Super Smash Bros. Ultimate è un titolo in cui il creatore di Kirby, Masahiro Sakurai, sta veramente mettendo l’anima. Dopo averlo riconfermato nell’ultimo Nintendo Direct, il game designer lo ha reiterato ai Game Awards nipponici di quest’anno, mettendo sotto una nuova luce gli sforzi ai quali lavorare al gioco – testing compreso – la sua ormai nota tendinite lo sta sottoponendo. Prima di andare nel dettaglio, però, riportiamo con piacere che il colossale crossover della Grande N ha portato a casa cinque meritati premi.
I premi in questione consistono nel generico Grand Award, nel Premio All’Eccellenza, nel Premio Globale per un Prodotto Nipponico, nel Premio al Migliore nelle Vendite e, per ultimo ma non da ultimo, nel prestigioso Premio del Ministro dell’Economia, Commercio e Industria. I frutti di questo sforzo (sia dal punto del mero sviluppo del titolo che per quanto concerne le trattative commerciali necessarie a garantire i diritti di ogni personaggio non-Nintendo coinvolto nel gioco) sono stati dunque ampiamente ripagati.
Quando ha ritirato i premi, però, Masahiro Sakurai ha rivelato tra la visibile commozione dei presenti sul palco che uno dei motivi dietro il suo impegno sul gioco è molto, molto personale. Stando alla traduzione (e al conseguente video riportato su questa pagina) di PushDustIn, colonna portante del sito su Super Smash Bros. chiamato Source Gaming, Sakurai ha detto:
Sakurai at Game Awards:
I’m sorry for bringing up this personal story at a time like this…but making Smash Bros on the Switch was the last mission the late Satoru Iwata gave to me….I’ve put my all into the game, and with more DLC I will continue to work hard. https://t.co/cH3SxcN05Y— PushDustIn (@PushDustIn) 13 settembre 2019
“Mi spiace tirare in ballo questo aneddoto proprio in quest’occasione… ma creare un Super Smash Bros. su Nintendo Switch è stata l’ultima occasione affidatami dal mio amico e mentore, Satoru Iwata. Ci ho messo l’anima, non solo per il gioco di base… ma anche per i DLC, sui quali intendo ancora lavorare sodo.”
Eredità di un innovatore
Per chi non lo ricordasse, Satoru Iwata è stato il presidente di Nintendo come successore dell’ultimo degli Yamauchi, la famiglia che ha condotto la compagnia sin dalla sua fondazione nel lontano 1889, dando inizio al pallino per l’innovazione che contraddistingue la Grande N ancora oggi. A succederlo è stato Tatsumi Kimishima quando Iwata ha perso la sua battaglia contro un tumore al pancreas nel 2015.
Oltre a questo, Sakurai ne ha approfittato per menzionare le richieste di personaggi come Iron Man e Goku, ricordando una volta per tutte che la regola per entrare a far parte del roster è quella di far parte di un brand nato come videogioco. Probabilmente chi effettua queste richieste, siano per scherzo o meno, non avrà recepito il messaggio comunque, ma apprezziamo lo sforzo.
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