Stardeus è un indie, ancora in alpha, sviluppato e pubblicato da Kodo Linija, ed è fondamentalmente un simulatore sci-fi gestionale di colonie, in cui tu giocherai il ruolo di un’IA immortale, in grado di scegliere il destino della tua nave spaziale e dei suoi membri.
Il titolo, nella sua modalità classica, ti permette di ricostruire una navetta andata distrutta da tempo e navigare, una volta ultimate le riparazioni, nello spazio aperto, stabilire e gestire una colonia di umani attraverso i tuoi servitori robot e infine di esplorare l’indefinito universo generato proceduralmente. Suona bene non è vero? Le premesse sembrano davvero interessanti.. eppure qualcosa è andato storto. In questa anteprima ti guiderò passo passo a scoprire cosa Stardeus ha da offrire!
Di che cosa parla Stardeus?
Il titolo non ha una vera e propria trama, ma solo un’enorme ambientazione e un contesto. Come detto precedentemente, nel gioco impersoneremo un’IA immortale che possiede un esercito di droni e robot al suo servizio, e lo scenario sarà diverso in base alla modalità scelta dal menù di gioco. Lo scenario principale si chiama “Wrecked” e inizia con il risveglio di questa intelligenza artificiale in una nave spaziale distrutta da un evento non specificato.
All’interno di questa nave saranno presenti delle camere di stasi con forme di vita umana, che sarà possibile risvegliare una volta ottenuta l’energia necessaria al funzionamento. Cosa farne di loro? Beh questo spetta solamente a te. Potrai decidere di farli risvegliare e popolare la tua navetta, e ovviamente, sottostare ai loro bisogni per farli proliferare, oppure, scelta più allettante per alcuni come me, usarli come energia per alimentare il tuo costante bisogno di elettricità.
Sistema di gioco e gameplay
Arriviamo dunque alla parte più interessante di quasi ogni anteprima, il gameplay del gioco in questione. Cosa c’è da dire? Stardeus mette delle buone basi, con un sistema di gioco alquanto complesso, con tanti sistemi che lavorano e processano le azioni in maniera indipendente, simulando quello che potrebbe accadere ad una nave (e ciò che vi è presente all’interno) sullo spazio, da situazioni di emergenza (esterne, come asteroidi o detriti, o interne, come possibili incendi o cali di corrente) alla completa gestione degli NPC presenti.
Gli stessi NPC all’interno sono indipendenti, e svolgeranno delle azioni secondo le loro direttive madre. I droidi ad esempio, se non hanno alcun incarico programmato dal giocatore, raccoglieranno materiale e ciò che serve per la costruzione delle strutture, mentre i coloni umani, a cui, a differenza dei droidi, non è possibile modificare la lista delle azioni prioritarie, saranno occupati principalmente nel procurarsi risorse, attraverso la cura del raccolto, oppure a soddisfare i loro bisogni, che cambiano in base al carattere del colono.
Risorse, crafting e elettricità
Qualsiasi oggetto, come muri, pavimenti, vetri e qualsiasi risorsa grezza può essere trasformato in materiale per craftare strutture o dispositivi. I primi dispositivi da craftare, e anche i più importanti, sono proprio i generatori di energia elettrica, in modo tale da costruire una rete e collegare così le macchine per farle funzionare. È qui che Stardeus perde un bel po’ di punti, in quanto il giocatore si troverà a gestire sistemi attraverso un elevato “micro-management”, che rende l’esperienza di gioco decisamente noiosa e frustrante, oltre ad avere un gameplay scarno, in cui la maggior parte del tempo la si passerà a vagare nei vari menù a tendina presenti nella schermata.
Un vero peccato in quanto non è davvero male, invece, la creatività presente per generare energia elettrica, come il Matter Reactor (che permette di usare risorse grezze come carburante), oppure un’energia rinnovabile ottenibile con dei pannelli solari ed altro ancora, come reattori nucleari, craftabili andando a prelevare Uranio dai pianeti, che sarà molto importante per trasformare le camere di stasi in cui sono presenti i coloni, in delle batterie viventi per alimentare il tuo sistema.
Albero delle ricerche
Per andare avanti in Stardeus sarà necessario sviluppare delle tecnologie che ti permetteranno di ottenere schemi e upgrade per tutte le strutture, dispositivi, droidi e macchine presenti. Il Computer centrale potrà quindi ricercare queste varie tecnologie attraverso un albero delle ricerche, che verranno divise e raggruppate in base all’ambito scientifico di appartenenza. Ovviamente effettuare questa analisi richiede delle risorse, come elettricità, la RAM del Computer centrale (che può essere aumentata sempre con delle ricerche a sua volta), oppure il disk storage.
All’interno di questo albero saranno presente, inoltre, tecnologie nascoste e oscurate, che potranno essere sbloccate solo una volta che verranno scoperte attraverso le spedizioni, che potranno essere a loro volta trovate nei diversi pianeti all’interno dell’universo di Stardeus.
Ambientazioni, spedizioni e scenari
L’universo di Stardeus è generato proceduralmente. All’inizio dell’avventura ci troveremo all’interno di un sistema con una stella e diversi pianeti. Per spostarsi però sarà necessario costruire dei propulsori per far muovere la nave nel sistema stesso. Poi, proseguendo nella partita e sbloccando altre tecnologie sarà anche possibile muoversi attraverso i vari sistemi, per esempio utilizzando un Wormhole o un Hyperjump.
Un modo per ottenere nuove tecnologie o scoprire interessanti pianeti o satelliti è mandando una spedizione attraverso il lancio di una o più navette con il proprio equipaggio. La squadra può essere totalmente scelta dal giocatore, e l’efficienza varierà in base ad ogni membro, permettendo di ottenere risultati sempre diversi. Le spedizioni potranno essere controllate e gestite da remoto e non è possibile esplorare i posti in cui sono state le navette. Ma non è detto che questo non possa essere implementato in un prossimo futuro.
Oltre a “Wrecked” Stardeus permette di vivere altri scenari interessanti in cui essenzialmente cambieranno le condizioni di partenza e le ambientazioni:
- Leaving Earth, dove il giocatore inizierà con un piccola piattaforma con molte risorse e avrà modo di sviluppare in maniera più ampia e spensierata la propria creatività
- Random Ship, qui si inizierà invece con una nave costruita e funzionante, ma non perfetta, con molto da craftare
- Sandbox Mode, una modalità puramente creativa, in cui si posseggono risorse illimitate
Realizzazione tecnica di Stardeus
Il titolo dello studio lituano può vantare, anche in alpha, di un’ottima stabilità e rarissimi bug e crash. La struttura sembra solida e l’impatto iniziale dato nel menù di gioco risulta piacevole nella sua semplicità estetica. Mentre il comparto estetico è semplicemente poco attraente, a tratti piatto, anche a causa delle poche o quasi inesistenti animazioni dei dispositivi. Anche il comparto sonoro non è dei migliori, rendendo molti suoni troppo squillanti e fastidiosi, come quelli di allerta per le varie emergenze.
Stardeus tuttavia può vantare un buon sistema di comandi, con controlli semplici da gestire e tasti comodi da raggiungere nella tastiera. L’interfaccia di gioco invece non è un granché, in quanto i menu sono raggruppati tra loro in maniera confusionaria, creando disorientamento nel giocatore, soprattutto durante le fasi del tutorial, in cui anche esso, risulta molto confusionario e poco chiaro, principalmente per quanto riguarda la fase più avanzata del gioco, dandoti un’infarinatura molto scarsa sulle basi del gioco.
Conclusione su Stardeus
Le premesse su ciò che ho scritto in precedenza possono sembrare allettanti, e far considerare il titolo come un buon gestionale. Ma non è tutto oro quel che luccica. Uuno dei tanti obiettivi in un gioco è quello di essere divertente, e Stardeus purtroppo in questo non riesce appieno, dopo le prime ore di gioco. Partendo dalla confusione iniziale per un tutorial poco profondo e finendo con un sistema di micro gestione così complicato da risultare noioso, Stardeus non riesce a centrare in pieno l’obiettivo, nonostante le premesse non siano per niente cattive.
Ovviamente il titolo è ancora in alpha ed è entrato come kickstarter il 16 agosto del 2021, quindi ci sarà tempo per gli sviluppatori di raccogliere i vari feedback e lavorarci su, migliorando magari gli aspetti citati precedentemente. Il kickstarter attualmente ha superato di l’obiettivo prefissato dal team, raggiungendo la cifra di 23.507€, su un obiettivo di 13.973€ e ottenendo la quota attuale di 666 sostenitori.