Da settimane circolano voci su un possibile State of Play a fine settembre, con diversi insider che indicano come data probabile il 24 settembre, e un annuncio ufficiale potrebbe arrivare già oggi. Questo State of Play dovrà fornire risposte concrete, soprattutto dopo alcune recenti situazioni preoccupanti per PlayStation.
Tra il fallimento di Concord, che ha generato critiche tutt’altro che positive, e una PlayStation 5 Pro che ha sollevato più dubbi che certezze, c’è grande attesa per capire se questo evento rappresenterà una nota positiva o se lascerà ancora una volta gli appassionati insoddisfatti. In questo articolo analizzeremo cosa possiamo aspettarci da questa conferenza.
State of Play, risposte o ancora dubbi?
Gli State of Play sono sempre stati eventi di dimensioni intermedie: a volte si sono rivelati conferenze di portata ridotta, in cui venivano presentati titoli già noti e qualche nuovo annuncio; altre volte, invece, hanno offerto contenuti più interessanti, con aggiornamenti su giochi molto attesi. In generale, però, non sono mai stati eventi paragonabili ai PlayStation Showcase, che presentano una grande quantità di novità, anche se quantità non sempre equivale a qualità, come dimostrato dall’ultimo.
In questo State of Play, Sony dovrà mostrare qualcosa di concreto per il suo ecosistema PlayStation. Sono ormai quasi quattro anni che, a parte alcune eccezioni come Astro Bot, The Marvel’s Spider-Man 2, God of War: Ragnarök e pochi altri, non sono stati rilasciati titoli capaci di catturare realmente l’attenzione del pubblico.
Il rallentamento nella produzione, un problema che ha colpito l’intera industria videoludica durante la pandemia, sembra pesare in modo particolare su Sony. Anche Microsoft, pur tra difficoltà, sta lentamente iniziando a pubblicare nuovi giochi grazie alla sua vasta schiera di team interni. Ora è il momento per Sony di dimostrare qualcosa di significativo. Come sarà, quindi, questo probabile State of Play?
State of Play e Tokyo game Show 2024: un evento in continuità?
Questo State of Play potrebbe non essere un evento eclatante, ma potrebbe comunque riservare annunci significativi, soprattutto in vista dell’imminente Tokyo Game Show, che si terrà dal 26 al 29 settembre. È possibile che lo State of Play sia in linea con la fiera giapponese, con una maggiore presenza di titoli provenienti dal Giappone o dall’Asia in generale, oltre a qualche interessante sorpresa.
Alcuni rumor suggeriscono l’annuncio di Resident Evil 9, il nono capitolo della celebre saga survival horror. Considerando che l’ottavo capitolo è stato presentato nel 2021 e tenendo conto della rapidità con cui Capcom sviluppa i suoi giochi, lo State of Play potrebbe essere il palcoscenico ideale, anche perché molti capitoli recenti della serie sono stati annunciati proprio durante conferenze Sony. Un altro titolo che potrebbe essere presente è il Silent Hill 2 Remake: con la data di uscita fissata per l’8 ottobre e una campagna di marketing in collaborazione con Sony, è plausibile aspettarsi un nuovo trailer durante l’evento.
Potrebbero inoltre essere mostrati altri giochi provenienti dal Giappone, dalla Cina o dalla Corea, come Phantom Blade Zero o titoli inediti, vista la vicinanza di Sony a questo tipo di produzioni, che potrebbero poi essere approfondite al Tokyo Game Show. Non sarebbe sorprendente vedere anche un trailer di Monster Hunter Wild, uno dei titoli più attesi per il prossimo anno, o una possibile presentazione di Dynasty Warriors: Origins durante la conferenza.
In ambito sempre giapponese, potremmo aspettarci qualche materiale inedito su Death Stranding 2: On the Beach, uno dei principali titoli esclusivi di PlayStation, soprattutto vista la presenza di Sony alla fiera giapponese e la prevista uscita del gioco nel 2025.
Ci saranno sicuramente anche alcuni titoli terze parti, indie e progetti minori, forse un aggiornamento su Little Devil Inside, anche se è improbabile, visto che non si hanno notizie concrete sul progetto da mesi. Ma oltre a questi, ci si chiede se saranno presenti anche produzioni interne di PlayStation Studios.
Ci saranno le produzioni dei PlayStation Studios?
I PlayStation Studios rappresentano uno dei migliori team nel settore, avendo dimostrato negli anni una straordinaria capacità produttiva e qualitativa. Nonostante alcuni titoli di rilievo in questa generazione, persiste la sensazione di una produzione rallentata. Questa percezione è rafforzata dall’assenza, ormai da quattro anni, di team di sviluppo di spicco come Naughty Dog, Sucker Punch, Bluepoint e molti altri, i quali non hanno ancora presentato nuovi giochi dopo le loro ultime uscite.
È improbabile che vedremo questi team all’opera nel prossimo State of Play, a meno di sorprese come quella dell’ultimo evento, che ci ha regalato il piccolo gioiello di Astro Bot. Ci saranno sicuramente alcune esclusive, come la remastered di Until Dawn, prevista per il 4 ottobre, che dovrebbe includere nuovi contenuti. Inoltre, si vocifera di due possibili remastered: una di Horizon Zero Dawn e una di Days Gone. Sebbene sia difficile che entrambe vengano annunciate contemporaneamente, quella di Horizon sembra la più probabile, mentre quella di Days Gone, potrebbe trovare un altro palco per essere presentata.
Per quanto riguarda il PlayStation VR2, la situazione appare preoccupante: la periferica sembra abbandonata a meno di due anni dal lancio. È triste vedere un hardware di tale qualità, paragonabile a un vero gioiello tecnologico, senza giochi di spessore che ne giustifichino l’esistenza, un destino che ricorda quello sfortunato della PlayStation Vita. È possibile che vengano annunciati alcuni titoli di terze parti per il VR, ma l’arrivo di esclusive o giochi di grande portata come Half-Life: Alyx è purtroppo improbabile.
Con molta probabilità, vedremo anche PlayStation 5 Pro in azione, considerando la sua imminente data di uscita, prevista per il 7 novembre. Potrebbe essere presentata insieme a nuovi giochi che ne esaltino le capacità, magari cercando di limitare le polemiche sul prezzo e sulla sua effettiva utilità, mostrando titoli già citati, come Death Stranding 2: On the Beach, oppure nuovi giochi o versioni aggiornate in grado di sfruttare al meglio il nuovo hardware.
Una situazione davvero preoccupante
Possiamo ipotizzare che la conferenza in arrivo non sarà così esplosiva, nonostante la presenza di possibili annunci importanti. La questione principale sembra essere l’assenza di titoli dei PlayStation Studios e di giochi già noti che meritano una presentazione in grande stile, come ad esempio The Marvel Wolverine di Insomniac. È quindi improbabile che assisteremo a un evento simile al PlayStation Showcase o uno State of Play corposo, di cui Sony avrebbe tanto bisogno in questo momento.
L’attesa per grandi esclusive si protrae ormai da quasi quattro anni, e la percezione di una generazione partita male e continuata a rilento è sempre più palpabile. Negli ultimi anni, e fino ad oggi, Sony ha adottato strategie di comunicazione e scelte discutibili, come dimostrano i recenti notizie di Concord e della presentazione di PlayStation 5 Pro. Queste decisioni riflettono un settore dell’intrattenimento videoludico che sembra lentamente arrugginirsi e mostrare crepe nelle sue fondamenta già evidenti.
Speriamo in uno State of Play più eclatante e diverso rispetto a quanto speculato finora. Rimaniamo in attesa di aggiornamenti da parte di Sony sulla possibile data e sui contenuti di questo ipotetico e quasi certo State of Play.