Dopo aver lasciato il testimone della rubrica per una puntata, riprendo le redini di Sunday Movie Game e lo faccio con un titolo a cui sono molto affezionato (almeno videoludicamente parlando): Resident Evil. Al tempo del suo annuncio, confidavo davvero tantissimo in questa produzione, visto che da sempre i film horror, o presunti tali, mi hanno divertito tantissimo e anche il videogame era ed è tutt’ora, una delle mie saghe preferite. In più il plot del videogame si potrebbe sposare benissimo con una produzione cinematografica. È stato così? Piccolo spoiler: No.
Oltre a questo il regista, Paul W. S. Anderson, si è sempre dichiarato un grande estimatore della serie, ma non solo, proveniva da pellicole niente male come Mortal Kombat, che non sarà un capolavoro, ma secondo me, ad oggi, è il tentativo più riuscito di trasposizione di un videogame sul grande schermo. Puoi ben capire, quindi, la mia cocente delusione quando questo film uscì e il mio io, allora diciassettene, decise, insieme ad un gruppo di amici, di andare a guardarlo al cinema. La storia non è assolutamente interessante e solo alcune scene possono essere definite godibili. Quindi, visto che ti voglio risparmiare lo strazio di guardarlo eccoti il mio riassunto su questo film basato su Resident Evil.
Alice, ma nel gioco non c’era!?
Il film si apre con una visione degli impiegati della Umbrella al lavoro, scene classiche di vita quotidiana. Una persona, di cui non sappiamo l’identità, ruba il virus T, ma non si ferma a quello, prende una fiala della potente arma biologica, la getta a terra e questa si rompe contaminando questo laboratorio segreto sotterraneo chiamato l’Alveare. Questo gesto fa attivare la IA che controlla tutto il sistema di sicurezza del laboratorio, la quale come misura contenitiva decide di uccidere tutti coloro che sono all’interno degli stabilimenti sotterranei della Umbrella in quel momento.
La scena si sposta su una ragazza mezza nuda (anzi tutta nuda) Alice (Milla Jovovich), la quale si risveglia in stato confusionale dopo essere svenuta sotto la doccia. Vista la sua amnesia Alice, vaga senza meta per una magione, la quale richiama parecchio al primo capitolo di Resident Evil. Improvvisamente un gruppo di militari, capeggiati da James “One” Shade (Colin Salmon) e Rain Ocampo (Michelle Rodriguez), fa irruzione dalle finestre, prendono Alice, gli spiegano alla bene e meglio cosa sta succedendo e la fanno accomodare su un treno che li trasporterà nel laboratorio sotterraneo della Umbrella. All’interno del convoglio ci sarà anche Spence (James Purefoy) il quale viene trovato svenuto nello scompartimento del treno in corsa.
La missione dei militari è quella di spegnere la IA, la quale viene chiamata Regina Rossa. Per farlo dovranno attraversare tutto il laboratorio. Il gruppo riesce senza troppi problemi ad arrivare alla stanza centrale dove è custodito il computer centrale. Prima di entrare, però, c’è la scena, probabilmente, uscita meglio di tutto il film. Un gruppo di laser fa fuori ben 4 componenti del team di salvataggio, tra cui anche il grande capo “One”. Gli altri quattro rimasti riescono ad entrare nella sala centrale e spegnere la Regina Rossa che si manifesta come una bambina con le fattezze della figlia del capo della Umbrella.
La Regina Rossa dice chiaramente che se la spegneranno nessuno uscirà vivo dal laboratorio, loro non ascoltano e la fanno fuori comunque. Questo fa aprire le serrature del laboratorio le quali avevano ucciso tutti gli impiegati presenti. Usciti dalla stanza del computer centrale è ora di scappare, solo che i dipendenti dello stabile si sono tutti trasformati in zombie grazie, o per colpa, del Virus T. Qualcuno viene morso, ma ancora non sanno le conseguenze che porta, altri provano a sparare, ma si sa se non spari in testa ad uno zombie questo non muore, quindi grande spreco di pallottole.
Gli ultimi superstiti si separano, Rain è mezza morta e probabilmente destinata a trasformarsi in uno di quei “cosi”, Alice ha a che fare con gli odiosissimi cani zombie, ma con una scena particolarmente tamarra a metà tra un film di Jackie Chan e Matrix li fa fuori a colpi di pistola, infine Matt (Eric Mabius, che fino ad adesso non ho menzionato perché più inutile di una forchetta mentre mangio una minestra) è alla ricerca di qualche indizio sulla sorella scomparsa. Matt e Alice si incontrano e lui gli spiega che, insieme alla sorella, stavano cercando di incastrare la Umbrella e se lei conosce il suo contatto all’interno dell’azienda farmaceutica.
Quindi Alice, Matt e Rain si ritrovano in una stanza e vogliono fuggire, qui dovrebbe esserci il vaccino per il virus T, tuttavia non si trova perché questo è locato nel treno da dove sono arrivati. Però in questa scena si scopre che chi ha orchestrato tutto è stato Spence e si scopre, visto che sia lui che Alice avevano perso la memoria, che loro due erano sposati. Spence viene morso da uno zombie, scappa sigilla la stanza e corre verso il treno per prendere l’antidoto. Però a questo punto salta fuori un licker, ovvero una temibilissima mutazione della Umbrella la quale si era liberata proprio quando i nostri eroi avevano spento la IA centrale.
Il licker uccide Spence, si nutre del suo sangue e ha una mutazione, i nostri eroi riescono in qualche modo ad arrivare al treno e scappare, però il licker è pure lui sul convoglio, sarà compito di Alice ucciderlo e salvare la pellaccia di tutti.
Fine del film? Non ancora. Durante la battaglia Matt viene graffiato dal licker il quale gli inietta del virus T, quindi parte la sua mutazione. Una volta arrivati alla villa da dove è partito tutto, un gruppo di scienziati della Umbrella catturano Alice e la mettono in una stanza sigillata, mentre il povero Matt viene sequestrato e portato non si sa dove, per essere messo al centro del progetto Nemesis (ZAN ZAN ZAN colpo di scena). Alice riesce a fuggire e andare tra le strade di Racoon City, la quale è ormai al collasso e totalmente devastata.
Com’è vederlo oggi
Rivedere il primo film di Resident Evil a distanza di circa 18 anni dalla sua uscita resta sempre uno strazio, tuttavia è comunque migliore rispetto ai 5 seguiti che ha generato. Inutilmente tamarri e caciaroni, ma non del tipo che fanno comunque divertire. Mettere a forza i personaggi del videogame non ha per nulla aiutato il franchise a risorgere dalla mediocrità.
Tuttavia c’è da dare atto che il film di Resident Evil ha dato il via a tutta una serie di produzioni zombesche, le quali hanno avuto più o meno successo (The Walking Dead su tutti). Se sei un fan duro e puro del videogame troverai questo film un insulto, se invece sei un appassionato di film horror, anche in quel caso resterai a bocca asciutta visto che non spaventa per nulla e le scene gore sono ridotte davvero al minimo.
Curiosità ed Easter Egg
Come al solito chiudiamo con qualche curiosità, le quali piacciono davvero a tutti:
- Il film inizialmente doveva essere intitolato Resident Evil: Ground Zero, tuttavia il nome fu cambiato dopo l’attacco alle Torri Gemelle del 2001.
- Inizialmente il film non doveva essere fatto da Paul W. S. Anderson, ma dal maestro dell’horror George Romero. C’era già pure un copione, il quale era ambientato nella magione del primo gioco e il tutto doveva seguire molto di più l’andazzo dell’opera originale. Purtroppo lo script fu scartato.
- Michelle Rodriguez è una grandissima fan del videogame, infatti aveva detto al suo agente che se mai fosse stato fatto un film su Resident Evil, avrebbe voluto una parte in esso a tutti costi. E così fu.
- Milla Jovovic, inizialmente, non voleva fare questo film tuttavia il fratello Marko, grande fan della serie, la convinse a prenderne parte.
- Gestire i cani zombie fu un grosso problema, visto che loro continuavano a leccarsi via il sangue finto e a mangiare i pezzi carne sparsi sul set.
- I lividi e i tagli di Milla Jovovic sono tutti reali. Infatti, a parte una scena, Milla non volle mai usare la controfigura.
- All’interno del film sono presenti moltissime scene che ricreano alcune parti dei film di Romero.
- La maggior parte del film fu girato nella metropolitana di Berlino.
- Dopo che i protagonisti escono dalla stanza della IA centrale, i corpi che sono stati uccisi dai laser sono spariti. Errore oppure riferimento alla serie che faceva sparire i corpi morti?
- Il nome Alice della protagonista e la IA chiamata Regina Rossa sono chiari riferimenti all’opera Alice nel Paese delle Meraviglie.
- Sempre parlando della scena dei laser, questa piacque molto a Capcom, tanto da includerla, maniera diversa, all’interno di Resident Evil 4.
- Inizialmente il ruolo di Alice doveva andare a Sarah Michelle Gellar, l’eroina della serie Buffy l’Ammazzavampiri.
- Durante la produzione del film tra Milla Jovovich e il regista Paul W.S. Anderson, nacque del tenero, fino ad arrivare alle loro nozze nel 2009.
Eh sì, fu davvero una mezza cagata.
Si vero…tuttavia i sequel sono pure peggio 🙄