto l’autorizzazione a sviluppare il terzo capitolo di Knight of the old republic ma EA gli ha sempre chiuso la porta in faccia. Il publisher riconsidererà la proposta dei ragazzi creatori di Mass Effect e Dragon Age? Speriamo proprio di sì.