Steam, la più nota e famosa piattaforma per il pc gaming, è un vero e proprio riferimento per i videogiocatori di questo settore videoludico. Da anni ormai lo store di Valve rappresenta infatti quello più utilizzato dai vari appassionati. Anche se, in epoca recente, una concorrenza piuttosto forte con altri siti come Epic Games Store ecc ha ravvivato la situazione.
In Cina, come ormai noto, molti videogiochi, non possono essere fruiti normalmente, a cause delle varie imposizioni di censura poste dal governo centrale. Non sono rare notizie di un nuovo oscuramento o del mancato arrivo di una console o di uno specifico gioco su questo territorio.
Una notizia delle ultime ore ha riportato alla ribalta la questione.
La censura di Steam in Cina
La versione globale di Steam, che contiene un numero elevatissimo di videogiochi, tra tripla A, vecchie produzioni ed indie, è stata oscurata dal governo cinese e quindi i consumatori di questo paese potranno, da ora in poi, accedere ad un client davvero ridotto all’osso.
Il catalogo osservabile sarebbe composto da soli 103 giochi, un numero estremamente ridotto, che contiene, tra l’altro, come unici titoli “mainstream”, DOTA 2 e Counter Strike Global Offensive.
A mancare non sarebbero soltanto i moltissimi videogiochi, ma anche tutte le feature social che la piattaforma Steam normalmente offre, come il Community Market, il Workshop, i vari thread del forum, le dirette degli utenti e ovviamente le loro guide e catture.
A notare questo spiacevole evento, tra gli altri, è stato il dataminer e leaker di Fortnite Ricky Owens, che ha reso pubblica la cosa attraverso un suo tweet.
https://twitter.com/_FireMonkey/status/1474596100086681610
Nella speranza che possa svilupparsi un rapporto decisamente più aperto tra la Cina ed il mercato videoludico, nonché verso il mondo della cultura occidentale in generale, non possiamo che attendere ulteriori sviluppi e notizie.