Stray è di certo un titolo alquanto particolare. Annunciato durante la presentazione di PlayStation 5, lo scorso anno, il gioco ci mette nei panni… o per meglio dire, nella pelliccia di un gatto smarrito in una misteriosa e desolata città di un futuro distopico. Separato dalla sua famiglia e ferito dovrà esplorare e sopravvivere in questo ambiente poco accogliente.
Stray presenterà degli enigmi ambientali che dovranno essere risolti per poter andare avanti, il tutto secondo il punto di vista del felino. Ciò che ci permetterà di avere modo di comunicare o capire cosa è successo in questo mondo pericoloso sarà un piccolo droide: B-12.
In un nuovo trailer è stata mostrata qualche piccola sequenza di gameplay in cui possiamo vedere come alcuni degli enigmi presenti nel gioco possono essere risolti, per darci un’idea di ciò che ci aspetterà nel titolo completo. Vediamo infatti, ad un certo punto, il gatto impossibilitato a passare da un cunicolo in quanto bloccato da una ventola in funzione. Bisognerà quindi afferrare con i denti un piccolo secchiello di metallo da un’altra parte e lasciarlo cadere nel cunicolo per far sì che la ventola si blocchi del tutto.
Le regole sono cambiate nel mondo di Stray
Ci viene mostrato, inoltre, come questo mondo sia abitato da robot umanoidi amichevoli e altri più pericolosi, paradossalmente somiglianti a topi e ratti, per far capire quanto le regole che crediamo normali siano state capovolte in Stray. Bisognerà quindi correre e scappare da questi esseri minacciosi fin quando non troveremo qualcosa per difenderci.
Ciò che colpisce particolarmente sono i dettagli di questa ambientazione, ogni cosa sembra essere curata alla perfezione, dalle luci e ombre dei piccoli e stretti vicoli, ai colori delle vie principali. Altra cosa degna di nota è la caratterizzazione del gatto protagonista, che sarà sì un randagio guidato dal giocatore, ma sarà pur sempre un gatto e farà ciò che fanno tutti i gatti: graffiare un bracciolo di un divano o cercare le attenzioni di qualcuno strusciandosi nelle sue gambe per dirne due.