Non c’è pace per Starship Troopers, nato come primo di una pentalogia di opere cinematografiche (tre film e due opere in CGI) e successivamente trasposto come serie televisiva, videogame e anche giochi da tavolo. Dopo il videogioco Starship Troopers: Terrain Command, titolo fortemente ispirato alla saga di Halo Wars, è il turno di Starship Troopers: Extermination.
Tutte le opere (compresi i film) non hanno mai goduto di una degna attenzione da parte della critica, seppur nel corso degli anni il primo film Starship Troopers, nato dalla mente di Paul Verhoeven (papà di capolavori come Robocop e Atto di Forza), si è guadagnato un posto di merito fra i film cult di fine anni ’90.
Starship Troopers: un po’ di storia
Per chi non conoscesse, e sono molti lo ammettiamo, la saga di Starship Troopers è bene fare un piccolo recap della storia, quantomeno per far si che tu lettore possa focalizzare meglio la tua attenzione su ciò di cui andremo a parlare. Nella metà del XXIII secolo, nel bel mezzo della colonizzazione di altri pianeti, viene scoperta una specie aliena di insettoidi simili ai nostri aracnidi.
La terra è governata da una Federazione di stampo fascista, in cui la cittadinanza è un privilegio guadagnato svolgendo attività come il servizio militare nelle forze armate planetarie e che, una volta concluso, conferisce pieni diritti politici ed opportunità proibite ai civili comuni. La Fanteria Mobile, che si sposta nei vari territori umani della galassia, incrocia le armi con gli Aracnidi, che invadono pianeti lanciando degli asteroidi con getti al plasma e spargendo le loro spore nello spazio.
Ed è qui che si focalizza la storia del nostro Starship Troopers: Exterminator, cioè nel colonizzare un pianeta ove la presenza degli insettoidi è un problema. Bisognerà avanzare uccidendo gli alieni che ci sbarreranno la strada, costruire avamposti, e successivamente attendere un’estrazione dal pianeta che avverrà grazie ad una navicella spaziale inviata appositamente.
Starship Troopers: Extermination Early Access
Si, purtroppo la prima cattiva notizia arriva dalle ultime battute del titolo di questo paragrafo, Early Access. Starship Troopers: Extermination è un progetto indipendente ad opera di Offworld Industries, una piccola software house a cui a quanto pare il talento non manca, questo però non basta a far di questo videogioco il capolavoro videoludico che tanti fan di Starship Troopers attendono con ansia.
Non fraintenderci, se sei un nostro assiduo lettore saprai benissimo che non bocciamo in todos i progetti di sviluppatori indipendenti, anzi contrariamente tendiamo sempre a valorizzare alcuni aspetti di quei prodotti, ed è ciò che tenteremo di fare anche stavolta. Starship Troopers: Exterminator è un videogioco sparatutto in prima persona multiplayer online, ma è un po’ dissimile da ciò che ti aspetteresti.
Non siamo davanti all’ennesimo Battle Royale o all’ennesimo multiplayer competitivo a squadre, in questo caso saremo portati a collaborare fra di noi per la colonizzazione di un pianeta invaso dagli insettoidi. Niente chat al vetriolo a criticare il lavoro della mamma del videogiocatore che ci ha ucciso quindi, passiamo direttamente a criticare il lavoro delle mamme degli insettoidi.
Un progetto in divenire
Purtroppo non possiamo sbilanciarci più del dovuto nel parlare di Starship Troopers: Extermination, essendo ahimè un progetto in accesso anticipato ancora povero di contenuti. Potremmo scegliere una delle tre classi fra assaltatore, fanteria leggera e supporto, e con il nostro prode soldato procedere nell’unica meccanica di gioco e missione che il videogioco ci propone.
Dovremo riparare dei generatori, attendere l’arrivo di alcune attrezzature, costruire un’avamposto, difenderlo e poi scappare via con la prima estrazione dal pianeta disponibile. Il tutto mentre centinaia di insettoidi usciranno dal terreno pronti a metterci i bastoni fra le ruote, e a far di noi polpette utili per il prossimo pranzo di famiglia, oseremo aggiungere.
Oltre le tre classi giocabili c’è anche la presenza di un’equipaggiamento da poter scegliere, diverse armi, diverse abilità, e quindi la possibilità di un diverso approccio contro la minaccia degli Aracnidi. Ovviamente questo progredire è gestito dall’ottenimento di esperienza nel corso dello svolgimento delle missioni, ma essendo davanti ad un’accesso anticipato il tutto è ridotto all’osso.
Poche armi, pochi perk, un paio di missioni disponibili, una manciata di modelli per quanto riguarda gli insettoidi, insomma il tutto è ovviamente ridotto ai minimi termini. Ma non disperate poiché la software house dietro a Starship Troopers: Extermination promette di supportare il progetto, quindi di aggiungere contenuti futuri mirati ad ampliare l’esperienza di gioco con ulteriori missioni ed altre novità.
Per ciò che riguarda il comparto tecnico ammettiamo che necessita di una seria ottimizzazione, le animazioni dei nemici (e dei nostri compagni) non ci hanno convinto del tutto, così come non ci ha convinto del tutto la meccanica di gun play, tutto troppo “statico” e “privo di feedback solidi”. Avanzare nel territorio degli Aracnidi, raggrupparsi e respingere un’orda di insetti affamati della nostra carne è divertente, ma a lungo andare potrebbe risultare troppo ripetitivo.
Anche la miriade di effetti come fumo delle granate o dei lanciarazzi, corpi senza vita degli insettoidi o loro parti a terra, effetto del loro sangue (o del nostro) presente sul terreno sono tutti elementi che vanno ad appesantire forse troppo il videogioco, rendendo di fatto necessario optare per basse risoluzioni e una mediocre qualità generale. Anche questi però abbiamo intenzione di credere che saranno elementi che verranno migliorati nel corso del tempo.
Allo stato attuale Starship Troopers: Extermination è un prodotto che consigliamo soltanto ai fan accaniti della saga, a chi vuole passare qualche ora in compagnia di altri videogiocatori (meglio ancora se amici) compiendo la stessa medesima missione per un considerevole numero di volte, quanto basta fino a decidere di cambiar gioco. Uccidere insettoidi diverte, le prime ore, ma in assenza di ulteriori missioni e contenuti il tutto rischia di diventare noioso già dopo le prime partite.
Attendiamo tuttavia fiduciosi i contenuti aggiuntivi che sono stati promessi, con la speranza che non soltanto vengano aggiunte missioni diversificate da affrontare, ma anche che venga ottimizzato il titolo per ciò che concerne il lato tecnico, anche perché sfruttando l’ormai consolidato Unreal Engine 4 è una cosa che dovrebbe venire automatica.