Summer in Mara nasce su Kickstarter e se a breve potrai metterci le mani sopra è grazie a migliaia di persone che hanno creduto in questo piccolo progetto. Summer in Mara non è un titolo AAA ma ti assicuro che ha tutte le carte in regola per diventare un gioco di grande successo.
Alla scoperta delle acque di Mara e delle sue isole
Summer in Mara inizia con una breve introduzione che funge da tutorial sulle meccaniche basilari in cui la nostra piccola protagonista, Koa, segue gli insegnamenti della nonna Yaya sulla loro isola e su come usare i suoi doni mantenendola florida e bella. Nella cutscene iniziale vediamo come Yaya, creatura di una specie ovviamente non umana, recupera la neonata Koa da una nave distrutta, decidendo di prenderla con sé e di crescerla come fosse la sua nipotina.
Dopo questa sequenza iniziale ci risvegliamo nella nostra isola con una Koa cresciuta di qualche anno e senza la sua amata Yaya a prendersi cura dell’isola. La fontana da cui sgorgava un fluido utilizzato come carburante per la barca ha cessato di funzionare e l’imbarcazione è in disuso da molto tempo.
L’avvento di una piccola creatura chiamata Napopo darà il via ad una serie di eventi che ci porteranno a salpare alla scoperta dei segreti di Mara e dei suoi particolarissimi abitanti.
Avanzare per crescere o crescere per avanzare?
Summer in Mara può sembrare un titolo sandbox in cui l’attività principale è coltivare, migliorare e personalizzare la nostra isola; niente di più sbagliato. In questo gioco la storia non è un contorno ma bensì la portata principale che giustificherà ogni nostra coltivazione e creazione.
In breve tempo ci si rende conto che il cuore pulsante di Mara è Qälis; in questa grande isola faremo la conoscenza di molti personaggi che ci sommergeranno di quest chiedendoci un favore dopo l’altro. Il fulcro del gameplay prevede di completare queste quest coltivando vegetali, craftando oggetti e cucinando piatti da consegnare all’uno o all’altro personaggio, concedendoci di proseguire nella storia principale. Questo meccanismo è molto appagante nelle fasi iniziali del gioco anche se finisce per risultare ripetitivo, soprattutto nelle ultime ore di gioco (per completarlo ne sono necessarie circa venti).
Summer in Mara accoglie senza dubbio quelle meccaniche tipiche dei farming simulator quali Stardew valley o Animal Crossing ma ne ribalta la funzione, subordinandole ad una storia che diventa centrale all’interno del titolo.
Presente, seppur con qualche limitazione, la possibilità di personalizzare Koa con abiti e accessori e la nostra isola costruendo recinzioni e, con l’ottenimento di strumenti migliori, rimuovendo ostacoli e ricostruendo allevamenti, miniere e altre strutture, sempre nel rispetto della flora locale.
Summer in Mara è un piacere per gli occhi, ma non da tutte le angolazioni
Lo stile grafico prediletto dagli sviluppatori per Summer in Mara ricorda molto quello utilizzato in The Legend of Zelda: The Wind Waker: dal tratto cartoonesco, ricco di colori dai toni pastello. La scelta è sicuramente azzeccata per questo titolo, la grafica risulta piacevole e l’atmosfera è rilassante e a tratti emozionante, anche se purtroppo non tutte le texture sono all’altezza della situazione.
Nulla da dire sulle grafiche 2D realizzate per i momenti di dialogo tra due personaggi, sono semplicemente meravigliose!
Meno bene dal lato delle animazioni che spesso risultano legnose e innaturalmente rigide.
La colonna sonora mi lascia tuttora perplesso, è molto bella e piacevole, in alcuni momenti addirittura emozionante ed evocativa, tuttavia a volte si interrompe bruscamente, lasciandoci con uno strano silenzio, per poi riprendere dopo un po’ di tempo. Anche il numero di tracce è un po’ limitato e alla lunga risulta lievemente ripetitivo.
Dal punto di vista tecnico il titolo si comporta bene sulla portatile di casa Nintendo, senza cali di framerate e con un bell’impatto visivo sia in modalità docked sia in portatile.
Summer in Mara è un gioco sviluppato con amore e, seppur con delle limitazioni, per 24,99 € è un titolo che merita di essere giocato, senza fretta e con gli occhi di Koa.