Nel mondo digitale dove gli streamer sono diventati figure di culto, grazie a piattaforme come Twitch e non solo, non è raro che alcuni fan si lascino trascinare in comportamenti estremi. Le piattaforme di live streaming, con i loro regali virtuali e mance milionarie, hanno trasformato molti streamer in celebrità moderne. Ma cosa succede quando l’ammirazione diventa ossessione? È il caso di Hong, un uomo cinese, che ha distrutto la sua vita finanziaria e legale per un semplice desiderio: essere chiamato “fratello” da una streamer.
La streamer: un’ossessione da 4 milioni di yuan
Il protagonista della storia di oggi è Hong, un uomo cinese consumato dalla fascinazione per una streamer, che ha speso oltre 4 milioni di yuan (circa 550.000 euro) in regali virtuali. Parte del denaro proveniva dai suoi risparmi, ma la maggioranza era rubata dalla famiglia o guadagnata attraverso attività criminali. La sua ossessione non era motivata dal desiderio di incontrare la streamer, la cui identità rimane sconosciuta, ma da qualcosa di molto più futile. “Non volevo incontrarla, volevo solo sentirla chiamarmi ‘fratello'”, ha confessato.
Quando la famiglia si è accorta dell’enorme somma sottratta, ha limitato l’accesso di Hong ai fondi. Tuttavia, questo non lo ha fermato. Lavorando nell’azienda di famiglia nel settore dell’hardware, ha iniziato a rubare materiale di rame durante le consegne, rivendendolo in centri di riciclaggio. Tra maggio e ottobre, Hong ha compiuto oltre 40 furti, accumulando circa 2,3 milioni di yuan (316.000 dollari), interamente spesi in donazioni alla streamer.
Il 15 ottobre, la fabbrica ha denunciato la scomparsa di una significativa quantità di rame. Le indagini hanno portato alla confessione di Hong, che inizialmente ha ammesso solo due furti, crollando poi di fronte alle prove delle transazioni. Arrestato con l’accusa di furto, Hong ha visto la polizia recuperare oltre 1 milione di yuan, per restituirli alla fabbrica.
L’episodio potrebbe far sorridere molti di noi, ma in realtà ci regala anche interessanti spunti di riflessione: un passatempo così innocuo e banale può trasformarsi davvero in una pericolosa ossessione, con conseguenze anche disastrose.