Si torna dopo anni a parlare di Steep, il titolo Ubisoft dedicato agli sport estremi invernali e agli amanti dell’alpinismo e della montagna.
Steep è stato rilasciato il 2 dicembre 2016 e allora come oggi è considerato una release minore della casa di sviluppo, sebbene col senno di poi nasconda qualche caratteristica che a nostro avviso invece lo rende appetibile anche dopo tutti questi anni.
Il gioco è ambientato in una vasta catena montuosa, ispirata alle note alpi svizzere e italiane ed è completamente esplorabile in ogni sua cresta e insenatura. Si può scegliere in qualsiasi momento (un po’ alla The Crew) quale sport praticare tra una selezione di 8 attività tipiche montane come gli scii, il parapendio e lo speed riding.
Un titolo che all’uscita non fu accolto benissimo da critica e pubblico, motivo per il quale non è stato mai annunciato nessun seguito come lo è stato per altri titoli della casa di sviluppo. Si tratta a nostro modesto avviso di un’occasione persa, il contrario di quello che avvenne con Watch Dogs, partito esattamente come Steep.
Il titolo si distingueva non solo per essere stato il primo del suo genere dopo anni e generazioni di videogiochi ma anche per essere estremamente semplice e allo stesso tempo divertente, senza tropi fronzoli o meccaniche estremamente complesse. Tutto questo porta al vero difetto del gioco: la ripetitività, cosa che si sarebbe potuta sistemare benissimo nel successivo capitolo mai realizzato.
Steep è dunque un titolo sottovalutato?
La risposta breve è si, se lo si fosse considerato però come l’inizio di qualcosa di più grande come una saga che nel corso dei capitoli avrebbe sistemato le varie criticità. Resta dunque un progetto a sé stante nella speranza che qualcun’altro possa riprenderlo e riproporlo all’attuale mercato videoludico per comprendere se il genere di gioco possa veramente inserirsi.