Continua l’ondata di accuse e denunce nell’industria videoludica, in particolare negli studi in cui per anni, è stata perpetuata una cultura tossica a danno di membri femminili di tantissimi team. Questa volta è il turno dello studio Fullbright, gli sviluppatori dietro titoli amatissimi come Gone Home, Tacoma e il loro gioco ora in sviluppo, Open Roads.
Nasce tutto dal celebre scandalo targato Activision Blizzard, in cui la compagnia è stata denunciata per le numerose molestie sessuali avvenute al suo interno, che ha portato a numerosi licenziamenti e l’allontanamento del presidente J. Allen Brack. Il coraggio di queste dipendenti che hanno mosso le loro accuse ha portato altri studi a fare lo stesso, alla ricerca di un ambiente di lavoro migliore.
Studio Fullbright: Steve Gaynor e le conseguenze
Al centro di questo ciclone a Fullbright troviamo Steve Gaynor, (ex) direttore creativo e co-fondatore della compagnia. Sebbene le sue accuse siano meno “pesanti” rispetto a quelle di molti membri Blizzard, hanno comunque causato il ritiro dalla sua posizione di leader, mentre rimarrà nel team come scrittore. Non era chiaro inizialmente il motivo di questa decisione da parte di Fullbright, che aveva annunciato il cambiamento in un tweet particolarmente criptico, ma le ragioni sono state messe in luce in una successiva intervista.
https://twitter.com/OpenRoadsGame/status/1423071532952080386
In questa, leggiamo che nei panni di direttore Steve Gaynor aveva la tendenza ad essere estremamente controllante, arrivando spesso a screditare il lavoro dei membri femminili e creando sconforto e disagio in loro. Per capire meglio quali danni ciò ha provocato, basti vedere quante hanno deciso di licenziarsi o uscire completamente dall’industria videoludica dopo aver lavorato a Fullbright.
Nell’intervista è sottolineato più volte come Gaynor non abbia mai oltrepassato la linea della molestia sessuale (diversamente da altri leader in altri studi) ma che il suo atteggiamento apertamente o implicitamente ostile verso l’altro sesso abbia comunque provocato gravi danni.
Recentemente, Steve Gaynor stesso ha detto questo, in una dichiarazione ufficiale:
“Ciao a tutti. Ho una dichiarazione da fare riguardo al mio ruolo in Fullbright. Qualche tempo fa durante quest’anno, mi sono ritirato dal mio ruolo di direttore creativo in Open Roads. Il mio stile di leadership era dannoso alle persone che lavorano a Fullbright, e per questo mi scuso sinceramente.
Ritirarmi mi ha dato lo spazio e la prospettiva per vedere come il mio ruolo ha bisogno di cambiare, e cosa ho bisogno di imparare e migliorare come parte di un team, incluso il lavorare con un esperto di management, e ripensare alle mie relazioni nel lavoro con Fullbright.
Mi importa moltissimo di Open Roads e del team. Mi dispiace dovermi ritirare dallo sviluppo giornaliero del titolo, ma è la cosa giusta da fare. Il team di Open Roads ha la mia fiducia e supporto totale nel completare il gioco.”
Sembra si concluda così un altro capitolo di questa giusta crociata nei confronti di chi continua a perpetuare una cultura tossica e negativa nell’ambiente di lavoro – e questa non è stata la prima, e sicuramente non sarà l’ultima. Ti invitiamo a seguire e mettere tra i preferiti il nostro sito per rimanere sempre aggiornato su qualsiasi notizia nel mondo videoludico!