Per il 99% di noi videogiocatori, Electronic Arts è sinonimo di una sola cosa: microtransazioni.
La casa di sviluppo canadese ha ormai raggiunto un punto di non ritorno nel venire considerata come un’azienda che punta unicamente al profitto, penalizzando una buona fetta di utenza, nello specifico quella che non vuole, o non può, impegnarsi economicamente per godere al meglio dei titoli offerti dalla software house.
Tuttavia, quando si parla di Star Wars Squadrons, sembra proprio che EA abbia optato per un netto cambio di rotta: stando alle parole della SH, il nuovo titolo ambientato nell’universo di Guerre Stellari, “non avrà microtransazioni”.
Una volta digerita questa batosta (in senso positivo, si intende) cerchiamo di capire cosa possiamo aspettarci da Star Wars Squadrons in termini di personalizzazione:
Veniamo innanzitutto alle modifiche estetiche, che riguarderanno sia l’interno che l’esterno del nostro velivolo spaziale, sia l’aspetto del nostro pilota; sarà infatti possibile modificare le decalcomanie della navicella ed avremo la possibilità di personalizzare il cruscotto con simpatici oggettini da collezione. Del pilota, invece, potremmo scegliere la razza di appartenenza, e potremo modificare la sua tuta di volo.
Sul fronte della componentistica invece, il discorso si fa un attimo diverso:
Le navicelle di Star Wars Squadrons saranno munite di 7 slot disponibili per i vari componenti da battaglia, i quali, a loro volta, si divideranno in attivi e passivi: i primi sono gli oggetti adibiti all’attacco della navicella, come le armi primarie e secondarie e le “contromisure”, gli altri, invece, fanno riferimento allo scafo, ai motori ed agli scudi della nave.
I giocatori avranno totale libertà di settare i loro velivoli come meglio crederanno, potendo scegliere se prediligere potenza di fuoco o velocità di movimento, resistenza dello scafo o energia degli scudi.
Insomma, sembra che stavolta, per Star Wars Squadrons, EA si sia data da fare per offrire all’utenza un esperienza il più variegata possibile, ma, soprattutto, che non sia frenata dalle pretese economiche troppo spesso imposte dalla software house.