Tra i vari modi in cui i paesi cercano di frenare l’offensiva Russa, la più popolare sono senza dubbio le sanzioni, che ricoprono una parte fondamentale della strategia in atto dato che hanno un impatto sul settore finanziario del paese.
L’obiettivo è quello di interrompere il flusso delle operazioni economiche per fare pressione sul governo di Vladimir Putin riducendo la sua economia, tuttavia ciò implica gravi problemi per tutte le imprese del paese, come sta accadendo con gli sviluppatori ed i publisher di videogiochi russi.
Steam: nessun pagamento
Recentemente gli sviluppatori di videogiochi russi hanno riscontrato che i pagamenti dovuti alla vendita dei loro videogiochi su Steam hanno smesso di arrivare. Il motivo? Le sanzioni che sono state imposte al mercato russo e alle istituzioni finanziarie che stabiliscono un divieto sulla conduzione di operazioni finanziarie. Nella maggior parte dei casi gli sviluppatori ed i publisher russi hanno i loro conti in banche del loro paese, quindi i soldi dall’estero in questo caso provenienti da Steam semplicemente non possono arrivare.
Consequences slowly reach smaller businesses as a Russian gamedev colleague finds that Steam will no longer send payouts to their bank (which fell under last day's sanctions).
[original, translation with alt-text] pic.twitter.com/BhH1NDnXEz— Vadym 🇺🇦 (@YellowAfterlife) February 26, 2022
Steam ha già avvertito gli sviluppatori ed i publisher russi sulla loro attuale situazione economica e suggerisce loro di optare per altri mezzi per ricevere i loro soldi. L’invasione Russa continua ad impattare sul mondo dei videogiochi, come accaduto con il sistema di monetizzazione del popolare sparatutto per PC Escape From Tarkov, la cui valuta digitale si basa sul rublo russo avendo un crollo vertiginoso.
Mantieniti aggiornato con le nostre ultime notizie.