Come abbiamo detto più volte, il 2020 passerà alla storia come l’anno dei rinvii. In epoca recente sono state molte le date d’uscita disattese, alcune riguardanti titoli tripla A rinviati di qualche mese, vedi Cyberpunk 2077.
Star Wars Jedi: Fallen Order, ultimo lavoro della Respawn Entertainment, è uscito lo scorso Novembre, nel 2019 e rappresenta un caso totalmente opposto a quello che capita ultimamente.
Leak dalla rete, riportati dalla rivista USgamer e da vari media, citano dei commenti di Vince Zampella, CEO della software house. Zampella sottolinea che, nel caso dell’action game basato sulla saga di George Lucas, hanno pensato ad un rinvio ma hanno scelto di impegnarsi a farlo uscire nella data prestabilita.
Evidentemente vi erano ancora determinati settori di Star Wars Jedi: Fallen Order che necessitavano ulteriore lavoro. Respawn Entertainment avrebbe senz’altro voluto intervenire, vista la nota pignoleria e dovizia dei dettagli dei suoi titoli famosi. Ed è un fatto che effettivamente il gioco soffra di qualche bug, cosa che sembra avergli precluso il dieci totale in pagella.
Ma il motivo per cui Star Wars Jedi: Fallen Order è uscito a Novembre qual è? La risposta sta in due tematiche : la volontà di andare in vacanza nel periodo natalizio, ed obiettivi di marketing non procastinabili.
In effetti Novembre è stato un mese cruciale per le varie creature della Star Wars saga. Su Disney+ nello stesso periodo è arrivata la serie The Mandalorian, così come poco dopo al cinema è uscita la terza parte della trilogia cinematografica recente, Star Wars: Rise of Skywalker.
Una strategia che dunque dà ragione a Zampella, in quanto le proiezioni di vendita di Star Wars Jedi: Fallen Order hanno ampiamente superato le aspettative.
Tuttavia l’argomento solleva ancora una volta, in modo indiretto, una problematica ignorata dai più, e cioè quali sono le condizioni di lavoro dei programmatori alle prese con date d’uscita ed eventuali pressioni per risolvere tutto in tempo per la consegna.