Street Fighter 6, il nuovo capitolo della storica saga di picchiaduro Capcom, è ormai sulla bocca di tutti fin dal suo recente reveal trailer. Comprensibile visto che il filmato ha indubbiamente creato curiosità verso quello che sarà l’ultimo capitolo di una saga nota per l’innovazione che ha costantemente portato nel genere videoludico di appartenenza. Tutti sono curiosi di vedere in che direzione andremo stavolta.
Con queste identiche parole, qualche giorno fa introducevo un articolo dedicato ai 10 personaggi che davvero vorrei veder tornare nel nuovo capitolo della saga Capcom, ma che al momento non sono stati né annunciati, né leakati. Ovvio pensare d’altronde che ci saranno valanghe di season DLC, soprattutto dopo quanto successo con Street Fighter V e considerando la struttura molto particolare che sembra avere Street Fighter 6.
In tanti anni di giochi di ogni genere, però, non tutto ciò che Capcom ha prodotto sotto il marchio Street Fighter è stato oro che cola. Anzi, ci sono tanti, tantissimi capitoli oscuri di questa saga che spesso i fan cercano di dimenticare, cancellando i dolorosi ricordi di qualcosa che proprio non ha funzionato. Se infatti ci sono molte figure iconiche, ce ne sono anche altre che… boh, vanno dal bizzarro ed incomprensibile al “che diavolo avevate in testa?”
Nell’articolo vediamo quindi 10 personaggi che davvero NON vorrei veder tornare in Street Fighter 6. In realtà ho un po’ barato ed i personaggi sono 12, ma capirai presto perché leggendo le parole che seguono. Nell’elenco ho seguito l’ordine cronologico dei giochi e, nel caso di personaggi che provengono dallo stesso capitolo, li ho riordinati da quello più sopportabile a quello che proprio spero non venga ricordato MAI. Sei pronto a questo viaggio da incubo? Iniziamo.
Street Fighter – Joe & Mike
Partiamo dal primissimo Street Fighter e, come dicevo nello scorso articolo, questo era veramente stracolmo di cliché. Si, c’era qualche idea interessante, ma c’é un motivo se solo alcuni personaggi sono stati effettivamente ripescati con il passare degli anni. Il sacerdote giapponese Retsu, il ninja con gli artigli Geki e l’esperto di arti marziali Lee. Banali, vero? Eppure anche loro avrebbero del potenziale se rewoerkati, ma, in quell’oceano di mediocrità, la coppia degli USA, Joe e Mike, è davvero quanto di più piatto e insalvabile possibile.
Joe è un kickboxer biondo con jeans rossi e Mike è un boxer afro-americano che ha accidentalmente ucciso il proprio avversario in un incontro. Fine. Mike viene considerato un precursore di M. Bison/Balrog, il ben più noto pugile introdotto in Street Fighter II, ma sia la World Warrior Encyclopedia che il sito di Street Fighter V sottolineano come siano due individui separati. Non è che Joe e Mike siano brutti personaggi, ma sono di un piattume devastante e non hanno il benché minimo potenziale.
Street Fighter Alpha – Juli & Juni
Ovviamente Street Fighter II lo saltiamo che è fonte del 99% dei personaggi più memorabili della saga. Cioé… io non ho mai sopportato Dee-Jay, ma lo hanno già leakato per Street Fighter 6 quindi sto zitto e ingoio la pillola. Anche la serie di Street Fighter Alpha contiene alcuni dei personaggi più iconici della saga ed è quindi difficile trovare qualcuno di cui non desidererei un ritorno. Persino l’odiato Sodom ha il suo perché ed è molto originale (il suo problema era il gameplay). In tal senso ci sono due personaggi che non è che proprio non vorrei veder tornare, ma in caso dovrebbero farlo con un profondo rework: Juli e Juni.
Personalmente non ho odiato Juli e Juni in Street Fighter Alpha, erano due personaggi che avevano senso nel contesto del gioco e che avevano alcune delle animazioni di intro e vittoria più fighe del gioco (quella in cui cascano tutte le bambole tipo). In questa Top 12, mascherata da Top 10, sono i due personaggi che ho amato di più. Però a livello di gameplay erano dei semplici rip-off alternativi di Cammy, fine. Lo posso accettare, ma non lo voglio rivedere. Da una parte sono felice che il concept di bambole guerriere sia tornato con Decapre, dall’altra è chiaro che se mai Juli e Juni si faranno rivedere, dovranno essere “qualcosa di più.”
Street Fighter III – Dudley
Parlando di scelte che sicuramente mi porteranno l’odio dei fan di Street Fighter, ecco, Dudley io non l’ho mai capito. La saga aveva già il suo boxer afro, il già citato Balrog/M. Bison, che già di per sé è un personaggio interessante… perché aggiungene un altro? Che poi, il concept di per sé non è neanche male, un boxer inglese super-onorevole e di buone maniere, senza contare le vibes da Alex Louis Armstrong (di cui sono fan). Il problema è nuovamente da trovarsi in un gameplay piatto e banale e soprattutto nella storia.
Dudley partecipa ai primi due Street Fighter III per recuperare l’auto d’epoca del padre e al terzo per… allenarsi. Ha senso in effetti partecipare ad un torneo quasi mortale per allenarsi per una competizione di boxe. Vabbé. Ma è con Street Fighter IV che si raggiunge l’apice del ridicolo. Dudley partecipa per cercare rose per il suo giardino. WTF? Sia chiaro, comprendo perché Dudley piaccia ad alcune persone ed è un giudizio personale, ma con l’abnorme cast della saga di Street Fighter preferirei altre scelte. Già che sia riapparso in Street Fighter IV e Street Fighter X Tekken… è troppo.
Street Fighter III – Twelve / Eleven
Non è Dudley però il personaggio che più odio di Street Fighter III, ma è questo dannatissimo Twelve. Come Juli e Juni ne comprendo l’esistenza all’interno del gioco originale, ma qui proprio non ho capito la scelta di rendere il suo gameplay un “copia un personaggio a caso.” Ma quanto sono odiosi e pigri i personaggi di questo tipo? Mi pare sembra che sia un “non sappiamo che idee sviluppare e quindi ci mettiamo una robettina banale.” Posso accettare che personaggi così siano segreti/extra, ma come parte della lore? Odio. Puro odio.
Come se non bastasse tutto questo, Twelve ha persino fatto il suo ritorno come “Eleven” in Street Fighter V. Di base consumando e bruciando uno slot DLC che poteva andare a praticamente chiunque altro. Già lo odiavo prima, dopo questa sono arrivato a non sopportarlo manco più. Bene, spero Eleven sia stata l’ultima effettiva volta che abbiamo visto questo personaggio in scena. Che poi quanto è ridicolo che il “guerriero perfetto” sia uno che copia a caso le mosse di altri personaggi? Mai capito cosa ci sia di figo dietro questa idea.
Street Fighter IV – El Fuerte
Sarò dichiaratamente onesto, Street Fighter IV è il titolo che ha fatto rinascere non solo l’omonima saga, ma anche l’intero genere dei picchiaduro grazie al suo fenomenale 2.5D finalmente implementato in modo favoloso. Non saremo mai abbastanza grati a questo titolo, mai. Detto questo, santo cielo quanti personaggi terribili sono stati introdotti in Street Fighter IV. Se penso che qui fa il suo ritorno anche Dudley… mio Dio. Un bel ritorno che al suo interno nasconde molti esordi bruttini.
Andando con ordine, il più comprensibile è forse El Fuerte. Alla fine a Street Fighter mancava un wrestler un pochino più messicano e meno muscoli e spacca. In tal senso El Fuerte è un ottimo inserimento che da colore al cast anche solo per il suo stile da luchadore. Perché allora aggiungere il fatto che è uno chef fallito? Perché dare alle sue mosse nomi di cibi messicani e rendere questo suo lato della lore così pressante? Ma quanto diavolo è imbarazzante?
Street Fighter IV – Rufus
Rimaniamo in territorio Street Fighter IV e qui già so che mi prenderò non poche critiche, ma no, per me Rufus non ha senso di esistere… e no, non riguarda la sua scarsa forma fisica, quanto tutto il resto. Mi piace che di recente ci sia una rivalutazione dei personaggi “di peso” nei videogiochi, anche se secondo me rischia di far passare un messaggio sbagliato, ovvero che l’obesità non è una malattia da curare. Detto ciò, ci sono persone che non hanno scelta ed è giusto che anche loro siano rappresentati da personaggi carismatici e funzionali, non da macchiette.
Ecco, Bob di Tekken è un buon esempio di questo concetto. Adoro Bob di Tekken. Bellissimo. Rufus no. Il problema di Rufus non è che è sovrappeso, il problema di Rufus è che sembra che lo abbiano colorato prendendo il suo modello, infilandolo in una tutina attillata senza senso giusto per far vedere la buzza e lo abbiano poi immerso nell’acido. Persino l’acconciatura di Rufus non ha il benché minimo senso. E’ disgustoso, ma non per la sua forma fisica, proprio per come appare. Quel giallo violaceo con quel nero petrolio… boh. Capisco perché abbia i suoi fan, ma si poteva fare di meglio e spero che, se mai sarà ripreso, sarà proposto in un’altra forma.
Street Fighter IV – Hakan
Chiudiamo la tripletta degli orrori di Street Fighter IV con un personaggio su cui sembriamo tutti pienamente d’accordo. Ti giuro che non conosco neanche mezzo fan di Hakan. Neanche mezzo. Che poi l’idea di base non era neanche male: un combattente Turco, nazione che ha una lunghissima storia marziale, caratterizzato da un aspetto davvero figo e particolare che lo fa somigliare ad uno Djinn. Il design di Hakan è immediatamente memorabile con quei capelli assurdi, la pelle rossa e quei baffi sparati per aria. Cosa è andato storto qua? Tutto il resto.
Come detto, la Turchia ha una grande tradizione marziale. Perché si sia quindi deciso di far usare ad Hakan l’oil wrestling, va oltre la mia comprensione. Per chi non lo sapesse, è uno stile di lotta in cui i contendenti si lavano nell’olio per rendersi più scivolosi. Tranquilli però, il modo in cui lo usa Hakan in Street Fighter IV non è minimamente reale ed è solo ridicolo ed imbarazzante. Far scivolare gli avversari sui propri muscoli oliati e luccicanti. Mio Dio. Vogliamo parlare della storia? Presidente con 7 figli di una compagnia che cerca di creare l’olio di oliva perfetto? Io non ce la faccio.
Street Fighter V – F.A.N.G.
Street Fighter V è un capitolo che ha fatto esordire molti personaggi spettacolari e dal grande potenziale, ma ce ne è uno che è universalmente odiato da tutti e che lo è anche di più visto che siamo sicuro che ci toccherà rivederlo (data la sua rilevanza nella Neo Shadaloo). Stiamo parlando di F.A.N.G. Io capisco l’idea dietro il suo bizzarro aspetto, volevi ricreare il tipico cattivone orientale dei film del passato e lo posso anche accettare. E’ un design camp a suo modo memorabile per quanto molto fuori luogo rispetto al look futuristico/nazista della Shadaloo stessa.
I problemi sono la rilevanza data a F.A.N.G. nella lore ed il suo gameplay. Partiamo da quest’ultimo, quanto di più ingestibile e difficile da pensare nel mondo di Street Fighter. Ancora oggi pochissimi giocatori usano F.A.N.G. che ha l’invidiabile record di personaggio meno usato di Street Fighter V. Per me che amo la lore, però, il primo problema è anche meno digeribile. F.A.N.G. dovrebbe essere il secondo in comando della Shadaloo, secondo solo a Vega. Come è allora che non ne abbiamo mai sentito parlare? E sai che tutti gli Street Fighter tranne il primo, gli EX e la serie III hanno la Shadaloo come nemesi! TUTTI! Posso essere un po’ perplesso da questa retcon?
Fighting EX Layer – Pullum Purna
Siamo quasi alla fine di questo viaggio negli orrori. Nel precedente articolo, ho messo il personaggio di Fighting EX Layer che più vorrei rivedere in Street Fighter, nella speranza di una futura nuova collaborazione (spoiler: Skullomania). Ovviamente, se c’é quello che vorrei vedere di più, c’é anche quello che vorrei vedere meno, ma sorprendentemente non è stata una scelta facile. I personaggi della serie EX sono tutti a loro modo così particolari e pieni di potenziale che mi sembra ancora oggi non siano mai stati sfruttati al 100%.
Tuttavia non ho avuto dubbi una volta rivisto tutto il cast: Pullum Purna. Ora, so bene che i fan della serie amano abbastanza questo personaggio e posso capire perché (maialoni), ma è anche vero che ha uno dei gameplay più imbarazzanti e culturalmente offensivi di tutto il mucchio. Questo senza considerare che in Street Fighter V è già stato introdotto un personaggio molto simile a Pullum, ma anche molto più sensato ed in linea con la lore di Street Fighter, ovvero Menat. Non vedo spazio in Street Fighter 6 per una principessa combattente danzatrice multimiliardaria che combatte facendo danzare i suoi avversari.
Street Fighter: The Movie – Sawada
Non potevo che lasciarmi il peggio per la fine, vero? Era inevitabile. Ogni torta, anche quelle di cattivo sapore, ha bisogno della propria ciliegina. La saga di Street Fighter conta tantissimi spin-off, alcuni pensati a tavolino (Rival Schools), altri inseriti dopo la loro uscita (Final Fight). E’ quello che rende affascinante Street Fighter in un certo senso, al pari di The King of Fighters per la SNK, questa è l’opera magna di Capcom e tutti i suoi giochi arcade ruotano intorno ad essa. Esiste però almeno un gioco che ognuno di noi ha scelto di dimenticare… e a ragione.
Il film di Street Fighter è osceno, ma ne abbiamo già parlato. Il punto è che esiste un agghiacciante videogioco in mokap ispirato al film. Perché? Che senso ha? Non lo so, non lo capirò mai. Quello che è certo è che questo capitolo voglio che rimanga nel dimenticatoio e sia cancellato dalla memoria dei posteri per sempre. Sawada è l’unico personaggio originale del film ed esiste solo perché Capcom aveva consigliato l’attore (Kenya Sawada appunto). Ha senso che esista in un videogioco di Street Fighter? No, ma è già comparso in alcuni cameo delle serie animate e… IO HO PAURA. Ok? Per favore Capcom, non lo fare!