Che Masahiro Sakurai abbia profuso passione, impegno e sacrifici per la realizzazione di tutti i capitoli dell’amatissima serie dei Super Smash Bros. non c’è alcun tipo di dubbio. Ma in realtà, Ultimate ha qualcosa di speciale rispetto agli altri capitoli, un qualcosa che va ben oltre il videogioco, una spinta che ha permesso a Sakurai di creare il vero e proprio “ultimate” Super Smash Bros., un dato di fatto testimoniato dalla mai vista grandezza del roster e del suo bilanciamento certosino. Abbiamo da poco scoperto infatti che a quanto pare nella realizzazione di Super Smash Bros. Ultimate, il director Sakurai era in missione, un ultima missione affidatagli dal defunto Satoru Iwata.
Chi era Satoru Iwata?
Nel caso non lo sapessi, Satoru Iwata era l‘ex presidente di Nintendo, morto nel 2015 dopo alcune tremende complicazioni con un tumore al pancreas. Quest’uomo ha avuto un enorme peso sull’evoluzione dell’azienda, creando il concetto di Nintendo Direct, nonché ideando piattaforme divenute iconiche come Wii, DS e Switch. Il suo lavoro e il suo genio hanno aiutato il marchio Nintendo a evolversi fino a diventare quello che è oggi. Accettando un premio ai Japan Game Awards 2019, Sakurai ha affermato che realizzare l’ambizioso progetto dietro Super Smash Bros. Ultimate è stata la missione finale che Iwata ha affidato al Director.
“Mi dispiace per aver riportato questa storia personale in un momento come questo … ma fare Smash Bros su Switch è stata l’ultima missione che mi ha dato il defunto Satoru Iwata…. Ho messo tutto nel gioco e con i DLC in arrivo continuerò a lavorare sodo.”
Iwata è generalmente ricordato con affetto nel settore e la dice molto lunga il fatto che una personalità come quella Sakurai veda come una missione personale quella di consegnare un gioco che, inizialmente, non era stato progettato per essere il capolavoro del picchiaduro quale è oggi. Super Smash Bros. Ultimate è davvero l’omaggio perfetto a una delle personalità più amate dell’industria del videogioco.