Super Mario è stato per lungo tempo protagonista di moltissime avventure e giochi secondari di sport, gare e molto altro. Nato nel 1985 con Super Mario Bros si è fatto strada in moltissime avventure platform che anno riscosso un incredibile successo in tutto il mondo. Nel 1996 con Super Mario 64, l’idraulico baffuto è finalmente sbarcato nel mondo in tre dimensioni.
Dopo l’enorme successo di Super Mario 64, con gli anni Nintendo iniziava a lavorare sulla prossima console della generazione successiva. A questo punto nel 2001 vide la luce il Nintendo GameCube, una console decisamente più potente che montava una tecnologia a 128 bit anziché 64, seguendo la strada pre-tracciata dal Sega Dreamcast. Nonostante il GameCube fosse un’ottima console con un catalogo di titoli di tutto rispetto, venne “al mondo” in un periodo abbastanza difficile in cui la gran parte dei videogiocatori, specialmente in occidente, puntava molto di più ad acquistare la console della concorrenza: la PlayStation 2.
Chiaramente era difficile competere con una console che proponeva titoli all’avanguardia come GTA San Andreas. Tuttavia come detto prima, il GameCube riuscì a ritagliarsi la sua cerchia ristretta di affezionati e giocatori di vecchia data. Tra i titoli che hanno maggiormente fatto la storia del Gamecube non possiamo non citare Super Mario Sunshine, Luigi’s Mansion, Mario Kart Double Dash, The Legend of Zelda: The Wind Waker e Metroid Prime.
La nascita di Super Mario Sunshine
Nel 2002 dopo il successo di Super Mario 64 vide la luce il secondo gioco in 3D dedicato all’idraulico di Nintendo: Super Mario Sunshine. Probabilmente anche i lettori più giovani conosceranno i due Super Mario Galaxy e il titolo per Nintendo 64 più per un fattore nostalgico. Ma quanti di questi hanno realmente avuto occasione di giocare completamente Super Mario Sunshine? E’ un titolo che a mio parere al momento si trova a livello temporale nel gap tra “Giochi retro” e “Giochi recenti ma ormai vecchi”, quindi per questo non è spesso citato come atri titoli.
La storia
Dopo un lungo periodo nel Regno dei Funghi passato a cercare di sistemare i guai creati da Bowser, è finalmente ora di una degna vacanza. Così Mario, Peach, Mastro Toad e la sua squadra decidono di prendere un aereo (il loro aereo perché giustamente son ricchi) e partire per un paradiso tropicale nel cuore dell’oceano: l’Isola Delfina. Fun fact: l’isola è stata chiamata così in onore del nome provvisorio di GameCube prima dell’uscita che avrebbe dovuto chiamarsi Dolphin.
Dopo un lungo viaggio tranquillo Mario e i suoi amici atterrano all’aeroporto dell’Isola Delfina, dove da subito iniziano ad accadere cose strane. La pista di atterraggio è bloccata da un’enorme pianta carnivora fatta di melma colorata e Peach ha delle continue visioni legate ad uno strano personaggio che sembra avere le sembianze di Mario.
Mario si ritrova a dover sbrigare questa scomoda faccenda, tuttavia viene in suo aiuto un robot trovato per puro caso sull’isola: lo SPLAC 3000, di cui parleremo meglio più avanti. Mario riesce a sconfiggere il mostro melmoso, ma subito viene fermato da due agenti di polizia del posto che lo trascinano in tribunale e in seguito in prigione. L’accusa è quella di aver imbrattato l’isola e aver rubato i Soli Custodi, principale fonte di energia del paradiso tropicale.
Chiaramente Mario è innocente ed è stato incastrato da Mario Ombra, il sospettoso figuro che dopo aver preso le sue sembianze ha iniziato a seminare panico per l’isola. Qui è dove comincia la nostra “vacanza”: finché non avremo ripulito l’isola e non avremo raccolto tutti i Soli Custodi non potremo rientrare nel nostro amato Regno dei Funghi. Nel frattempo faremo meglio a smascherare questo losco figuro che si diverte alle nostre spalle.
Il gameplay
Il gameplay di Super Mario Sunshine appare nettamente singolare rispetto alle altre avventure in 3D. Seppur siano presenti tutte le dinamiche di gioco di Super Mario 64 il 90% del gioco è focalizzato sull’utilizzo corretto dello SPLAC 3000, un robot a getto d’acqua combinato in grado di aiutarci nei livelli.
Le principali funzioni dello SPLAC 3000 sono 4: spruzzare acqua per sconfiggere i nemici, planare, correre ad alta velocità e fare dei colpi di razzo verso l’altro con un’esplosione di vapore acqueo.
In alcune sessioni di gioco incontreremo Mario Ombra che ci ruberà il nostro ormai fidato amico, quindi dovremo puntare esclusivamente sulla forza di Mario e sui salti.
Lo stile estetico
Super Mario Sunshine a livello di grafica presenta un netto miglioramento dal capitolo precedente per Nintendo 64. A dirla tutta PERSONALMENTE vedo la grafica di Super Mario Sunshine quasi alla pari di quella dei due Super Mario Galaxy, se non addirittura migliore sotto certi punti di vista.
Ciò che maggiormente caratterizza questo titolo è l’ambientazione, che secondo me è la vera chicca: non ci sono più mondi di lava, deserto neve, acqua. montagne ecc. C’è solo un’enorme isola tropicale per la quale scorrazzare liberamente, visitare delle località turistiche come se fossimo in una vera vacanza e conoscere personaggi demenziali e divertenti come i Palmensi Lancia-Gente.
Perchè Super Mario Sunshine merita di essere giocato
Premetto che Super Mario Sunshine è stato il primo gioco in 3D che ho giocato, quindi sicuramente un po’ parla la nostalgia. Tuttavia credo che Sunshine sia un capolavoro caratterizzato da un’ottima storia, cutscene spettacolari SOTTOTITOLATE (perché per l’unica volta nella storia Peach, Bowser, Mastro Toad ecc parlavano veramente).
Il gameplay ad alcuni giocatori più tradizionalisti può far storcere un po’ il naso, personalmente credo che sia stato fatto un lavoro impeccabile sull’implementazione dello SPLAC 3000 per incastrarlo con il moveset base di Mario.
Sullo stile estetico non ho nulla da dire: level design spettacolare, location a tema esplorabili e caratteristiche che spesso e volentieri richiamano all’Italia con cartelli sparsi e nomi come “Ricco Harbour, Gelato Beach e Bianco Hills”. Le colonne sonore sono anch’esse l’ennesimo capolavoro di Koji Kondo in grado di far immedesimare al meglio i giocatori.
Chissà se un domani torneremo a vedere Mario in vacanza sull’Isola Delfina… sarebbe un enorme tuffo al cuore!
https://www.youtube.com/watch?v=dZYZCVCtCJo