Il parco titoli del genere souls like, una tipologia di gioco che sta diventando sempre meno di nicchia, vede arrivare tra le sue fila Steelrising, nuova fatica dello sviluppatore Spiders (autori di GreedFall ma non solo), il quale cerca tramite un’ambientazione affascinante, alcune meccaniche innovative e un gameplay divertente, di farsi notare e ritagliarsi il suo meritato spazio in questo genere.
Steelrising è un souls like un po’ anomalo; solitamente appena si sente nominare questa tipologia di gioco, si pensa a una elevata difficoltà, farming estremo e un po’ di frustrazione. Bene, il titolo di Spiders stravolge le carte in tavola, con un livello di difficoltà accessibile a molti, quantitativi di oggetti generosi, e un farming utile ma non necessario.
Sebbene questa scelta possa far storcere il naso agli amanti dei livelli di sfida altissimi, siamo sicuri che un titolo del genere farà la felicità di molti, soprattutto di chi vuole avvicinarsi al genere.
Steelrising: Parigi in fiamme, tra automi e rivoluzione
Già dal suo incipit narrativo, il titolo cerca subito di attirare l’attenzione al giocatore offrendo qualcosa di particolare, in questo caso una distopica visione della rivoluzione francese. Infatti in Steelrising, la rivoluzione è stata fermata dal Re grazie a un esercito di automi sanguinari che l’hanno repressa nel sangue. Qualcosa però non va come dovrebbe e queste macchine sanguinarie seminano morte e distruzione anche tra le fila dei cittadini innocenti.
Noi controlleremo Aegis, un altro automa, anzi un capolavoro tecnologico al servizio della regina, e per suo volere partiremo per scoprire le reali intenzioni del Re, affrontando il suo esercito di macchine assassine.
L’atmosfera che si respira muovendosi nelle varie ambientazioni cittadine e non, fa davvero il suo effetto, con un colpo d’occhio suggestivo che aiuterà a immergerci in questa cupa Parigi, muovendoci tra i vicoli colmi di cadaveri, distruzione e automi. Data la sua ambientazione parigina, lo sviluppatore non si è lasciato sfuggire l’occasione di inserire fra le aree esplorabili diversi luoghi iconici della capitale francese , come i Jardins du Luxembourg e la Bastiglia, ovviamente rivisitate a tema.
Se l’impatto grafico è molto buono, lo stesso non si può dire dei vari dettagli visivi. Infatti prestando attenzione ai vari oggetti scenici e texture, spesso si noteranno i limiti dovuti ai mezzi del team di sviluppo, soprattutto quando avremo a che fare con i vari personaggi che racconteranno la storia di Steelrising, i quali non riusciranno a trasmettere le dovute emozioni enfatizzando i loro discorsi, risultando quasi tutti piatti e vuoti.
Ottimo lavoro però per quel che riguarda il world building, che risulta molto credibile nella sua visione distopica, sia come ambientazione, che come armi e nemici, fattore che aiuta non poco a calarsi nei panni di Aegis, ma dopotutto Spiders ha dimostrato di essere bravo in questo anche con il suo precedente lavoro GreedFall.
L’Aegis, una macchina perfetta
Passando al lato gameplay, Steelrising offre tutto quello che è caratteristico nei souls like, aggiungendoci un pizzico di suo. Aegis potrà equipaggiare due armi alla volta, scambiabili in qualsiasi momento, e ogni sua azione, andrà a consumare parte della sua energia, qui rinominata come autonomia, la quale una volta esaurita, lascerà la nostra protagonista incapace di compiere azioni se non il semplice muoversi.
Proprio su questo elemento il gioco offre una meccanica innovativa e divertente, quella di poter ripristinare parte della autonomia grazie alla pressione tempestiva di un tasto. Questa azione avrà un costo, ovvero quello di infliggerci un po’ di stato alterato “gelo”, il quale se accumulato, immobilizzerà temporaneamente Aegis, lasciandola esposta agli attacchi nemici.
Una volta padroneggiata questa meccanica, si potrà quasi essere “liberi” dal gioco dell’autonomia, e continuare ad attaccare e schivare quasi senza limiti.
Le armi che il nostro automa può equipaggiare saranno di diverso tipo e tutte ben caratterizzate, anche se alla fine il numero delle stesse e delle armature ottenibili non è molto alto. Ogni arma avrà un’azione speciale che andrà a differenziarla dalle altre della stessa tipologia. Un esempio è quello dell’alabarda; se quella iniziale sarà dotata di un azione secondaria che ci permetterà di utilizzare munizioni elementali per far fuoco sui nemici, una trovata avanzando nel gioco ci offrirà l’azione scudo, per parare gli attacchi nemici.
A tal proposito è giusto menzionare che il gioco ci offre inizialmente la possibilità di scegliere fra quattro classi disponibili per Aegis, ma questa scelta non preclude il poter cambiare in corso d’opera la nostra specializzazione.
Il combattimento
Il gameplay risulta essere il punto di forza di Steelrising, con combattimenti dinamici e divertenti; man mano che avanzeremo nella storia principale, Aegis acquisirà diverse azioni come il rampino, l’ariete e lo spostamento a mezz’aria, azioni che oltre a permetterle di raggiungere luoghi prima inaccessibili, potranno essere utilizzate in combattimento.
È giusto tornare nuovamente sulle azioni secondarie delle armi, le quali aggiungono davvero un tocco unico al nostro stile di combattimento. Assieme alle alabarde che possono far fuoco o essere usate come scudo menzionate prima, troviamo ventagli affilati che possono parare o contrattaccare gli attacchi nemici, pistole che emettono scudi elementali, e ancora mazze pesanti che generano esplosioni sul posto e altro.
Oltre ai normali danni fisici non mancheranno quelli elementali, come lo status elettrico, il quale una volta subito o inferto, andrà ad aumentare notevolmente i danni subiti, o quello fuoco che andrà a infliggere danni nel tempo. È presente anche una meccanica che ci permette, una volta inferti diversi colpi, di spezzare le difese nemiche e infliggere un colpo critico, abilità che dà il suo meglio con armi veloci come doppie lame o ventagli.
Parlando della difficoltà dei combattimenti, Steelrising è poco impegnativo. Non stiamo dicendo che basterà spammare attacchi senza riflettere, quello no, ma una volta padroneggiate le varie meccaniche del gioco, sarà difficile essere messi fuori combattimento dai nemici.
Questo grazie anche all’alto numero di oggetti curativi, offensivi e munizioni elementali ottenibili, che si trovano semplicemente depredando i resti degli automi sconfitti.
Anche le boss fight non sono sempre state all’altezza, e ad eccezione per i titani, molti sono dei semplici nemici, con solo molta più vita delle loro controparti normali. Anche l’I.A. nemica non è impegnativa, e non servirà molto per trovare meccaniche che “rompono” il gioco o assistere a nemici che rimangono immobili a subire i nostri attacchi.
Build e personalizzazione
Sconfiggendo i vari nemici, Aegis acquisirà dei punti da spendere dalle vestali (l’equivalente dei falò di Dark Souls), per potenziare i propri parametri, come la forza, la salute, i danni elementali, l’autonomia e altri. Visto che ogni arma avrà delle statistiche associate ai parametri di Aegis, bisognerà spenderli tenendo in considerazione che tipologia di combattente vogliamo sviluppare.
Agili con tantissima autonomia per le schivate, una forza brutale per infliggere enormi danni, oppure alchemici per avere la meglio sui nemici con i vari malus, sono alcune delle build che possiamo costruire in Steelrising, grazie anche ai quattro slot disponibili per i moduli, che andranno a offrire vantaggi soprattutto passivi a Aegis, come più punti vita, maggiori danni alchemici, meno consumo di autonomia e molti altri.
Dalle vestali avremo accesso anche ai negozi, che offriranno diversi consumabili ma soprattutto i rari materiali per potenziare le armi. Sempre qui potremo potenziare il nostro oliatore, ovvero l’oggetto che serve per ripristinare l’energia vitale, e ricaricarlo di tutti i suoi usi.
L’esperienza
Steelrising è un souls like con molta personalità, che lascia il posto occupato dalla difficoltà, a un sistema di combattimento accessibile e divertente. Anche le mappe vengono in aiuto ai giocatori, risultano anche se ben costruite, molto lineari, costringendo rare volte al dover tornare indietro in luoghi già visitati, se non per scoprire i segreti.
Graficamente ha mostrato qualche incertezza, soprattutto nei dettagli e in alcune cutscene, dove i protagonisti erano sollevati dal pavimento o in strane posizioni, e l’intelligenza dei nemici in più di una occasione ci è stata di aiuto, rendendoci più facile la vita.
Devo ammettere però che tutte queste incertezze hanno sempre ceduto il passo al fattore divertimento che Steelrising riesce a proporre, non risultando mai frustrante. In definitiva è un souls like coraggioso, che osa minare alcuni elementi chiave del genere e offrire qualche innovazione.
Spiders è sempre più sinonimo di talento, sperando che presto possano avere mezzi più importanti per i loro prodotti.